
Salvore ha vissuto la seconda edizione del cultural trekking, organizzato dal sodalizio locale, grazie al contributo dell’Unione Italiana e dell’Ufficio per i diritti dell’uomo e delle minoranze della Repubblica di Croazia. Un’attività adatta a tutti: amanti dello sport, della cultura e famiglie con bambini, che coniuga la promozione del territorio e dei suoi luoghi simbolo con una passeggiata salutare all’aria aperta. “L’idea della passeggiata culturale è nata durante il periodo del Covid-19, quando ci siamo chiesti che cosa si potesse fare per coinvolgere le persone, senza farle ammassare – spiega la presidente della Comunità degli Italiani di Salvore, Miriam Ossich –. Abbiamo perciò pensato che la soluzione potesse essere un’attività che abbina cultura, caccia al tesoro e divertimento”. L’ispirazione è nata da “Geo ketching”, piattaforma che riunisce viaggiatori e avventurieri di tutto il mondo, intenti a scattare foto in luoghi strani, per poi caricarle e condividerle sul portale.
Itinerari storici
Gli attivisti della CI salvorina hanno individuato 42 punti di particolare interesse storico e geografico della località e ogni anno organizzano degli itinerari che ne comprendono. Quello di domenica era lungo 8 chilometri e mezzo, adatto a tutti; infatti sono state molte le famiglie che vi hanno partecipato, assieme ai loro bimbi. Nel complesso vi hanno preso parte 12 squadre, composte da un minimo di 3 a un massimo di 5 membri, per un totale di una cinquantina di partecipanti affiatati e pronti a competere divertendosi. Ma come si fa a coniugare una caccia al tesoro con la cultura? “Lungo il percorso ci sono delle tappe obbligatorie che i partecipanti devono raggiungere, dove, utilizzando il proprio smartphone, inquadrano dei QR code, ottenendo delle informazioni sul luogo, ma anche delle sfide da affrontare e indicazioni per arrivare alla fermata successiva – racconta la presidente Ossich –. Inoltre, in alcuni punti ci sono dei barattoli di vetro, con dentro un fogliettino con un messaggio, sul quale è indicata una missione da compiere, come ad esempio indossare vestiti antichi, lasciati in giro dai componenti del nostro gruppo ‘Salvore a la veciaia’, oppure colorare qualcosa”. Per dimostrare di aver portato a termine con successo la missione, i concorrenti hanno dovuto scattare una foto a testimonianza del loro impegno, che alla fine della gara è stata consegnata alla giuria.
Si tratta di un’iniziativa degna di nota, che concilia l’animazione con il divertimento, incorniciata da un paesaggio meraviglioso come quello del litorale salvorino. L’obiettivo del gioco era quello di concludere per primi l’itinerario, trovando tutti gli indizi e superando le prove prestabilite. Per correttezza gli organizzatori hanno diviso la competizione in due categorie: quella dei padroni di casa, che conoscono bene il territorio, e quella degli ospiti. La prima squadra, formata da Giulia Braico, Ivana Brčić, Laren Prodan e Gabriele Prodan ha completato il tracciato in 2 ore e 5 minuti.
Tra gli ospiti, invece, il primo team che ha raggiunto il traguardo in un’ora e 53 minuti era formato da Steven Cattai Paladin, Cheryl Cattai e Michele Ossich, mentre il secondo posto, con il tempo di 2 ore e 19 minuti se lo sono aggiudicati Nataša Kozlović, Kristina Lakošeljac, Susanna Rabak e Kristina Grižančić. Infine il terzo posto è andato a Silvio Sossa, Ticijana Morović Matoković e Michela Campagnola, con un tempo complessivo di 2 ore e 21 minuti.
Vista la grande adesione dei bambini, a questi è stato conferito un premio speciale per la partecipazione e l’entusiasmo che hanno dimostrato.
“Un grazie speciale a tutti coloro che hanno partecipato alla nostra passeggiata culturale. È stato un viaggio emozionante attraverso la storia e l’arte della nostra Salvore, con momenti indimenticabili tra monumenti storici e bellissimi paesaggi. Grazie a tutti per aver reso questa esperienza così speciale e unica”, ha detto Miriam Ossich.
Una mattinata diversa, accolta con grande euforia da tutti i partecipanti, soddisfatti di essersi messi in gioco divertendosi e magari scoprendo anche qualcosa di nuovo.

Foto: CI SALVORE
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