«Su e zò per l’aria» Un’emozione… storica

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«Su e zò per l’aria» Un’emozione… storica

LUSSINPICCOLO | Per un momento è sembrato di ritornare negli anni ‘20 e ‘30 del secolo scorso, quando gli idrovolanti dei fratelli Cosulich andavano “su e zò per l’aria” fra Trieste, Portorose, Venezia, Torino, Zara e Lussinpiccolo. Sabato pomeriggio è successo, infatti, che questa importante pagina di storia è stata richiamata alla memoria nel miglior modo possibile, realizzando l’annunciato volo sulla rotta Trieste-Lussinpiccolo e ritorno con idrovolante, un collegamento introdotto nel 1926 e interrotto con lo scoppio della Seconda guerra mondiale. Il velivolo, un Cessna 172 “Hawk XP” anfibio e idrovolante, messo a disposizione dall’Aero Club di Como, ha così rievocato i fasti delle linee aeree dei primi decenni del ‘900, che collegavano l’Istria, il Quarnero e la Dalmazia, ammarando nel primo pomeriggio nella baia di Lussinpiccolo. Al suo arrivo, l’equipaggio e gli ospiti sono stati accolti dalle majorette lussignane, mentre il benvenuto è stato dato dalla sindaca Ana Kučić, dal direttore dell’Ente turistico Dalibor Cvitković e dalla presidente della Comunità degli Italiani, Anna Maria Saganić.

Rapporti di buon vicinato

“Siamo testimoni di un’impennata della collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, che ha saputo riconoscere l’importanza dei rapporti di buon vicinato nell’ottica di un rafforzamento della collaborazione, specialmente per quanto concerne i collegamenti, l’economia e la cultura – ha sottolineato la sindaca di Lussinpiccolo, Ana Kučić –. Il dialogo e la comunione di idee e intenti devono essere alla base dei nostri rapporti reciproci. Se ai fratelli Cosulich va il merito di aver collegato le nostre aree con i primi idrovolanti, il nostro ruolo, con questa rievocazione storica, è principalmente di carattere culturale. La cultura, però, può essere un’ottima base di partenza per sviluppare i rapporti anche negli altri settori”.

Come una volta… in tutto e per tutto

Per quanto concerne il volo, il Cessna 172 ha cercato di ripetere in tutto e per tutto la rotta, la velocità – ha compiuto il percorso fino a Lussinpiccolo in circa 70 minuti – e la quota di volo quasi al livello del mare (a 500 piedi, corrispondenti a circa 160 metri) tenuta dai Cant 22 della S.I.S.A. di allora.
Rituffandoci nel passato, ricorderemo che i fratelli Callisto, Fausto e Alberto Cosulich, proprietari della Fratelli Cosulich, importante impresa armatoriale di Monfalcone, fondatrice e proprietaria del Cantiere Navale Triestino (oggi Fincantieri), nel 1921 acquistarono un vecchio biplano FBA Type H, dismesso dalla Regia Marina, allo scopo di trasportare la clientela di riguardo da Trieste ai loro alberghi di Portorose, evitando loro un lungo viaggio in automobile. Queste brevi escursioni aeree erano molto apprezzate e ciò indusse i fratelli Cosulich ad affiancare al loro impegno nel turismo anche un’impresa di navigazione aerea e diedero vita alla “S.I.S.A.” (Società Italiana Servizi Aerei), che venne fondata l’anno successivo, nel 1922, proprio a Lussinpiccolo, con lo scopo di gestire una scuola di volo per piloti di idrovolanti civili e militari, oltre che per effettuare voli turistici.

Tutti a… Villa Perla

Ritornando al presente, dopo l’accoglienza nel porto di Lussinpiccolo, la delegazione italiana è stata accompagnata a Villa Perla, sede della Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo, dove è stata organizzata una mostra rievocativa del servizio aereo della S.I.S.A., alla quale sono state esposte 36 fotografie storiche risalenti al periodo tra il 1920 e il 1930. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 15 settembre prossimo. All’inaugurazione si è esibito anche il coro “Vittorio Craglietto”.

Gli eventi a Trieste

Diverse iniziative collaterali sono state organizzate anche a Trieste. Al Museo istriano di via Torino si è svolto uno speciale annullo filatelico commemorativo curato dalle Poste Italiane, mentre sul molo Audace è andata… in onda la manifestazione “Svolemo insieme”, con letture di brani tratti dalle “Maldobrie” di Carpinteri e Faraguna, richiami letterari riferiti a queste nostre terre e mari e agli anni degli idrovolanti. Sempre al Museo istriano, in serata ci sono state visite guidate alla mostra “S.I.S.A. – Trieste e Lussino al volo fra gli anni ‘20 e gli anni ‘30”. Anche allo Yacht Club Adriaco (Molo Sartorio 1) è visitabile una mostra fotografica, tutti i giorni dalle 9 alle 13.30 e poi dalle 17 fino a sera.

Organizzatori e patrocinatori

Il volo rievocativo si è svolto grazie specialmente all’Associazione “Mare Cielo Gianni Widmer”, principale organizzatrice dell’intera iniziativa, con il patrocinio del Comune di Trieste e della Regione FVG e la collaborazione di diverse realtà culturali, educative e associative cittadine, tra cui l’Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata e la Comunità di Lussinpiccolo con sede a Trieste, l’associazione dei lussignani non residenti sull’isola), mentre il programma celebrativo di Lussinpiccolo è stato realizzato grazie all’impegno della Città di Lussinpiccolo, dell’Ente turistico locale e della Comunità degli Italiani, senza trascurare il ruolo avuto dall’Unione Italiana e dell’Università popolare di Trieste.
Egidio Braicovich, presidente della “Mare Cielo Gianni Widmer”, nativo di Orsera, e Licia Giadrossi della Comunità dei lussignani di Trieste sono stati i primi due passeggeri giunti a Lussinpiccolo a bordo dell’idrovolante, ripartito subito per Trieste per imbarcare la pubblicista Rita Cramer Giovannini ed Edi Kraus dell’agenzia turistica “Aurora Viaggi”, collaboratore pluriennale e dal 2008 cittadino onorario di Lussinpiccolo.

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