Turismo e sicurezza Binomio inscindibile

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Turismo e sicurezza Binomio inscindibile

ROVIGNO | Anche quest’anno la parola d’ordine è “sicurezza”, che si trova in cima alla scaletta delle priorità delle destinazioni turistiche più gettonate in Istria, come Rovigno, Pola, Parenzo, Cittanova e Umago. Ed è appunto sulla sicurezza che è stato posto l’accento alla presentazione del progetto di cooperazione internazionale che prevede il soggiorno di agenti di polizia stranieri sul territorio della Questura istriana.

A testimoniare dell’importanza dell’iniziativa “Una stagione turistica sicura” per tutto il Paese è stata la presenza del vicepresidente del Sabor e deputato della Comunità nazionale italiana, Furio Radin, affiancato alla conferenza di presentazione degli agenti di polizia ospiti dal capo della Questura istriana, Alen Klabot, dal Capo del dipartimento di polizia generale della Slovenia, Tomislav Omejec e dai sindaci delle Città di Rovigno, Parenzo e Cittanova, rispettivamente Marko Paliaga, Loris Peršurić e Anteo Milos.

Furio Radin: «Istria da esempio»

“Sono onorato di poter salutare questo progetto, perché la questione della sicurezza interessa tutto il Paese e l’Istria è un esempio sotto questo punto di vista. Iniziative di questo tipo possono portare soltanto a un maggiore successo nella prevenzione dei crimini”, ha dichiarato Radin, il quale ha dato il benvenuto a tutti gli agenti ospiti. Tra le altre cose, il deputato della CNI ha informato gli agenti provenienti dall’Italia della presenza della componente italiana in questi territori. “Per i nostri connazionali, dal punto di vista anche emotivo è molto importante e ci riscalda il cuore avere qui le forze di polizia italiane”, ha aggiunto.

Criminalità senza confini

“La sicurezza è uno dei fattori principali che incidono sul successo della stagione turistica, perché influisce direttamente sulla scelta della destinazione in cui i turisti decidono di soggiornare e l’Istria, oltre a essere attraente, è anche una regione sicura”, ha sottolineato Klabot. “Quando i turisti vedono un agente del loro Paese, ciò infonde fiducia e un maggiore senso di sicurezza. Purtroppo, la criminalità non conosce confini e in questo modo possiamo agire con più efficacia per prevenirla”, ha aggiunto il Capo della Questura istriana, il quale ha colto l’occasione per ringraziare i rappresentanti delle Città per la cooperazione e il sostegno a questa, ma anche diverse altre iniziative promosse nel corso di tutto l’anno.

Paliaga: i poliziotti meritano di più

In nome delle Città istriane nelle quali soggiorneranno gli agenti di polizia, ai presenti si è rivolto il sindaco di Rovigno, Marko Paliaga, il quale ha sottolineato l’importanza di qualsiasi forma di rinforzi nel corso dei mesi estivi, quando le presenze nelle città aumentano significativamente. Paliaga ha citato, pertanto, l’esempio di Rovigno che soltanto durante la giornata di sabato scorso contava 30mila turisti, che vanno ad aggiungersi ai 15mila cittadini residenti in città. “Oltre ad assicurare le dovute misure di sicurezza, è importante garantire anche condizioni migliori per i nostri agenti di polizia, che meritano un livello più innalzato della qualità di vita e stipendi più alti”.

Dieci anni con successo

Il progetto viene portato avanti con successo da 10 anni dal Ministero degli Interni e ogni anno, con l’aumento del numero di turisti, aumenta anche il numero di poliziotti stranieri. Quest’anno, dal 1º luglio al 1º settembre, sul territorio della Questura istriana ce ne saranno in tutto 17, provenienti da 7 Paesi.
Per la prima volta saranno presenti anche gli agenti ungheresi (2), mentre tradizionalmente saranno presenti anche poliziotti austriaci (4), italiani (3), polacchi (3), serbi (2), tedeschi (2) e sloveni (1), i quali assisteranno i loro colleghi croati soprattutto nella comunicazione con i cittadini di Paesi stranieri, abbattendo le barriere linguistiche e culturali, favorendo in tal modo la prevenzione di possibili crimini e mantenendo innalzato il livello di sicurezza stradale.

Agenti italiani a Rovigno

I poliziotti austriaci lavoreranno a Umago in due periodi: Stefan Buzanich e Ruzica Petrusic dal 1º al 31 luglio, verranno sostituiti in agosto dai colleghi Marijana Kaldrmdzic e Damir Josipovic, mentre gli agenti italiani saranno collocati presso la Stazione di Rovigno in tre periodi (il primo a collaborare con gli agenti del posto sarà Andrea Ive). A Parenzo, dal 1º al 31 agosto ci sarà l’agente tedesco Mario Dakic, mentre i suoi colleghi connazionali, nonché polacchi, ungheresi e sloveni saranno presenti a Pola dal 15 luglio al 15 agosto. Gli agenti ungheresi Agnieszka Bury, Zdislaw Dworzynsi e Jakub Subocz saranno impegnati a Pola dal 1º luglio al 1º settembre, mentre il loro collega sloveno Daniel Verdenjak si unirà ai poliziotti di Pola dal 17 luglio al 18 agosto. L’agente ungherese Lajos Magyar sarà collocato nella stazione di Pola dal 1º al 31 luglio, dopodiché a sostituirlo fino al 31 agosto sarà il collega Gabor Jankovics.

Lotta al crimine organizzato

Gli agenti della Criminalpol serba parteciperanno, invece, alle attività di supporto nella prevenzione del crimine organizzato internazionale, come la tratta di esseri umani, i giri di prostituzione, le migrazioni illegali, l’abuso di sostanze stupefacenti e i furti. Il settore di Polizia criminale ospiterà dal 1º al 31 luglio l’agente Marko Raičević, mentre tale funzione dal 1º al 31 agosto verrà ricoperta da Mirko Šarac.

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