Aeroporto; altri sei mesi alla direttrice Vojnić Žagar

Scaduto il mandato, il governo ha affidato l’incarico ad interim alla (contestata) direttrice; il tempo necessario alla nomina attraverso concorso

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Aeroporto; altri sei mesi alla direttrice Vojnić Žagar

In un momento in cui l’Aeroporto polese sta affrontando turbolenze sindacali, il mandato alla direttrice Nina Vojnić Žagar è scaduto. Abbiamo già scritto del braccio di ferro tra la direzione e il sindacato in materia di rinnovo del contratto collettivo e della vertenza sul fronte degli stipendi e dei diritti materiali in genere. Il termine per l’avvio della pacificazione era bell’e slittato, la direttrice aveva incaricato uno studio legale esterno di portare avanti il dialogo, si era minacciato lo sciopero, il Sindacato dell’Istria, del Quarnero e della Dalmazia aveva inviato una missiva di fuoco al Ministero dei Mare, Trasporti e Infrastruttura denunciando quelle che ritiene essere le colpe di Vojnić Žagar e non da ultimo, chiedendo in calce alla missiva le dimissioni del ministro Oleg Butkovic nel caso non si fosse venuti a capo di niente.

 

Il SIQD in definitiva chiedeva d’intervenire su alcune questioni ritenute scottanti e in collisione con la legge. In primo luogo, contestava alla direttrice la capacità – e forse la volontà – di collaborare con i capisettore partner sociali e il Comitato di vigilanza. E nota bene, tutto questo in una struttura definita d’interesse strategico. Non che la questione di carattere sia sottomessa alla legge. S’inciampa sulla normativa se si tiene conto del fatto che Vojnić Žagar ha rescisso unilateralmente in contratto collettivo, tagliato gli stipendi del 20 p.c. mantenendo intatto il proprio. Parallelamente ai tagli da una parte, si assisterebbe a nuovo impiego di personale ben pagato. Ancora, ci sarebbero state delle ombre su un acconto di viaggio di mille dollari e l’acquisto di un furgone scavalcando il concorso di fornitura pubblica. Dal di fuori si vedrebbero anche da lontano ritardi sui decolli, causati dalla scarsa organizzazione e dal mancato rispetto delle regole anti Covid.

Mandato scaduto – nuova direzione? Non proprio. Il governo, all’ultima seduta, considerato che la direttrice è giunta a fine percorso dirigenziale all’aeroscalo polese, trattando a porte chiuse ha affidato alla stessa un mandato interinale di sei mesi; il tempo necessario a bandire il concorso per la nomina dei nuovi vertici dell’aeroscalo. I peccati di cui abbiamo scritto potrebbero essere una zavorra nel caso Vojnić Žagar si volesse ricandidare. O forse al governo importerebbe poco, considerata la mossa.

Per l’aeroporto sta per arrivare un periodo di calma per quanto concerne i voli: sarà in questi periodo di… silenzio aereo che la questione si risolverà.

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