Umago rende onore a Luciano Delbianco

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Umago rende onore a Luciano Delbianco

UMAGO | Dommattina, alle ore 11, il Parco del municipio sarà ufficialmente intestato a Luciano Delbianco. Si tratta del giardino più bello della città, che fino al 1993 era utilizzato dall’ex scuola elementare italiana. Una volta trasferita la scuola nella sede attuale, che era appartenuta a sua volta alla scuola croata, per la quale gli umaghesi con l’autocontributo avevano costruito negli anni ‘80 del secolo scorso un edificio nuovo con annessa una palestra sportiva, nel Parco è stata costruita anche una fontana.

Il busto scomparso

Oggi viene chiamato Parco del Municipio, dove in passato, nel “giardino pubblico” dell’ex scuola italiana, c’era anche il busto di Pietro Manzutto che negli anni ‘60 del secolo scorso scomparve misteriosamente. Oggi la Famiglia Umaghese e la Comunità degli Italiani di Umago vorrebbero giustamente rivalorizzare la sua figura ricollocando il busto di questo concittadino meritevole nel Parco dei ricordi di Umago, davanti all’Università Popolare e alla Comunità degli Italiani, dove si trovano già quelli dello scrittore Fulvio Tomizza, del noto antifascista Ante Babić e di Antonio Coslovich. Busto che, in verità non si sa dove sia finito. Si era perfino ipotizzato fosse stato gettato in mare, ma i sommozzatori non sono riusciti mai a trovarlo. Più di cent’anni fa Manzutto aveva costruito il conservificio di pomodoro e molto probabilmente la Città prima o poi collocherà un suo nuovo busto nel Parco dei ricordi.

L’ammirazione per «Ciano»

A Luciano Delbianco sarà dedicato, dunque, il Parco del municipio, a pochi passi dal porto. La decisione è stata molto gradita dagli umaghesi, che per “Ciano” hanno sempre avuto una grande ammirazione.
Delbianco era nato il 10 giugno del 1954 a Pola, dove aveva frequentato la scuola elementare e la scuola media superiore a orientamento tecnico. Nel 1977 si laureò in elettrotecnica all’Università di Zagabria. Dal 1978 al 1989 lavorò all’“Elektroistra” di Pola, in qualità di ingegnere responsabile della rete di distribuzione. Il suo esordio in politica risale al 1988, quando venne eletto vicepresidente dell’Assemblea comunale di Pola. Alle prime elezioni democratiche del 1990 fu eletto presidente dell’Assemblea comunale di Pola.

Il ritiro dell’APJ dall’Istria

Ma già allora i venti di guerra erano vicini e in quella fase così delicata era stato nominato alla funzione più importante, cioè a quella di coordinatore per i Comuni dell’Istria con l’incarico di trattare con l’Armata popolare jugoslava il ritiro delle unità dalla penisola. All’epoca Pola era la base più importante della Marina da guerra jugoslava con 12mila soldati. In Istria c’erano anche altre caserme, più precisamente a Umago, Petrovia, Salvore e Pisino, dove erano stanziate unità di carristi e di fanteria.
A Delbianco oggi viene riconosciuto il grande merito di avere non soltanto evitato conflitti armati, assieme a molti altri Comuni istriani, ma anche di aver saputo trattare, con grande abilità diplomatica, il ritiro di tutte le unità militari con gli ammiragli della Marina da guerra jugoslava Pogačnik, Barović e Rakić.

Sempre all’altezza della situazione

Sono state trattative e momenti estremamente delicati e di enorme pericolosità per l’Istria e gli istriani, ma Delbianco, nonostante i continui tentativi di destabilizzare la situazione e gli incidenti contro il Comitato di crisi, che in tempi di guerra è il massimo organismo decisionale, aveva dimostrato di essere all’altezza della situazione.
Il 15 dicembre del 1991, dai porti di Pola e Umago partivano i soldati dell’APJ: lasciando definitivamente 78 impianti militari, 154 ettari di caserme e poligoni e tutte le armi della Difesa territoriale. Dopo l’abbandono pacifico dell’APJ dell’Istria, Delbianco fu meta di un attentato, senza conseguenze, giostrato da esagitati nazionalisti.

Il primo sindaco di Pola

Nel 1993 le cose cambiano a livello amministrativo e Pola diventà Città. La stessa cosa succede nel Buiese, dove dall’ex Comune di Buie nascono le Città di Umago, Cittanova e Buie e i Comuni di Verteneglio, Portole e Grisignana. Delbianco diventa il primo sindaco di Pola.
Dall’SDP passa alla DDI e vince le elezioni con il 73% delle preferenze. Nel 1995 diventa deputato al Sabor, nel 1996 passa dalla DDI al Foro democratico istriano. Dal 1997 al 2000 è stato deputato al Sabor e nel 1998 conseguirà il dottorato di ricerca in elettrotecnica. Successivamente sarà docente universitario e prodecano della facoltà di Elettrotecnica. Diventerà preside nel 2009, funzione che ricoprirà fino alla sua scomparsa, avvenuta nel settembre del 2014, all’eta di appena 60 anni.

Lo sanno solo gli angeli…

Luciano Delbianco non è stato mai dimenticato, né sono state dimenticate le sue canzoni, perché con il trio “Kravate” ha suonato e cantato una canzone che ancora oggi è molto popolare – “Samo anđeli znaju” (Lo sanno solo gli angeli) –, canzone che è stata eseguita nell’Arena di Pola in occasione delle celebrazioni per i 3mila anni della città.

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