Rovigno. Nell’Ecomuseo «Natale in famiglia»

La mostra rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2024

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Rovigno. Nell’Ecomuseo «Natale in famiglia»
Il coro misto della SAC “Marco Garbin”, diretto dal Maestro Riccardo Sugar. Foto: ROBERTA UGRIN

È stata inaugurata mercoledì sera nell’Ecomuseo “Batana” la mostra “Natale in famiglia”, dedicata alla tradizione e a due aspetti particolari delle festività natalizie: il presepe e l’albero di Natale.

A rendere solenne l’atmosfera della cerimonia d’apertura della mostra, le cui 30 fotografie esposte sono state proiettate pure sulla facciata dell’Ecomuseo dinanzi al molo grande, è stato il coro misto della Società artistico-culturale “Marco Garbin”, diretto dal Maestro Riccardo Sugar, che con alcuni canti natalizi ha allietato il numeroso pubblico presente.
La direttrice dell’Istituzione “Casa della batana”, Nives Giuricin, ha voluto ringraziare le famiglie rovignesi che hanno aderito fin da subito con grande entusiasmo all’iniziativa, promossa l’anno scorso, di creare una mostra dedicata alle tradizioni di una volta, cioè di rendere pubbliche alcune fotografie di album privati come testimonianza di quanta importanza e attenzione veniva attribuita alla realizzazione del presepe e dell’albero di Natale nel passato.
A rivolgersi a tutti i presenti è stato pure il vicesindaco in quota CNI David Modrušan, il quale si è complimentato con gli autori delle lodevoli e numerose iniziative con le quali la “Casa della batana” contribuisce costantemente a mantenere vive le tradizioni locali attraverso la realizzazione e l’implementazione di vari programmi che arricchiscono notevolmente il ricco patrimonio culturale cittadino.
Le famiglie rovignesi che hanno contribuito e reso possibile la mostra sono queste: Buri, Veggian, Santin, Quarantotto, Longo, Zilli, Godena, Bernardis, Dalino, Cattonar, Giuricin, Benussi e Bjelopetrović. Ad arricchire ulteriormente la mostra sono state alcune fotografie raffiguranti il presepe dell’Oratorio della chiesa di Sant’Eufemia e di quello realizzato da Matteo Giuricin nel Convento dei Francescani.
Gli autori di uno dei presepi realizzati per l’occasione ed esposti all’Ecomuseo Batana sono i bambini dell’asilo “Neven” e di quello italiano “Naridola”, i quali hanno avuto modo di realizzare l’opera durante uno dei laboratori svolti di recente nell’Ecomuseo e dedicati alle tradizioni dei tempi passati. Gli altri due presepi, esposti all’entrata dell’Ecomuseo, sono stati invece realizzati, a mano, da Vera Bosazzi, la quale ha saputo mantenere viva una delle più significative tradizioni legate alla famiglia e allo stare insieme nel periodo più bello dell’anno, il Natale.
La tradizione che ruota intorno alle festività natalizie del territorio locale si presenta oggi con poche testimonianze e tracce scritte, però si risale all’informazione che il primo presepe venne realizzato nel 1223 da Francesco d’Assisi, per poi diffondersi in tutta Italia e altrove, mentre la tradizione dell’addobbo dell’albero di Natale trova le sue radici nei Paesi nordici. Esistono fotografie degli anni ‘20 del secolo scorso che testimoniano della maestosità del presepe indubbiamente più bello in quel di Rovigno, cioè il presepe allestito nel Convento dei Francescani, che tutt’oggi, durante il periodo delle festività, viene visitato da una folla di credenti. Negli ultimi anni è la famiglia rovignese Crisafulli a curare nel dettaglio il presepe del Convento, ideato da Matteo Giuricin, definito un artigiano e un artista del mestiere, che negli anni ‘50 aveva un’impostazione particolare e riconoscibile nella realizzazione della scenografia del presepe, dandogli prospettiva e profondità, per risaltare l’intera rappresentazione della nascita di Gesù.
Le attiviste dell’Associazione “Casa della batana” hanno provveduto a rallegrare i visitatori con bibite calde e le golosissime frittole nell’attesa dell’arrivo di San Nicolò, che ha fatto capolino nell’Ecomuseo suscitando l’ammirazione di grandi e piccini. La mostra sarà visitabile fino al 6 gennaio 2024.

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