Umago. Un progetto che… sposa le scuole di quattro Paesi

«La parola lega, l’amicizia unisce» alla SE «Marija i Lina»

0
Umago. Un progetto che… sposa le scuole di quattro Paesi
I partecipanti al progetto. Foto: SE Marija e Lina

Se chiedete a un bambino com’è andata a scuola, probabilmente vi risponderà “Bene”, senza metterci troppa enfasi, mentre se gli chiedete che cosa ha fatto la risposta più probabile sarà “Niente”. Ci sono però giornate che fanno eccezione, quelle in cui nei corridoi, nelle aule, nel cortile succedono cose insolite, quando si conoscono nuovi amici o vengono proposte attività diverse dal solito. Ed è proprio quello che è successo nei giorni scorsi agli alunni della Scuola elementare “Marija i Lina” di Umago, che hanno dato il benvenuto ai loro coetanei provenienti dalla Slovenia, dall’Austria e dall’Italia, coinvolti nel progetto “La parola lega, l’amicizia unisce” (Riječ povezuje, prijateljstvo združuje). Nello sviluppo dell’iniziativa educativo-istruttiva hanno partecipato la SE Bežigrad di Lubiana, l’Accademia federale bilingue del commercio Hak-Tak di Klagenfurt e la Scuola media superiore “Vladimir Bartol”, Scuola periferica Cattinara di Trieste, oltre all’elementare croata di Umago, che nel primo semestre hanno elaborato e approfondito il tema dell’olivo. La visita delle scolaresche in Istria è stata quindi un’occasione per conoscere da vicino il mondo dell’olivicoltura e per mettere in pratica tutto ciò che gli alunni hanno appreso tra i banchi di scuola.

Numerosi ospiti
A dare il benvenuto alle scolaresche, affiancata dal corpo docenti, è stata la preside Sanja Zakinja, assieme ai rappresentanti di Umago: la vicesindaco in quota CNI, nonché presidente della CI “Fulvio Tomizza”, Floriana Bassanese Radin, la presidente del Consiglio della minoranza nazionale slovena di Umago Eva Vrtovec e la segretaria Vesna Šereš. Numerosi pure gli ospiti presenti all’incontro: Roman Gruden, rappresentante del Ministero dell’Istruzione della Repubblica di Slovenia, Boris Jesih, presidente della Matica slovena, David Stupica, dell’Ufficio governativo della Repubblica di Slovenia per gli sloveni all’estero, Lara Pižent, consulente pedagogica della Repubblica di Slovenia in Italia, Elisabetta Kovic, sostituta del rappresentante dell’Ufficio per la scuole slovene in Italia e Tatjana Rojc, senatrice italiana. Assieme ai vari rappresentanti delle istituzioni non sono mancati ovviamente i molti dirigenti e collaboratori delle scuole coinvolte nel progetto.
Gli alunni della SE “Marija i Lina” hanno preparato uno spettacolino di accoglienza per i loro coetanei, con tanto di abiti tradizionali, canti e balli, per iniziare subito la giornata con un bel sorriso e tanta allegria. Nei corridoi della scuola è stata allestita una mostra, dove sono stati esposti tutti i lavori che i ragazzi hanno svolto nel corso dell’anno nelle loro rispettive sedi. Infine, dalla teoria si è passati alla pratica, con la degustazione dei vari oli di oliva per assaporarne il gusto e scoprirne la differenza. L’incontro è stato inoltre un’occasione per sancire i legami di amicizia nati tra le scuole, piantando una giovante pianta di olivo, emblema di pace e tolleranza.

La visita alla città
Nel corso della giornata i numerosi ospiti hanno potuto visitare la cittadina di Umago, scoprendone segreti e angoli nascosti, senza tralasciare le attrattive più importanti e conosciute della località. Nell’ambito del progetto, che ha per soggetto una delle piante più rappresentative del Mediterraneo, gli allievi hanno visitato la tenuta Cuj, famosa per la sua produzione di vino e olio di oliva. Le scolaresche hanno potuto vedere un uliveto, imparare qualcosa in più sul processo di lavorazione delle olive e di come sia complessa la raccolta e la trasformazione di questo frutto nel pregiato olio, vanto della nostra terra.
L’incontro è stato senza dubbio un ottimo modo per incoraggiare gli studenti a migliorare le proprie competenze interculturali e apprendere un’altra lingua, conoscendo altre culture e diversi stili di vita. Giornate come quella vissuta dalle quattro scolaresche a Umago rimarranno impresse per sempre nei ricordi dei giovani, i quali, lontani dai banchi di scuola, hanno potuto apprendere tanto, non solo sull’olivo, ma anche a livello umano e personale. Gli scambi culturali, la collaborazione tra le scuole, gli incontri tra diverse realtà, sono sempre una buona idea per promuovere la tolleranza e la fratellanza nelle nuove generazioni in un mondo sempre più globalizzato e in continuo movimento. I sorrisi dei ragazzi hanno ripagato il duro lavoro che si cela dietro a progetti di questo genere, confermando il successo dell’iniziativa.

La messa a dimora della pianta di olivo.
Foto: SE Marija e Lina

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display