Zambrattia, la storia infinita di un Piano sballato

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Zambrattia, la storia infinita di un Piano sballato

UMAGO | La Seduta tematica del Consiglio municipale, convocata allo scopo di chiarire i particolari del Piano dettagliato della zona di Zambrattia e la petizione firmata da centinaia di persone scontente della soluzione proposta, ha confermato la presenza di due fronti diversi e l’aumento delle distanze fra maggioranza (SDP, HDZ e alleati) e opposizione (DDI). Petizione che però, come detto da molti, si è rivelata una specie di fiasco, in quanto presenta nominativi che si ripetono.

“Pur essendo stata firmata da 392 persone, solo 112 di queste risiedono a Zambrattia – ha commentato il sindaco Vili Bassanese – e per questo motivo non possiamo considerarla valida, tanto più che molti nomi si ripetono”. La petizione, in ogni caso, continua a venire firmata dai cittadini.
La DDI abbandona la seduta
C’è poco di bello anche nel duello verbale fra il presidente del Consiglio, Jurica Šiljeg e il presidente della DDI, nonché consigliere, Daglas Koraca: se la sono presa sull’ironia, dimostrata da Šiljeg nel chiamare a pieno titolo il dott. Koraca, cosa che ha contribuito a un confronto diretto e al successivo abbandono dell’aula da parte di tutti i consiglieri della DDI. Dunque, se la seduta è iniziata alle ore 17, alle 18.05 la DDI è andata a casa, lasciando la maggioranza a un monologo poco convincente. Nell’aula c’erano anche una quindicina di abitanti di Zambrattia e le tensioni in un certo momento non sono mancate.

Abitate soltanto 155 case su 1.280

Sotto sotto bisogna però dire che ci sono diversi interessi privati, di persone che non sempre risiedono a Zambrattia.
Il sindaco, a proposito, ha detto che a Zambrattia ci sono 1.280 case e alloggi, delle quali solo 155 sono abitate tutto l’anno; dunque, un dato da considerare anche nella stesura dei piani regolatori. Premesso che la seduta non era finalizzata all’approvazione del Piano dettagliato, cosa che va fatta solo dopo avere rispettato un dibattito pubblico e un iter burocratico prestabilito, comunque è servita per capire che Zambrattia è particolarmente amata dai suoi abitanti, ma anche da persone con alto potere d’acquisto. La municipalità ha delle regole precise da rispettare, regole che spesso sono contrarie alle aspettative della gente. Come risolvere, per esempio, il problema della passeggiata del lungomare e della viabilità? Si può non costruire una passeggiata senza toccare il demanio marittimo e la splendida valle di Zambrattia? Dunque, da una parte troviamo la DDI con Koraca, che sostiene gli abitanti di Zambrattia, dall’altra la municipalità e il Consiglio che dovranno decidere sulle modalità di risoluzione dei vari problemi.

Interessi privati e mezze verità

Due fronti, due strade parallele, che si accusano a vicenda. Il sindaco sostiene che i promotori della petizione si sono serviti dei cittadini e di mezze verità, e che di mezzo ci sono unicamente interessi privati. Certo è che ci troviamo di fronte a una vera e propria matassa, a un mix di interessi e controinteressi che, a dire il vero, di cemento nella zona ne hanno portato già troppo. L’anima di Zambrattia c’è ancora, moralmente parlando? Solo 155 case abitate e più di mille abitate solo d’estate? Come capire cosa c’è sotto, quando succedono cose del genere? A chi credere in definitiva?

Una costa da tutelare

Ma Zambrattia è soltanto uno dei tanti problemi di Umago. Il sindaco Vili Bassanese ha fatto notare che Umago ha 45 chilometri di costa, solo 2 chilometri in meno di tutta la Slovenia. E su quei 40 chilometri quanto cemento è stato gettato e quanti villeggiatori risiedono; a Monte Rosso come anche a San Lorenzo? Naturale avere paura, oggi, del cemento, dell’usurpazione del demanio marittimo, e di tanti altri fattori: viviamo in una società dove si pretende di avere tutto e subito. E dire che a cento metri da Zambrattia migliaia di anni fa sorgeva uno dei più rari villaggi di palaffitte della storia. Oggi abbiamo una perla talmente bella e rara che, comunque vada, non sarà facile difendere, non solo da strade e cemento, ma anche dalle stesse persone.
Firmando la petizione, gli abitanti di Zambrattia hanno detto apertamente di essere contrari al Piano della zona di Zambrattia, illustrato dall’assessore alla Pianificazione ambientale Vladimir Jakovac e (purtroppo) non dai progettisti. Il presidente del Consiglio Šiljeg lamenta che con la petizione e con articoli pilotati “si vuole destabilizzare la municipalità e frenare lo sviluppo della Città” e punta il dito contro i consiglieri della DDI, Daglas Koraca, Gabriela Đukes Bašić e Sunita Prodan Benolić, che avrebbero preso posizione senza le dovute verifiche.

Seduta convocata senza materiale

Koraca ha accusato Šiljeg di “usare una retorica e un linguaggio poco appropriato, da osteria”. Ha quindi chiesto al presidente del Consiglio perché la riunione è stata convocata senza alcun materiale scritto e perché alla seduta tematica non siano stati chiamati i progettisti del Piano. Koraca ha poi aggiunto che la DDI sostiene la petizione e che già nel 2015 la municipalità aveva cercato di far passare il Piano: “Zambrattia ha bisogno di spiagge pulite, della tutela assoluta del demanio marittimo, di una circonvallazione adeguata per alleggerire la pressione sulla strada principale, senza la cementificazione della costa”.
Se prima le cose andavano male, ora vanno anche peggio. Cosa si costruirà, o non si costruirà a Zambrattia, rimane per ora un’incognita. Con la petizione gli abitanti chiedono campi gioco per bambini, aree verdi, parcheggi e meno cemento. Ma c’è anche chi vuole nuovi alberghi, nuovi appartamenti. Resta da vedere quali proposte saranno accolte, quali bocciate e quando il Piano sarà definitivamente approvato.

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