Una Comunità in continuo fermento

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Una Comunità in continuo fermento

VISINADA | Era il 19 giugno del 1992 quando, su iniziativa di Antonio Boccati, fu fondata la Comunità degli Italiani di Visinada. Boccati ne fu pure il primo presidente, cui succedette Tulio Ritoša. Dal 2010 la carica è ricoperta da Neda Šainčić Pilato, che dall’atto della fondazione e fino ad allora aveva ricoperto l’incarico di presidente della Giunta esecutiva comunitaria. Abbiamo ripercorso brevemente con Neda Šainčić Pilato questo quarto di secolo e poco più d’attività.

“Fino al 1992 – esordisce Neda Šainčić Pilato – il nostro punto di riferimento era la Comunità degli Italiani di Parenzo. Poi, su iniziativa di Antonio Boccati, abbiamo fondato il nostro sodalizio. Il percorso era tutto in salita, ma la voglia di lavorare e l’entusiasmo non mancavano, consentendoci di superare tutte le difficoltà. Per una decina d’anni abbiamo operato in uno spazio piccolissimo, con pavimento in legno, finestre che si chiudevano male. Lo spazio non superava i quaranta metri quadrati di superficie e quindi si presentava abbastanza limitato. Poi abbiamo ricevuto in dono questo stabile – una delle case che appartenevano alla famiglia Maraston – ristrutturato con il concorso dell’Università Popolare di Trieste e dell’Unione italiana. Oggi la Comunità degli Italiani opera in questa bellissima sede che dispone di 400 metri quadrati, inaugurata il 5 dicembre 2014.
Il sodalizio conta 240 soci con diritto di voto. Ci sono poi una trentina di simpatizzanti e tantissimi giovani, che riempiono giornalmente le nostre sale, arricchendo le nostre attività dando estro alla loro creatività”.

Una delle vostre prime iniziative ha riguardato la ricostituzione della Banda d’ottoni, una tradizione storica di Visinada. Cosa ci può dire in merito?

“L’idea è nata poco dopo la costituzione della Comunità. La sua attività è iniziata nell’autunno del 1992, con 40 elementi, diretti dal Maestro Klaudio Žigante, incaricato pure dei primi corsi di solfeggio. Il Maestro Klaudio Žigante ha diretto il complesso fino al 2013, quando la bacchetta è passata ad Alen Bernobić, in precedenza membro del complesso. Nello stesso anno era iniziato pure il corso di solfeggio al quale avevano aderito ben 20 ragazzi, mentre altri 10 lo hanno fatto nel 2016”.

Nel frattempo avete avviato anche altre attività?

“Nel 2001 abbiamo avviato il gruppo dei minicantanti con Dolores Barnaba, che l’ha diretto per quindici anni, lasciandone poi la dirigenza a Diana Bernobić Sirotić. Nel 2015 si è costituito il complesso corale ‘Armonia’, mentre due anni dopo sono nati i nostri gruppi di ballo creativo, guidati dalla Maestra Tanita Perčić. Ancora, su iniziativa dei soci che amano frequentare la Comunità, è nato pure il gruppo di decoupage, diretto da Ester Diklić”.

Quali saranno le attività principali che caratterizzeranno il 2019?

“In pratica, il percorso rispecchierà la falsariga degli anni precedenti, perché i mezzi finanziari a disposizione sono quelli che sono, per cui dobbiamo adeguarci. La Banda d’ottoni non solo è il nostro gruppo più longevo, ma anche quello numericamente più consistente (oggi conta 45 membri) e maggiormente noto. Nel complesso suonano tantissimi giovani, tanto che attualmetne l’età media è di 24 anni, e si sta preparando a festeggiare il 25.esimo anniversario d’attività. Quest’anno, dopo tre anni di pausa, abbiamo ripreso con l’attività di solfeggio, in cui sono inclusi 16 ragazzi dalla quarta all’ottava classe della Scuola elementare. Dopo sei mesi di corsi teorici, ognuno di loro riceverà uno strumento da imparare a suonare, per poi entrare a far parte della Banda. Di pari passo prosegue l’attività dei gruppi di ballo: le ‘Coccinelle’ e le ‘Bambole’. Del primo fanno parte 14 bambine di 4-5 anni, mentre le ‘Bambole’ includono 12 ballerine dai 7 ai 10 anni. Il gruppo dei minicantanti consta di 15 ragazzini dai 3 anni in su. Ci sono poi le cantanti soliste, in altre parole le più grandicelle, che hanno dai 9 ai 16 anni, seguite dalla Maestra Diana Sirotić Bernobić. C’è poi il coro misto ‘Armonia’, diretto dal Maestro Davide Circota, con 16 elementi, che partecipa agli eventi comunitari e a varie uscite. Sabato scorso, ad esempio, siamo stati ospiti della Comunità degli Italiani di Bertocchi con la Banda d’ottoni e con i piccoli solisti. Per due – tre anni abbiamo portato avanti pure il corso di decoupage, mentre attualmente siamo in attesa di un riscontro da parte dell’Unione Italiana. Auspichiamo caldamente di proseguire con quest’attività, riservata alla terza età e portata avanti da un gruppo di una decina di attiviste. Tra i nostri gruppi c’è pure una Band di ragazzi giovani, diretta dal maestro Alen Bernobić”.

Quali manifestazioni organizzate nel corso dell’anno?

“A inizio mese abbiamo organizzato la serata dedicata alla Festa della donna, mentre il primo maggio la nostra Banda d’ottoni parteciperà come da tradizione al Concerto della sveglia mattutina: i nostri ragazzi partiranno da Visinada alle 6 del mattino e toccheranno tutti gli abitati del comprensorio comunale. A fine giugno organizzeremo il tradizionale spettacolo prima della pausa estiva con la partecipazione di tutte le nostre sezioni. Parteciperemo pure alle manifestazioni ‘Dolce Istria’ e ‘Versi sulla cisterna’ (Verši na šterni). A settembre prenderemo parte alla Giornata del Comune, mentre in autunno organizzeremo la terza edizione della manifestazione ‘Notti d’autunno’. Quindi festeggeremo il venticinquesimo anniversario d’attività della Banda d’ottoni e a dicembre organizzeremo il tradizionale concerto natalizio e di Capodanno”.

La vostra è una piccola Comunità, ma svolgete molte attività importanti anche per la località di Visinada.

“Sì siamo molto attivi e al paese offriamo molto, e questo lo dobbiamo anche all’Unione italiana e all’Università Popolare di Trieste, che ci sostengono e ci hanno dato la possibilità di operare in questo splendido ambiente”.

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