Tramandare la tradizione stando al passo con i tempi

Progetto del Museo civico dedicato alle «grue»

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Tramandare la tradizione stando al passo con i tempi

Le “grue” sono un elemento distintivo della tradizione ittica locale e del patrimonio marittimo dell’Umaghese. Sono dei veri e propri gioielli presenti solamente nei dintorni di Umago e per questo motivo devono essere preservati e salvaguardati. Il Museo civico di Umago, attraverso il progetto “Grue – tutela e promozione delle tradizionali gru in legno per imbarcazioni”, vuole trasmettere le conoscenze riguardo a quest’importante struttura che i vecchi pescatori locali hanno inventato e costruito per proteggere le imbarcazioni durante i repentini cambi di vento lungo la costa poco profonda e rocciosa, tipica del territorio di Salvore e Umago.

Attività educativo-artistiche

Barbara Crnobori, pedagoga museale, si occupa della parte educativa del progetto. Da ottobre a questa parte ha incontrato più di 400 bambini e ragazzi dell’Umaghese, svolgendo anche una collaborazione con gli studenti dell’Istituto professionale di Buie, insieme ai quali sono stati stati realizzati un videogioco sulle gru e dei modelli in 3D delle carrucole, caratteristica principale delle gru, che consentono di sollevare le imbarcazioni con facilità.

“Grazie a questo progetto abbiamo svolto dei piccoli laboratori artistici negli asili e nelle scuole dell’Umaghese. Dopo una breve lezione sulle gru e la visione di un documentario, i bambini delle elementari hanno realizzano degli oggetti tematici, dotandoli di calamite per poterli attaccare sul frigo. Portandoli a casa, la tradizione delle gru entra nelle abitazioni umaghesi”, spiega la Crnobori.

Inoltre, in occasione delle celebrazioni in onore di San Pellegrino, patrono di Umago, il Museo, in collaborazione con la Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza”, organizza la nona edizione del concorso artistico “Sulle orme di San Pellegrino”. L’edizione di quest’anno, alla quale parteciperanno i bambini delle elementari e ben 15 gruppi degli asili locali, è incentrata proprio sul tema delle gru. La mostra delle composizioni artistiche e la proclamazione dei vincitori in tutte le categorie si svolgerà il 24 maggio negli ambienti del Museo di Umago.

La realizzazione delle calamite da frigo.
Foto: MGU-MCU.HR

Lezioni sul campo

Un’altra parte importante di questo progetto sono le lezioni sul campo. Silvano Pelizzon, presidente della CI di Salvore, è il responsabile delle lezioni nella baia di Laco a Bassania. Lì i bambini hanno modo di scoprire questa particolare struttura formata da due pali verticali, lunghi 5 metri e da due o tre pali orizzontali in legno d’acacia, rendendosi conto del funzionamento delle carrucole e del paranco e cogliendo l’impegno dei pescatori che utilizzavano le gru. In questo modo i bambini possono vedere e capire come l’intero processo di preparazione e costruzione delle gru non sia affatto semplice e veloce come potrebbe sembrare.

A Muiella, nella Valle di Pozioi, la guida dei laboratori sul campo è stata affidata al pescatore Luciano Bose. Dato che le gru non sono in funzione, le lezioni sono state incentrate sulle pesca e sui pescatori. I bambini hanno avuto modo di capire le differenze tra batana e passara, vedere diversi tipi di rete da pesca, conoscere gli organismi marini, come pure pulire le reti, per capire meglio il lavoro dei pescatori.

Contenuti multimediali

“Attraverso il progetto ‘Grue’, oltre alle attività educativo – artistiche, stiamo lavorando alla realizzazione di un documentario e alla creazione di contenuti multimediali, come la passeggiata virtuale (attraverso gli occhiali che utilizzano la tecnologia della realtà virtuale o VR) e un’applicazione per l’interfaccia touch che permetterà a ogni visitatore del Museo, oltre che ricevere tutte le informazioni utili sul simbolo della nostra località, di alzare e abbassare la gru. Inoltre, la nostra collega etnologa e antropologa culturale Sunčana Dežjot sta realizzando un libro specialistico sul tema. Questo progetto vuole promuovere e far conoscere le grue e lo vuole fare abbracciando un pubblico diversificato, passando dai più piccoli dell’asilo fino ad arrivare agli addetti ai lavori e alla comunità scientifica”, afferma Biljana Bojić, direttrice del Museo civico umaghese.

Il progetto è finanziato con i mezzi stanziati dall’Unione europea dal Fondo per gli affari marittimi e la pesca, nell’ambito della sottomisura 2.3.1. Sostegno alle attività di promozione, commercializzazione e conservazione della tradizione e del patrimonio ittico e marittimo del territorio del FLAG, nel quadro d’attuazione della Strategia di sviluppo locale della pesca del FLAG “Pinna nobilis” per il periodo 2014 – 2020.

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