
Il calore dell’estate si è fuso con l’ospitalità paesana nella magica serata della “Notte d’estate a Levade – Summer night Aperol & Gin party”, un evento organizzato con passione e dedizione dalla Comunità degli Italiani di Levade – Gradigne. Un appuntamento diventato ormai abituale, che ha saputo coniugare eleganza e semplicità, offrendo un’esperienza unica nel pittoresco giardino del sodalizio.
La location, curata nei minimi dettagli, ha stupito tutti i presenti. Tavoli alti, perfetti per sorseggiare le bibite in piedi, erano distribuiti armoniosamente creando uno spazio dinamico e conviviale. Ogni angolo del giardino era un invito a lasciarsi andare al ritmo della musica, in un’atmosfera di festa e allegria. Un tocco rustico, che ha reso l’evento ancora più speciale, è stato dato dalle accoglienti aree di riposo create con delle balle di fieno. Questi angoli hanno saputo combinare l’elemento naturale con l’accoglienza tipica delle piccole Comunità, offrendo un luogo dove rilassarsi e godere della compagnia degli amici in un’atmosfera calorosa e familiare, tipica delle serate estive trascorse nei paesi dove tutti si conoscono e si salutano per nome.
La serata è stata animata da un’ampia selezione di cocktail preparati con maestria dai membri dell’Esecutivo del sodalizio. I sapori freschi e vivaci delle bevande si sono sposati bene allo stile estivo, regalando momenti di puro piacere agli ospiti che hanno potuto immergersi in un’atmosfera di festa e spensieratezza, resa ancora più vivace dalla musica che ha fatto da colonna sonora all’intera serata.
Numerosi soci e amici, nonché il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, hanno preso parte a questa serata magica, sotto un cielo stellato e accompagnati dai ritmi inconfondibili degli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso.
L’energia della serata è stata palpabile fin dall’inizio, grazie alla maestria del DJ Marshal, socio del sodalizio, che ha saputo selezionare tra le tante proposte musicali, pure un mix perfetto di brani dei Ricchi e Poveri, Adriano Celentano, Biagio Antonacci e altri artisti che hanno segnato intere generazioni. La musica ha fatto da colonna sonora a una notte di danze e convivialità, riportando alla mente ricordi preziosi e creando nuovi momenti indimenticabili.
A rendere l’evento ancora più speciale è stato l’arrivo inaspettato dei compaesani sui carretti con cuscinetti a sfera. Reduci dalla “balinjerada” di Montona, sono stati trainati da una macchina accompagnata da fuochi decorativi, aggiungendo un tocco d’euforia e spettacolarità alla serata. La scena ha suscitato meraviglia e allegria, sottolineando lo spirito festoso e comunitario dell’evento.
L’Esecutivo e la presidente della CI, Irina Štokovac, hanno espresso la propria soddisfazione per il successo della serata: “Ottima compagnia, tanto entusiasmo e tanta bella musica. Numerosi volti amichevoli che hanno trascorso insieme a noi una serata indimenticabile ballando sotto le stelle. Grazie a tutti coloro che hanno deciso pure quest’anno di venire a Levade e fare parte di tutto ciò”.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto all’Unione Italiana e all’Ufficio per i diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali della Repubblica di Croazia per il loro sostegno finanziario, senza il quale l’evento non sarebbe stato possibile. Concludendo, hanno lanciato un caloroso invito a ritrovarsi l’anno prossimo, per una nuova serata di condivisione.
L’incontro ha rappresentato non solo un momento di svago e divertimento, ma anche un’occasione per rafforzare i legami della comunità, celebrando insieme le tradizioni e l’amicizia in un’atmosfera di festa e allegria, attirando residenti e visitatori, desiderosi di vivere una notte diversa, immersi in un ambiente che ha saputo unire tradizione e modernità.

Foto: CI LEVADE-GRADIGNE

Foto: CI LEVADE-GRADIGNE
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.