Sono culminate ieri, 21 novembre, data del suo martirio, le celebrazioni di San Mauro, patrono di Parenzo e della Diocesi parentino-polese. Nella Basilica Eufrasiana si sono svolte quattro funzioni religiose. Dopo le officiature del vicario parrocchiale don Boško Čatlač e del parroco e decano di Parenzo, don Milan Zgrablić, si è svolta la solenne funzione religiosa presieduta dall’arcivescovo fiumano mons. Ivan Devčić, conclusasi con la breve processione delle reliquie del Santo Patrono, fino all’atrio. Hanno concelebrato al suo fianco mons. Dražen Kutleša, arcivescovo coadiutore dell’Arcidiocesi di Spalato-Macarsca e amministratore apostolico della Diocesi parentino-polese, e il vescovo emerito mons. Ivan Milovan. In serata ha officiato mons. Dražen Kutleša, assegnando, al termine del rito, i riconoscimenti papali e diocesani ai meritevoli. A Ivan Milotić di Pisino, docente alla Facoltà di giurisprudenza e agli Studi croati (Hrvatski studiji) dell’Università di Zagabria, papa Francesco ha assegnato il cavalierato dell’Ordine di San Gregorio Magno per i servizi resi alla Chiesa in Croazia e alla Diocesi parentino-polese. Per l’impegno nelle rispettive parrocchie di provenienza, sono stati premiati dalla Diocesi, Josip Blarežina, campanaro e sagrestano di Barbana, Mirjana Ferenčić di Pisino vecchia e Marija Kos di Borruto. Nei giorni precedenti, in Basilica si è svolto il triduo di preghiere coordinato da don Josip Kolega, padre spirituale del Seminario di Pola Redemptoris Mater.
Il messaggio del sindaco Peršurić
Nella ricorrenza patronale, il sindaco Loris Peršurić ha colto l’occasione di inviare alla cittadinanza, a nome suo e del Consiglio municipale, un messaggio augurale, auspicando per tutti pace, salute e prosperità.
Gli appuntamenti civici corollanti la ricorrenza erano iniziati in settimana a Varvari con la nona edizione della mostra dei lavori artistici realizzati dagli abitanti di questo Comitato rionale. La mostra era virtuale ed era visibile sul profilo Facebook del Comitato locale di Varvari.
Il mosaico come ispirazione
L’altra sera invece, nella Sala della Dieta istriana, il sindaco Loris Peršurić ha consegnato ad Alex Knapić il tradizionale Premio San Mauro, di regola assegnato a coloro che con il loro impegno contribuiscono alla vita civica o hanno conseguito dei risultati di perenne valore culturale. Alex Knapić, è nato a Pola nel 1970. Lavora nel campo del design, occupandosi, di spazi interni ed esterni e del paesaggio, sfruttando tecnologie tridimensionali d’avanguardia. Nell’ambito artistico, crea mosaici, quadri figurativi e installazioni. Knapić ha esposto le sue opere a Parenzo, Strasburgo, Fiume, Castua, Stoccarda, New York, Londra, Roma e Firenze.
“Voltandomi indietro, vedo decenni di lavoro, mosaici, dipinti, sculture… e tutte quelle persone che mi erano al fianco, ispirandomi e portandomi a realizzare nuove creazioni. Pensando alla mia creatività, ho preso e riportato emozioni. L’ho fatto, lo faccio tuttora e lo farò fino a che mi sarà possibile, creando di continuo qualche novità sempre familiare. Parenzo è secolarmente legata alla Basilica, ai suoi decori e in maniera speciale ai mosaici, che fanno di lei la città del mosaico, la mia prima ispirazione artistica, esposta a Firenze, New York, Londra – tornando poi alle nostre radici – il mare, la terra, la pietra, ritenute come ispirazioni eterne”, ha dichiarato Knapić nel ricevere il riconoscimento.
Congratulandosi con Knapić, Loris Peršurić ha rilevato la volontà di assegnare anche quest’anno l’ambito riconoscimento, nonostante le condizioni epidemiologiche avverse. “Poiché artista, Alex ha dedicato la sua vita professionale all’interpretazione di uno dei simboli della nostra città: il mosaico, presentando e raccontando la storia di una parte dell’identità di Parenzo, sua città natale, che ha riconosciuto il suo impegno, insignendolo del Premio San Mauro”, ha dichiarato il primo cittadino parentino.
La Riva attraverso i secoli
Durante la cerimonia si sono esibiti i pluripremiati allievi della Scuola artistica cittadina, Eva Palman e Vito Ćosić, alunni della connazionale professoressa Samanta Stell. Un altro connazionale, il professor Gaetano Benčić, curatore del Museo del territorio parentino, ha tenuto una lezione dal tema “La riva di Parenzo attraverso i secoli,” riassumendo, grazie ai sondaggi svoltisi l’anno scorso nell’ambito del suo rinnovo, le quattro fasi edili: la romana, la veneziana di fine XVIII secolo e quella del XV secolo, l’austro–ungarica.
Nella mattinata di sabato invece, lo storico e storico dell’arte, Bojan Horvat, ha portato un gruppo d’interessati a visitare gratuitamente la Basilica Eufrasiana. Lo studioso ha spiegato agli intervenuti la storia di questo monumento, dal 1997 inserito nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, che riassume l’epoca romana, la paleocristiana, la bizantina, la veneziana e gli interventi di assestamento successivi.
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