
Gli anni, anzi i decenni passano, ma lei rimane incontrastata. Stiamo parlando della Festa delle cioche, che l’altra sera è andata in scena all’Estivo della Comunità degli Italiani di Gallesano “Armando Capolicchio”, ma soprattutto sul locale campo di pallamano. Lo confermano le code davanti agli stand dove si potevano acquistare le porzioni di polenta con le cioche oppure la frittata con le stesse e lo confermano i tavoli tutti pieni poco dopo l’inizio della manifestazione, che ogni 15 agosto chiama a raccolta tutti i residenti e gli ospiti che soggiornano nelle vicinanze. Una manifestazione sì gastronomica, ma anche d’incontro tra i residenti e coloro che nativi di Gallesano vivono all’estero.
“Questo è quello che ci gratifica, il fatto che il nostro lavoro viene apprezzato e riconosciuto – ci dice la presidente della CI, Debora Moscarda Demarin –. Questo è quello che ci fa andare avanti, anche se il lavoro è tanto. I preparativi iniziano a febbraio/marzo, poi in primavera pubblichiamo il concorso fotografico dedicato alle cioche. Dalla fine di luglio poi siamo coinvolti da mattina a sera, prima con la Degustazione dei piatti tipici locali e poi con la Festa delle cioche. Sono coinvolti una quarantina di attivisti della CI e altri compaesani. Ma non c’è solo l’evento gastronomico, ci sono anche i vari appuntamenti quali l’albero della cuccagna e la corsa con i carretti dove i nostri volontari hanno il loro bel da fare. Oltre a loro vorrei ringraziare per il supporto finanziario la Città e la Pro loco di Dignano, come pure l’Ufficio per i diritti dell’uomo e i diritti delle minoranze nazionali della Repubblica di Croazia e l’Unione italiana”. A proposito di Unione Italiana, non hanno mancato di partecipare all’evento gli “stati maggiori” dell’UI: il presidente Maurizio Tremul, il presidente della Giunta esecutiva Marin Corva e quello dell’Assemblea Paolo Demarin. Allo stesso tavolo pure la vicepresidente della Regione istriana in quota CNI, Jessica Acquavita.
Complessivamente sono state distribuite circa 700 porzioni di polenta o frittata con le cioche. Per preparare le stesse ci sono voluti 60-70 chilogrammi di lumache. Uno sforzo non indifferente, un gioco di squadra della “Armando Capolicchio” che una volta di più ha sortito gli effetti desiderati.

Foto: GIULIANO LIBANORE
Durante la serata, allietata dall’intrattenimento musicale curato dalla Malvazija Band e dai Night Express, c’è stata la consegna dei premi del concorso fotografico e delle varie gare e l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria “La cioca d’oro”. Tornando al concorso, il primo premio (200 euro) per la migliore foto è andato allo scatto di Dario Dorčić, il secondo (130 euro) a Ljiljana Ferić, il terzo a Marko Buntić. La fotografia di Danijela Moscarda invece è stata lo scatto che ha avuto il maggior numero di like sulla pagina Facebook della CI.

Foto: GIULIANO LIBANORE
L’appuntamento serale è venuto a coronamento di tutta una serie di eventi iniziati già in mattinata con il giro in bicicletta partito da piazza Grande e la… particolare gara in sella “chi fa meno”, che ha visto i partecipanti percorrere 20 metri in bici, ma a passo di lumaca (sempre per restare in tema), senza mettere i piedi per terra. Nel tardo pomeriggio, tra gli altri appuntamenti la tradizionale “carisada”, la gara di carretti con cuscinetti a sfera, con start in piazza Toro, che ha ospitato pure l’immancabile arrampicata sull’albero della cuccagna. Nel pomeriggio anche l’esibizione dell’orchestra di fiati di San Lorenzo.

Foto: GIULIANO LIBANORE
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.