Umago. Il lento degrado di palazzo Manzutto

Uno degli edifici più belli in città, tuttora emana lo spirito del periodo in cui venne costruito, nonostante stia ormai cadendo a pezzi

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Umago. Il lento degrado di palazzo Manzutto

UMAGO | Un triste destino, quello dell’edificio di via Commerciale a Umago, per decenni simbolo del potere politico, in quanto sede dell’ex Lega dei comunisti, dei Sindacati, della Gioventù socialista e dell’Unione degli Antifascisti. Oggi il palazzo cade a pezzi, le tegole sono pericolanti e disconnesse e il tetto ha ceduto all’interno. La Città ha segnato il pericolo con una tabella, ma il problema non è certo risolto. Tutto l’edificio che oggi al pianoterra ospita un panificio e alcune rivendite, va ristrutturato e messo in sicurezza. Un destino triste, si diceva, legato alla Seconda guerra mondiale, all’esodo e alla sua proprietà, che oggi è privata.
Dopo l’esodo, ai tempi della Jugoslavia per decenni lo stabile aveva ospitato gli esponenti del potere politico dell’ex Buiese, quando il centro amministrativo era a Buie (fino al 1993), ma quello politico era a Umago. Dopo la dissoluzione dell’ex Comune di Buie e la nascita della Municipalità di Umago, l’edificio è finito nell’abbandono. Al piano inferiore dicevamo, ci sono alcune rivendite, mentre quello superiore è stato venduto dall’ex “Istraturist” a un privato.
Ex palazzo Manzutto, un tempo fra i più belli di Umago, fu il primo edificio residenziale piuttosto significativo ad essere stato costruito nella parte nord della città. I Manzutto furono i primi tra le famiglie umaghesi a voler erigere la loro dimora nello spazio compreso tra le due cinte murarie demolite. Il palazzo si presenta come una tipica casa di una famiglia borghese benestante dell’inizio del XX secolo, con un parco che si apre verso il mare. Nonostante tutti i rimaneggiamenti successivi la facciata del palazzo tuttora esprime lo spirito del periodo in cui l’immopile venne costruito.
Ora che l’edificio è in rovina, con esso tramonta anche un pezzo di storia umaghese. Più d’una tegola è finita a terra, per fortuna senza conseguenze.
All’interno, soprattutto al piano superiore si trovavano ancora i resti degli archivi di un tempo, oramai documenti privi di valore,. Le travi del tetto sono marce.
Per quanto concerne la sicurezza dell’edificio, Mauro Jurman, vicesindaco di Umago, ci ha detto che, nel caso in cui i proprietari non dovessero prendere provvedimenti in merito, l’area attorno all’edificio sarà transennata per impedire incidenti.

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