Alla scoperta dell’arte del kamishibai

La Piccola scena del Teatro popolare istriano ha ospitato ieri la presentazione dei versi

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Alla scoperta dell’arte del kamishibai
Un momento della rassegna al teatro popolare istriano. Foto: Giuliano Libanore

La terza Rassegna della narrazione e del kamishibai “SPIKA” è in corso. La parte dedicata alla presentazione dei versi si è svolta ieri mattina sulla Piccola scena del Teatro popolare istriano con protagonisti gli alunni di varie scuole della Regione, ma non solo. La Rassegna non ha carattere competitivo, ma punta piuttosto a coinvolgere quanti più bambini e ragazzi possibile, compresi quelli con disabilità, i rifugiati e altri gruppi che sono ai margini della società.
Che cos’è il kamishibai? Lo ha spiegato Hrvoje Bogojević. Ap’prodato in Europa dopo la Seconda guerra mondiale dal Giappone, e popolarizzato in Croazia negli ultimi quarant’anni circa, si tratta di un teatro di strada. I kamishibai venivano eseguiti da un kamishibaiya (narratore) che si recava agli angoli delle strade con serie di tavole illustrate che posizionavano su un dispositivo in miniatura simile a un palcoscenico e narravano la storia cambiando ogni immagine.
Così, gli alunni che sono saliti sul palcoscenico hanno reso le loro idee in breve, con o senza dispositivo, ma nella loro narrazione si sentivano sempre immagini forti e chiare, iniziando con una poesia ciacava che, parafrasiamo, ci/si chiede, “che cosa direbbero i nostri vecchi, se si dimenticasse cos’è la pietra, cosa sono le casite, il porton… sarebbe di certo una vergogna”. La seconda interpretatrice la Marina Bestulić della SE “Giuseppina Martinuzzi”, ha narrato le faccende di “Iva e la natura”, una poesia, diciamola, attivistica, che ci vorrebbe insegnare come prendersi cura della natura. Ha partecipato anche Ana Poceco, pure della Scuola elementare in lingua italiana.
Dopo un’oretta di poesia, si è passati a un incontro in buona compagnia, lo scopo del quale era discutere come migliorare la tecnica di narrazione ed innalzare il progetto.
Gli organizzatori di “SPIKA” sono il Centro per l’inclusione, le arti e la cultura CIUK, la Scuola per l’educazione e l’istruzione e il Teatro popolare istriano, con il patrocinio della Città di Pola. Presente all’apertura della rassegna di ieri anche il sindaco di Pola Filip Zoričić, al quale l’organizzatore ha consegnato un attestato di ringraziamento.
“Sono fiero e contento di avere tra noi tante persone che curano progetti come questo. Un progetto che trasmette un messaggio di inclusione e amore, e usa, come mezzo, la narrazione particolare del kamishibai”, è stato il messaggio del sindaco, che ha poi assistito alle presentazioni dei narratori.

La piccola Marina Bestulić della Martinuzzi.
Foto: Giuliano Libanore
Hrvoje Bogojević e Filip Zoričić.
Foto: Giuliano Libanore

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