«XII×II». Ultimissima edizione del progetto

È giunta al capolinea l’iniziativa avviata alla fine degli anni ‘90 dall’assessorato alla Cultura e alla Territorialità della Regione per promuovere i giovani musicisti e artisti figurativi di tutta l’Istria

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«XII×II». Ultimissima edizione del progetto
Alcuni dei giovani partecipanti al progetto con i selezionatori. Foto: TANJA ŠKOPAC

“Istra – Istria” è stato il tema della 18ª edizione del progetto “XII×II” avviato alla fine degli anni ‘90 dall’assessorato alla Cultura e alla Territorialità della Regione istriana con lo scopo di promuovere giovani musicisti e artisti figurativi dell’Istria. Come confermato ieri dallo stesso assessore Vladimir Torbica, nel Centro visitatori “Arsia 2” (ex sala cinematografica) di Arsia, durante la presentazione dei risultati dell’iniziativa, quella del 2025 è l’ultima edizione del progetto in parola. Tuttavia, lo “show” deve proseguire, innanzitutto per assicurare il tanto necessario supporto ai giovani artisti disposti a occuparsi della tutela delle tradizioni e dell’identità istriane. E continuerà, come detto ieri, con altri progetti tesi a sostenere i giovani talenti della Regione.

“Diciotto anni fa la mia collega Mladenka Batalić e io abbiamo voluto che il progetto continuasse fino al raggiungimento della maggiore età”, ha detto Torbica, aggiungendo che in tutti questi anni tramite il progetto la Regione ha promosso più di 2.000 giovani, studenti delle scuole medie superiori, universitari e artisti indipendenti non affermati, musicisti e artisti figurativi di varie realtà istriane.
Ha ringraziato tutti i presenti per aver voluto partecipare “all’ultimo spettacolo”, per il quale l’ambiente scelto, a suo avviso, è azzeccato e confermando che il suo assessorato definirà nuove forme per presentare e sostenere il lavoro dei giovani artisti. In seguito a salutare i presenti è stato il sindaco di Arsia, Leo Knapić, il quale si è detto soddisfatto di poter dare il benvenuto al pubblico e di ringraziare i giovani artisti per le opere create proprio nell’ex sala cinematografica della cittadina, uno degli spazi compresi dal programma di rivitalizzazione del patrimonio architettonico e industriale di Arsia.
Avendo compiuto l’istruzione secondaria a Pola, presso la Scuola di design e arti applicate, Knapić ha voluto lodare innanzitutto la qualità dei lavori del campo dell’arte figurativa dei 12 autori scelti per l’edizione 2025 del progetto, invitando tutti a visitare dopo la cerimonia pure l’adiacente Casa del minatore “Arsia”. I lavori utilizzati per il calendario 2025 rimangono visitabili fino al 23 dicembre (contattando la Pro loco di Arsia), mentre a conclusione della mostra saranno donati al Museo d’arte contemporanea dell’Istria. Ne sono autori Antonela Brenko, Mariana Ban, Hena Crnović, Tea Rajković, Tea Štokovac, Alison Ivašić, Gea Rajić, Ana Zulijani, Toni Buršić, Maura Batarilović, Lucija Mijandrušić e Nina Turina.

Vladimir Torbica.
Foto: TANJA ŠKOPAC

Opere complesse
Sono stati presentati dall’artista Ivona Verbanac, selezionatrice, la quale ha confermato che i lavori sono tutt’altro che banali. “Sono piuttosto complessi, pensati in modo serio e pragmatico”, ha confermato la Verbanac, ringraziando i giovani e dicendo che i 12 autori hanno dimostrato che nel territorio regionale ci sono ancora giovani artisti di qualità che vanno riconosciuti e sostenuti. Quelli scelti per l’ultima edizione del progetto hanno illustrato pure l’Istria di una volta, scegliendo di raccontare, per esempio, la vita delle donne istriane: Lucija Mijandrušić lo ha fatto attraverso un’opera dedicata a sua nonna, mentre Antonela Brenko parlando della povertà in cui si viveva una volta in Istria, in cui una donna doveva saper sfamare anche dieci figli.
Un’Istria che sta scomparendo è l’oggetto del lavoro di Hena Crnović, la quale attraverso la sua opera ha “rivisitato” la propria infanzia illustrando un prato fiorito, difficile da trovare in Istria a causa, come ha detto la selezionatrice, dell’eccessiva urbanizzazione del territorio e delle aree verdi allestite per soddisfare esclusivamente le esigenze turistiche. Una questione sociale importante è stata scelta pure da Nina Turina, la quale ha dedicato il proprio lavoro alla tragedia avvenuta nel momento in cui una donna della Turchia, arrivata in Istria sulla rotta di migranti, voleva attraversare il fiume Dragogna con sua figlia: la piccola è morta annegata…

La parte musicale
Goran Farkaš, selezionatore dei pezzi incisi su un CD, in collaborazione con l’emittente Radio Istra, ha presentato detti lavori, confermando che hanno torto tutti coloro che pensano che in Istria non ci siano giovani interessati a continuare a portare avanti le tradizioni nel campo della musica. A questa parte del progetto hanno partecipato Matej Jakša, Lucia Božac, Alanis Lušetić, Dalen Načinović, Viliam Vojić, David Beletić, Rok Lukšić, Zoran Karlić, Elena Marušić, Matija Marušić, Ludvig Damijanić, Ana Predan, Emily Radović, Dragan Rušnjak, Vedran Brnobić, Roberto Majer, Ulika Ardalić, Amber Farkaš e Myriam De Bonte. Sono stati Matej Jakša, Ulika Ardalić, Ambar Farkaš e il selezionatore a eseguire alcuni pezzi musicali durante la cerimonia. Parlando della realizzazione del progetto, Farkaš ha detto che come strumenti, per l’esecuzione dei brani incisi, sono stati scelti il contrabbasso (bajs), il violino (vijulin) e la fisarmonica diatonica.
“Siamo al sicuro. Anche se questo è l’ultimo anno di questo progetto, avremo i giovani che cureranno le nostre tradizioni”, ha dichiarato la vicepresidente della Regione istriana in quota CNI, Jessica Acquavita, secondo la quale, questo è “uno di quei progetti importanti, uno di quei progetti validi perché supporta i giovani, supporta l’arte”. La grandezza del progetto sta nel fatto che, come ha voluto sottolineare la vicepresidente regionale, sostenere i giovani artisti significa supportare pure il pensiero critico, che non è caro “ai politici e al sistema, ma è sano per la nostra società”. “Questa è la grandezza di questo progetto. Io sono felice che sia arrivato al 18esimo compleanno. Sono sicura che avremo modo di sostenere i giovani in altre maniere in futuro”, ha concluso.

Jessica Acquavita.
Foto: TANJA ŠKOPAC

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