A Pola sulle sfide della scienza e dell’ingegneria ambientale

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A Pola sulle sfide della scienza e dell’ingegneria ambientale
Foto di gruppo dei partecipanti alla Conferenza. Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

Agire nel presente, progettare il futuro. È questo il leitmoviv della 17esima Conferenza internazionale sulle “Sfide e opportunità per la Scienza e l’Ingegneria ambientale” CESE 2024 (Challenges in Environmental Science and Engineering) in corso in questi giorni al Park Plaza Hotel di Verudella. Organizzato dalla Facoltà di Geotecnica di Varaždin, dalla Facoltà di Ingegneria metallurgica di Zagabria e dall’Università di Scienze applicate di Pola, l’evento è stato ufficialmente inaugurato ieri mattina alla presenza di numerosi scienziati ed esperti del settore e della vicepresidente in quota CNI della Regione istriana, Jessica Acquavita.
“È un piacere essere qui con voi in rappresentanza dell’amministrazione regionale ed è un onore poter ospitare la 17esima edizione di CESE proprio a Pola. In questi giorni discuterete di tecnologia, inquinamento atmosferico, acque reflue, sostenibilità, energie rinnovabili… tutti temi all’ordine del giorno nell’agenda della politica e della pubblica amministrazione indipendentemente dal livello. Questo perché siamo consapevoli delle conseguenze che i cambiamenti climatici stanno avendo sul nostro ambiente, ma soprattutto perché sappiamo che dobbiamo agire, attuando politiche mirate e lungimiranti che ci consentano di affrontare tutte le sfide e di garantire alle nuove generazioni un futuro sicuro e sostenibile”, ha detto la vicepresidente. Jessica Acquavita ha quindi spiegato che la Regione ha a cuore queste tematiche e che proprio per questo ha già implementato e sostenuto progetti orientati al rafforzamento dei processi di transizione green. Per quanto riguarda il futuro, la vicepresidente ha annunciato la volontà dell’amministrazione regionale di continuare a lavorare su iniziative a sostegno della transizione energetica, della sostenibilità e della tutela dell’ambiente, sia in termini di inquinamento che di edilizia incontrollata. “L’ambiente è uno dei punti di forza dell’Istria. Ecco perché non possiamo fare a meno di tutelarlo nel miglior modo possibile”, ha dichiarato, rilevando come tutte le attività sono il frutto della collaborazione tra Regione, enti e istituzioni locali, tra cui spiccano proprio l’Università istriana di Scienze applicate e il suo Centro Metris. “Sono convinta che questa Conferenza sarà un’ottima opportunità per conoscere e apprendere qualcosa di nuovo, scambiare idee e buone pratiche, fare nuove conoscenze e creare nuovi network”, ha concluso Acquavita.

Idee e partnership
Un saluto ai presenti in arrivo da mezza Europa, ma anche da Giappone, Corea del Sud, Cina, India, Australia e Nuova Zelanda, è stato rivolto anche da Daglas Koraca, rettore dell’Università istriana di Scienze applicate. “È un grande piacere potervi dare il benvenuto a questo significativo evento, che dopo Perth e Doha abbiamo l’onore di ospitare a Pola, nella bellissima Istria”, sono le parole del responsabile dell’Istituto polese, secondo cui CESE2024 è un evento unico poiché riunisce esperti, ricercatori, imprenditori e leader di tutto il mondo, che assieme hanno l’opportunità di riflettere sulle sfide e le opportunità nei campi delle nanotecnologie, delle tecnologie dell’idrogeno, del trattamento delle acque reflue, dell’inquinamento atmosferico, delle energie rinnovabili, e del contrasto ai cambiamenti climatici. “Questa conferenza – continua Koraca – non è solo un luogo di scambio di opinioni e idee, ma anche una fucina di nuove partnership e soluzioni concrete che avranno un impatto globale”.
Ieri mattina non poteva mancare l’intervento del presidente della Conferenza CESE, Veeriah Jegatheesan, del Royal Melbourne Institure of Technology (Australia), che ha tenuto a ricordare come questa di quest’anno sia la prima Conferenza organizzata in Europa. Jegatheesan si è congratulato con gli organizzatori per l’eccellente lavoro svolto. La parola è quindi stata ceduta ad Ivana Grčić, della Facoltà di Geotecnica di Varaždin, a Ivan Brnardić, della Facoltà di Ingegneria metallurgica di Zagabria e a Vedrana Špada, responsabile del Centro Metris, che hanno presentato alcuni dei relatori della Conferenza, tra cui spiccano Mira Petrović, responsabile del Dipartimento Qualità e Sicurezza delle acque dell’Istituto di Ricerca sulle Acque della Catalogna (Spagna), Gianluca Li Puma, professore ordinario di Chimica e Ingegneria ambientale presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo e Nataša Novak Tušar, responsabile del Laboratorio di catalisi del Dipartimento di Chimica inorganica dell’Istituto Nazionale di Chimica della Slovenia. Iniziata ieri mattina, la 17esima edizione di CESE2024 si concluderà giovedì 17 ottobre con una visita alla Fabbrica cementi Calucem, al cantiere navale Tehnomont e al Centro di ricerche e di studio del metalli Metris.

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