Sì alla salvaguardia del dattero bianco

Un’interessante uscita all’insegna dell’ecologia per la Scuola media superiore italiana di Rovigno

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Sì alla salvaguardia del dattero bianco

In concomitanza con il termine delle lezioni, gli alunni delle classi II e III liceo, I perito economico e III perito alberghiero-turistico della Scuola media superiore italiana di Rovigno, sotto la guida del prof. Daniele Suman e del prof. dr. sc Bojan Hamer del Centro per la ricerca marina dell’Istituto Ruđer Bošković, coadiuvati dal prof. Marko Kalčić, hanno svolto un’interessante uscita nel porticciolo dell’Ospedale specialistico di ortopedia e riabilitazione “Martin Horvat”. Lo scopo era quello di educare gli alunni riguardo all’importanza della tutela ambientale, curando le ricchezze che ci circondano e in quest’occasione la loro attenzione si è focalizzata sulla salvaguardia del dattero bianco (Pholas dactylus), una rara specie di mollusco che a causa della costante cementificazione della costa vede restringersi l’habitat dove le larve si possono insediare.

 

Infatti, lungo le coste di Rovigno è stato rintracciato solamente nella baia antistante il nuovo porto settentrionale di San Pelagio nella zona tra la bassa e l’alta marea su un substrato argilloso compatto di colore rosso. Per questo, gli alunni, aiutati sempre dai loro mentori, hanno rimosso parte della sabbia alloctona, del fango e della ghiaia che si sono depositati sul bagnasciuga e rimosso i rifiuti trasportati dalle correnti marine. Il dattero bianco vive fino a un massimo di 50 centimetri sotto la superficie argillosa, ha una crescita molto lenta ed espone all’esterno solo il sifone, creando una sorta di foro che avverte della sua presenza. Il periodo estivo risulta il migliore per la procreazione delle larve e, se solo una decina di queste riuscissero a diventare un dattero adulto, questo piccolo gesto adoperato non solo offrirebbe una maggiore superficie d’insediamento, ma risulterebbe un incredibile successo per una specie in via d’estinzione. L’azione è stata realizzata grazie al contributo della Città di Rovigno, del Servizio comunale di Rovigno e del “Martin Horvat”, che hanno offerto un supporto incondizionato, dimostrando la propria sensibilità nei confronti di quest’encomiabile azione.

L’uscita, che ha favorito la sensibilizzazione dei giovani a diversi temi quali l’ecologia, la tutela della biodiversità e l’inquinamento, rientra nel progetto “Specie invasive, tossiche e protette della nostra costa”, finanziato dall’Unione Italiana e promosso a inizio 2020 dall’istituzione scolastica rovignese. Entro la fine dell’anno verrà pubblicato il cofanetto contenente le schede e i disegni realizzati dagli alunni che saranno in seguito distribuiti in tutte le scuole del territorio.

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