Umago. La piscina che non c’è e che forse mai ci sarà

Se ne discute molto a tutti i livelli, ma il costo dell’investimento è elevato. Bisognerebbe costruire almeno tre impianti, per soddisfare tutte le fasce

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Umago. La piscina che non c’è e che forse mai ci sarà

Un grande tema, fonte d’infinite discussioni sia all’interno delle istituzioni cittadine, sia nelle piazze e nei bar della città, è la costruzione (o meno) della piscina pubblica di Umago: un progetto che già negli anni Novanta era all’ordine del giorno e parte di innumerevoli programmi politici, sia dell’opposizione che dei partiti in carica.

 

“Il nuoto è uno sport ricreativo fantastico. In un mezzo come l’acqua si è un po’ più leggeri e i muscoli lavorano da soli, senza affaticare le ossa e le articolazioni. Se ci fosse una piscina a Umago, sarei il primo ad andarci. Però non sono così ottimista per quanto riguarda la realizzazione di questo progetto”, ha affermato Mladen Zorić, presidente dell’Unione sportiva di Umago, nonché direttore dell’Ente cittadino per lo sport.

Dalle parole di Zorić tuttavia si evince che la piscina pubblica a Umago non è un progetto fattibile ed economicamente giustificabile.

“Le cifre sono spaventose: la costruzione della piscina costa 60 milioni di kune: un importo astronomico per la Città di Umago, che dovrebbe destinare metà del suo Bilancio nella realizzazione di tale progetto. Alle spese di costruzione vanno poi aggiunte quelle per il suo funzionamento e la manutenzione. Il miglior esempio di cui sono a conoscenza è quello della piscina a Čakovec. Delle dimensioni 25×33 metri, più o meno come quella di Pola, l’impianto inizialmente aveva 12 dipendenti ed era in rosso di 500mila kune all’anno, per cui la Città di Čakovec dovette partecipare finanziariamente ogni anno per il suo corretto funzionamento”, spiega Zorić.

Progetto del 2013 per la Zona sportiva ‘’Humagum’’

Per parlare in termini tecnici, il costo del riscaldamento in sé è enorme. Per la pallanuoto e il nuoto, la temperatura dell’acqua dev’essere di un minimo di 26 gradi. Per i principianti e i bambini, la temperatura deve arrivare ad almeno 31 gradi. Dato che non è possibile realizzare soltanto una piscina per i professionisti, si è costretti a costruire altre piscine per lo svago, la ricreazione e i bambini, per poter rientrare nei costi dell’investimento. E tutte queste piscine dovrebbero avere sistemi di riscaldamento autonomi, dato che le temperature dell’acqua non possono essere le stesse per tutte.

“Attualmente in Istria abbiamo la piscina pubblica di Pola e quella all’aperto a Rovigno – aggiunge Zorić –. Il nuovo progetto della piscina pubblica di Rovigno è stato messo in atto in collaborazione con l’Ospedale specialistico per l’ortopedia e la riabilitazione ‘Dr. Martin Horvat’, trattandosi di un progetto troppo oneroso per le casse cittadine”.

Zorić dice di avere preso parte ad alcuni incontri nel corso dei quali si è discusso sull’utilizzo della piscina interna dell’Hotel Garden Istra Plava Laguna. Nonostante le migliori intenzioni, tuttavia, l’accordo non si è concluso dato che l’impianto è subordinato all’attività turistica, core business dell’azienda turistico-alberghiera Plava laguna di cui l’hotel fa parte.

Per di più, la Città di Umago è una località legata al mare da epoche antiche. Anche lo sport sull’acqua ha avuto un suo sviluppo particolare, che non possiamo tralasciare: ricorderemo il Campionato europeo di Windsurf del 1980, svoltosi proprio a Umago.

Al giorno d’oggi, sono soltanto tre le associazioni “marittime” che hanno ricevuto un aiuto finanziario per le proprie attività nel 2022 dalla Città di Umago: il Club di pesca subacquea sportiva San Pellegrino, l’Associazione per la pesca sportiva di Umago e il Club velico Histria. È strano come una città dalla storia e dal passato legato all’Adriatico non abbia un Club di pallanuoto o altre attività connesse al nostro bellissimo mare.

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