
Esistono riti che si rinnovano dalla notte dei tempi e quello dei fuochi di San Giovanni è uno di questi. Capita così che in Istria ci siano diverse località dedicate al santo e una di queste si trova nell’Umaghese. Paesino conosciuto dai turisti per le sue spiagge dalle acque cristalline, in realtà, è molto di più, è un custode di usanze e tradizioni locali. In seguito al solstizio d’estate la Comunità degli Italiani di San Lorenzo-Babici, in collaborazione con la Città di Umago, ha organizzato la Festa di San Giovanni. Una serata dedicata alla musica, ma anche alla riscoperta delle radici, strettamente legate alla vita dei campi, al ritmo della stagioni e al mare. Una sagra di paese in grado di coniugare passato e modernità attirando abitanti locali e turisti curiosi, il tutto grazie a un programma ricco e variegato. San Giovanni Battista simboleggia la fede incrollabile, il coraggio e la dedizione alla verità, valori essenziali nella società odierna.
Al mattino, come di consueto, c’è stata la Santa Messa in onore del patrono, un tributo per chiedere prosperità e benessere nell’avvenire così come protezione. Nel pomeriggio si è proseguito con il Torneo di briscola e tressette, che ha coinvolto tutti gli appassionati del gioco delle carte in una sfida avvincente durata ore.
Oltre alla fede e alla tradizione, la Festa di San Giovanni è un momento importante per riunire tutta la comunità e vivere quel senso di appartenenza e connessione che unisce i membri di una località. Questo legame è stato reso ancora più forte dal programma artistico-culturale che si è svolto nelle ore serali. Ad aprire la manifestazione è stato il gruppo dei “Cantadori”, composto da affiatati attivisti della CI di San Lorenzo-Babici, che grazie al loro impegno mantengono in vita tradizioni sull’orlo del declino, rispolverando antichi brani popolari, così come melodie oggigiorno quasi scomparse. All’appuntamento non potevano di certo mancare le nuove generazioni, i minicantanti del sodalizio di San Lorenzo-Babici hanno allietato la serata con la loro vivacità e la loro simpatia. A guidarli l’infaticabile Maestra Giulia Fonzari, che li segue durante le prove con professionalità e simpatia. La dirigente guida anche il coro misto della località, che a sua volta si è esibito sul palco di San Giovanni, dando lustro al suo ricco repertorio.

Foto: CI SAN LORENZO-BABICI

Foto: CI SAN LORENZO-BABICI
Il legame con il territorio
A un evento così importante per la cittadinanza non potevano mancare degli ospiti! Il gruppo vocale misto della Comunità degli Italiani di Matterada ha regalato al pubblico presente alcuni brani preparati assieme alla Maestra Vesna Jugovac Pavlović. Il coro è legato al territorio ed è sempre presente alle manifestazioni locali, dimostrando tutto il suo attaccamento alle tradizioni e alla cultura popolare.
Prima dell’accensione del fuoco di San Giovanni, l’Orchestra di fiati “Naša sloga” di Babici ha offerto al pubblico presente un momento musicale suggestivo. La banda è parte integrante del paese e non esiste festa, ricorrenza o celebrazione nei dintorni senza la presenza dei suoi fedeli membri. L’evento è proseguito in riva al mare, dov’è stato acceso il falò, o più precisamente il cosiddetto fuoco di San Giovanni. Si tratta di un rito pagano che, nel corso dei secoli, ha trovato diffusione in molte parti d’Europa, tra cui anche l’Istria. Con il solstizio d’estate le giornate iniziano ad accorciarsi e nell’antichità si celebrava quest’avvenimento offrendo al sole ulteriore energia attraverso i fuochi che brillavano nella notte. La festa però non è finita con la suggestiva immagine del calar del sole all’orizzonte e le alte fiamme sul lungomare. Una volta conclusi i rituali tradizioni le persone hanno potuto godersi la musica della band “Anelidi” fino a notte fonda, festeggiando con i suoi componenti i loro 60 anni di carriera.
L’evento è stato reso possibile anche grazie al sostegno dell’Unione Italiana, dell’Ufficio per i diritti dell’uomo e i diritti delle minoranze nazionali del governo croato e soprattutto al lavoro dei molti volontari e attivisti che hanno dedicato il loro tempo per l’allestimento delle celebrazioni.

Foto: CI SAN LORENZO-BABICI

Foto: CI SAN LORENZO-BABICI

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