Santo Stefano. Momento d’incontro per una serata coi fiocchi tra amici

Spettacolo di fine anno della Comunità degli Italiani con numerosi contenuti e ospiti

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Santo Stefano. Momento d’incontro per una serata coi fiocchi tra amici
“I Merli canterini”. Foto: ERIKA BARNABA

Assieme a Santa Maria Maddalena, Crassiza, la “terra dell’olivo”, vede come patrono anche Santo Stefano. La festività, che ricorre il 26 dicembre, viene celebrata dalla Comunità degli Italiani locale dal 2013 ed è diventata un momento d’incontro dei connazionali e paesani locali con quelli di altri sodalizi amici.

La serata di quest’anno, presentata dalle giovanissime attiviste Chiara Mekiš e Arlen Civitan, ha visto in apertura l’esibizione dei minicantanti “I Merli canterini” che, diretti da Valentina Ravalico, hanno proposto gioiosamente canzoni natalizie. Dopo l’esibizione non sono mancate due Befane, con tanto di scopa e cappelli, interpretate da Lucia Zubin Acquavita e Daniela Gorjan, che hanno distribuito regalini ai partecipanti e dolci sorprese a tutti i bambini sul palco e in sala.
È seguito il discorso del presidente della CI, Mate Mekiš, che oltre a ringraziare i soci per le attività svolte con costanza in vari modi anche nel duro periodo della pandemia, ha presentato la neocostituita Assemblea del sodalizio, elogiandola per l’organizzazione della serata, dimostratasi un successo trasversale. Non sono stati dimenticati i finanziatori quali l’UI, l’UPT, il MAECI, la Regione FVG e il Consiglio per le minoranze nazionali operante a livello nazionale.
In scena pure Noa Mikuličić, il più giovane fisarmonicista di Crassiza, che ha iniziato a suonare a soli due anni e oggi frequenta il corso di musica del Maestro David Beletić. Per l’occasione ha proposto canzoni allegre e tradizionali. Difatti la serata è stata tutta un connubio tra giovani e tradizioni, con musica, canti e poesie. Due, scritte in dialetto istroveneto, che descrivono episodi della vita dei contadini istriani nel secolo scorso con protagoniste le galline e i “dindi”, sono state lette da Renee e Rocco Štokovac. Poesie che rispettivamente si sono aggiudicate il premio speciale della Regione istriana all’ultimo concorso letterario Mailing List Histria e il terzo posto a quello indetto nell’ambito del Festival dell’istroveneto, in quanto ricca di dettagli divertenti, scritti in rima perfetta.

Corso di sicurezza
Da poco, presso la sede della CI, è stato installato un dispositivo DAE (Defibrillatore automatico esterno) e per presentarlo al vasto pubblico è stato proposto un divertente sketch con l’orso Benny, che ha fatto da “vittima”, nonché Ariela Radešić e Pamela Smilović Štokovac che, dopo la chiamata al Pronto soccorso, sono riuscite a rianimarlo. Lo sketch ha introdotto la consegna, da parte di Alice Tončić, casalinga gerontologica della Croce rossa, degli attestati di superamento del corso di sicurezza organizzato in collaborazione con la Cr locale, ai partecipanti, con conseguente inserimento nella rete nazionale dove, in caso di necessità, verranno contattati qualora si trovassero vicino a un dispositivo DAE, per prestare i primi soccorsi.
Sul palcoscenico pure la klapa “Oleum” che quest’anno festeggia un lustro di vita. Cinque voci dirette da Lora Pavletić, che con i brani “Mentre la neve cade”, “Pastori” e “Astro del ciel” hanno talmente coinvolto il numeroso pubblico, da richiedere un bis.

Gara di dolci
In collaborazione con il Comitato locale, nel corso della serata si è svolta pure una gara di dolci. Dopo un’attenta e “difficile” analisi, la giuria, composta da Daniela Radešić (presidente del Comitato locale e della giuria), Susanna Visintin e Manuela Jakac, ha deciso di assegnare il primo posto ai “buzolai” di Loris Vežnaver, il secondo ai “turbanti Turchi” di Ana Radešić e il terzo posto ai “rotolini al cioccolato” di Pamela Smilović Štokovac.

Le CI uniscono le giovani forze
Presentato ufficialmente pure “Tacabandaballacanta”, un progetto nato tra le CI di Buie e Crassiza e realizzato con il sostegno finanziario del MAECI della Repubblica Italiana, in applicazione delle Convenzioni stipulate con l’Unione Italiana e l’Università popolare di Trieste. Sorto dal desiderio di spronare i più giovani a crescere seguendo i principi sani di collaborazione, rispetto e amore per la tradizione e la cultura popolare italiana, o meglio istroveneta, il progetto vede l’integrazione dei due gruppi di minicantanti (Buie e Crassiza) in uno solo, con l’accompagnamento della banda giovanile di Buie, aiutata da quella d’ottoni. Oltre ai promotori dell’iniziativa, ossia i presidenti delle Comunità, Lena Korenika (Buie) e Mate Mekiš (Crassiza), il lavoro è stato portato a termine da Valentina Ravalico, dirigente dei minicantanti di Crassiza, Chiara Bonetti, dirigente di quelli di Buie e della banda giovanile buiese, Dionea Sirotić, arrangiatrice dei brani ed Elena Vežnaver, coordinatrice di tutti i gruppi. Per l’occasione hanno intonato un potpourri di canzoni istriane.
A chiudere la serata sono stati i membri della SAC “Sokol” di Pinguente, che con balli coinvolgenti, accompagnati da strumenti tradizionali, quali fisarmoniche, bais e clarinetti, hanno proposto un assaggio della Rassegna dei gruppi folcloristici istriani, organizzata dalla Regione, che il sodalizio di Crassiza ospiterà la prossima estate, con più di 200 esecutori provenienti da tutta la penisola.

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