
Una splendida giornata ha accompagnato gli oltre 50 partecipanti al Cultural trekking organizzato dalla Comunità degli Italiani di Salvore. L’iniziativa è giunta alla sua quarta edizione, riscuotendo grande successo. Si tratta di un evento unico nel suo genere, in grado di fondere cultura, attività fisica e storia del territorio, organizzato dalla CI di Salvore, il collaborazione con l’UI e l’Ufficio per i diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali della Repubblica di Croazia.
L’itinerario
L’itinerario ha abbracciato una vasta area, includendo la penisola di Sipar abitata dalla preistoria fino a qualche secolo fa, per poi raggiungere a piedi la chiesetta di Santa Maria Maddalena. I numerosi presenti hanno poi attraversato Volparia a bordo del trenino, ammirando e conoscendo la storia di palazzo Gabrielli e della Madonnetta, per poi arrivare al pozzo di Stanzia Grande e all’acquedotto istriano. D’obbligo una sosta più lunga nei pressi della chiesa di San Giovanni Evangelista a Salvore per conoscere la sua ricca storia, per poi scendere fino al porto. Sul molo, ad attendere gli escursionisti c’erano i bimbi della Comunità assieme ai membri del gruppo “Salvore a la veciaia”, un’occasione unica per imparare a fare i nodi e per ammirare le vesti tradizionali di una volta, rifocillandosi con qualche dolcetto. Il tratto più lungo a piedi è stato quello fino a Bassania, ma lungo il tragitto gli attivisti hanno appreso curiosità sulla batana salvorina, sulle Casaline, sull’Ospizio marino, fermandosi davanti all’imponente faro e all’adiacente fortino. Inutile dire che ai piedi di questo colosso i partecipanti si sono immersi nelle sue vicende e nella leggenda a lui legata. L’ultima tappa sono state le “grue” e Punta Laco, dove i salvorini hanno ricostruito l’atmosfera di una volta, con pescatori, donne intente a cucire e a lavare i panni e un uomo intento a lavorare la lana. Un mondo antico ricostruito alla perfezione tra lo stupore e il divertimento dei presenti, ma anche dei molti turisti capitati lì per caso. A fare da guida lungo il percorso è stato Silvano Pelizzon, un’enciclopedia vivente, in grado di coinvolgere tutti in un racconto appassionato e travolgente.
La parola ai protagonisti
Nel corso della mattinata i vari gruppi hanno costruito il loro souvenir personalizzato, un ricordo unico di questa giornata unica. Al ritorno, pranzo per tutti e un quiz per decretare i vincitori della quarta edizione del Cultural trekking, che ha coinvolto due gruppi della CI di Umago, oltre a quelli delle CI di Castelvenere, Buie, Matterada, Salvore, Grisignana, Momiano e addirittura Abbazia.
Ma vediamo che cosa hanno da dire i protagonisti di questa passeggiata tra storia e mare. Iniziamo proprio dai membri del sodalizio di Abbazia. Robert, Giulio, Ratka e Sonja ci raccontano che è la prima volta che prendono parte a questa attività. “È stata un’esperienza bellissima, abbiamo scoperto questa fantastica località. Collaboriamo già da tanti assieme ai salvorini; loro sono stati da noi, ora noi siamo a Salvore. Abbiamo scoperto un bellissimo mare e una costa fantastica, conoscendo tanta brava gente. Ammirare i mestieri antichi è stata una sorpresa davvero inaspettata”.
Se per chi è giunto dal Quarnero Salvore è una realtà lontana e poco conosciuta, per i vicini di Umago, rappresenta un luogo vicino, però ancora in grado di incuriosire e affascinare. Ondina, Natalia, Sabina e Ivona della “Fulvio Tomizza” ammettono che l’esperienza è stata un’occasione per imparare cose nuove. “Abbiamo appreso molto di più di quello che sapevamo sui nostri vicini, anche grazie al professor Pelizzon che ha tante storie belle da raccontare. È stata un giornata bellissima, educativa e sportiva da ripetere. Siamo alla seconda partecipazione e pensiamo di continuare”, affermano le umaghesi.
Alla fine dell’incontro è giunto il momento di svelare i risultati del quiz: al terzo posto si sono piazzati a pari merito le Comunità di Abbazia e di Salvore. A giungere seconde sono state le ragazze della CI “Fulvio Tomizza” di Umago, mentre il primo posto è stato assegnato al gruppo del sodalizio di Matterada formato da Pamela, Donald, Martina e David, alla seconda partecipazione al Cultural Trekking e alla seconda vittoria. “Abbiamo partecipato qualche anno fa e anche questa volta ci siamo trovati benissimo. È stata un’esperienza unica e speciale, non abbiamo solo camminato, ma abbiamo anche imparato tanto sul territorio. Ringraziamo la Comunità di Salvore, che ha pensato a tutto: percorso, cibo, intrattenimento, tutto organizzato nei minimi dettagli – ci raccontano i ragazzi di Matterada –. Si tratta di un’iniziativa unica nel suo genere, è sicuramente un’idea da cui prendere spunto”.
Organizzazione impeccabile
Dietro a tanto successo ed entusiasmo sta un lavoro organizzativo durato mesi, che ha coinvolto una ventina di attivisti del sodalizio di Salvore che hanno lavorato davanti e dietro le quinte. “Ci siamo mobilitato tutti, dai più piccoli ai più grandi. I regali che abbiamo distribuito, i vasetti per i souvenir, i premi di consolazione sono stati tutti realizzati dai nostri gruppi – ha spiegato la presidente della Comunità degli Italiani di Salvore, Samira Laganis –. Ringraziamo tutti i nostri soci e anche la Città di Umago che ci ha dato un grande supporto, permettendoci di usare i loro spazi, soprattutto ora che la nostra sede è in fase di ristrutturazione, mettendo a disposizione anche le tavolate e il gazebo”.
Dopo tanto lavoro i risultati non sono mancati: “La soddisfazione è grande, anche perché non è facile includere tutte queste Comunità per un’intera mattinata ricreativa. Tutto è filato liscio, la soluzione del percorso suddiviso tra trenino e camminata è stata azzeccata, abbiamo toccato molti punti d’interesse di Salvore, però ce ne sono ancora e ci mettiamo già al lavoro per la prossima edizione”, ha concluso Samira Laganis.
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