Rovigno, sulle note di una lunga amicizia

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Rovigno, sulle note di una lunga amicizia

ROVIGNO | È un’amicizia in musica quella tra il coro misto della Società artistico-culturale “Marco Garbin” e il coro “Amici fiorentini”, che anche quest’anno ha dato vita a un incontro speciale animato dalle note delle bitinade rovignesi e dei canti popolari regionali italiani.
Con un doppio appuntamento alla Comunità degli Italiani “Pino Budicin” e nella piazzetta di San Benedetto, le due corali si sono esibite questo fine settimana a Rovigno. A rompere il ghiaccio sono stati i padroni di casa, il coro della “Marco Garbin”, diretto da Riccardo Sugar e Ana Debeljuh, che ha presentato alcuni dei più bei canti della tradizione canora locale, come “E guarda già da secoli” (solista Germano Ettorre), “Peîcia”, poesia di Giusto Curto musicata dal grande Piero Soffici, quindi “El cucù” (solista Fulvia Bellussi Modrušan), “Stella di neve” (solisti Caterina Rocco e Gianfranco Santin), “Faviela ruvignis” di Vlado Benussi, “La tabachina” (solista Marisa Poretti) e “Favièla el sapadur” (solista Luciano Dandolo), “Rematore” (solista Angela Preden), “Par un’“Orchestra” ca na consola” scritta dal giovane e talentuoso Alessio Giuricin.
Il coro di Firenze, sempre molto apprezzato dal pubblico rovignese, raccoglie alcuni dei membri della più ampia formazione corale “Martinella” ed è stato già diverse volte ospite della CI di Rovigno, soprattutto grazie all’iniziativa di Sergio Dapinguente, rovignese esule a Firenze.
Diretto da Ettore Varacalli, il coro fiorentino ha presentato a Rovigno i brani “Cucurrucucu Paloma”, “Aprite le porte”, “La strada ferrata”, “Oi de la val Camonica”, “Rifugio Bianco” e “Joska”. 

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