Torre. Una festa che riscalda i cuori e porta allegria

Alla CI una serata artistico-culturale per San Martino

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Torre. Una festa che riscalda i cuori e porta allegria
Gli allievi della Scuola di musica con Rudi Ferenac e Roberta Stojnić. Foto: DENIS VISINTIN

Anche se con qualche giorno di ritardo, San Martino ha portato molta allegria alla Comunità degli Italiani “Giovanni Palma” di Torre, dove la presidente del sodalizio Roberta Stojnić, ha condotto un programma allestito per l’occasione. Tra il pubblico, pure il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione italiana Marin Corva, che al termine dello spettacolo ha salutato il pubblico e ringraziato gli esecutori, e il vicesindaco di Torre-Abrega in quota CNI Gaetano Benčić.

La festa del Santo nella cui ricorrenza “il mosto si fa vino” e s’assaggia quello novello, è l’occasione per socializzare e stare insieme, unendo tradizione religiosa e cultura popolare, alle quali a Torre non si vuole rinunciare, celebrando i frutti della terra, il ciclo della vita nelle campagne e le tradizioni.
Ad aprire la serata sono stati gli allievi della Scuola di musica del sodalizio, gestita dai maestri Rudi Ferenac e Roberto Bernaca. Con impegno e passione, accompagnati alla tastiera da Rudi Ferenac, si sono esibiti Stella Radojković e Sasha Glavić al flauto, Flora Stojnić al sassofono, Vita Radulović, Nika Kocijančić ed Erik Momić al clarinetto e Niko Kocijančić alla tromba, che hanno suonato rispettivamente una canzone popolare slovena arrangiata da Mojca Lorber, “Pogled v vesolje” di Blaž Pucihar, “Pogled v vesolje”, “Trois p’tites notes” di Gilles Martin, “Al chiaro di luna” di Jean Baptiste Lully, “Allegretto” di Slavko Goričar, la canzone popolare norvegese “Kulokk”, arrangiata da Paul Harris e l’“Inno alla gioia” di Ludwig Van Beethoven.
A salire sul palco è stata poi la filodrammatica giovani, diretta da Linda Mušković, che scrive pure le scenette, recuperando e rielaborando storie, fiabe e favole di una volta, sfruttando il “dialeto toresan”. Lo spassoso gruppo, che in primavera porterà in scena la nuova e frizzante commedia intitolata “Biancaneve e i sette comandamenti”, sempre scritta dalla Mušković, ha trasportato il pubblico nel mondo di San Martino, con “Cosa avrà combinato San Martino questa volta?”.
Il coro misto “San Martino”, guidato da Lolita Njegovan, ha cantato la gioiosa “Canzone del vin” e “In vino veritas” di Nello Milotti, che ci ricorda il potere del vino di sciogliere le lingue e riscaldare i cuori. Insieme al gruppo vocale “Dolcemente complicate” ha quindi intonato “San Martin”, con arrangiamento di Davide Circota, quest’ultimo pure alla direzione. Le “Dolcemente complicate” hanno poi proseguito da sole, intonando “Per colpa di chi”, intramontabile successo di Zucchero Fornaciari, e “Parole, parole”, celeberrima canzone di Mina, entrambe arrangiate dal Maestro Circota.
Al termine la presidente della CI, dopo aver ringraziato i protagonisti della serata, ha invitato tutti a presenziare alla festa di fine anno sabato 14 dicembre, con la partecipazione di tutti i gruppi d’attività del sodalizio, tra cui il “Circolo Zavata”, che presenterà per l’occasione la sua nuova e spassosa commedia.

La filodrammatica giovani.
Foto: DENIS VISINTIN

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