
Con la proiezione del film documentario-biografico “Ennio” del regista Giuseppe Tornatore, svoltasi lunedì sera nella Platea estiva “Vlado Benussi” della CI “Pino Budicin” di Rovigno, sta volgendo al termine la 22ª edizione dell’Italian Film Festival intitolata “Melodie di celluloide”.
La manifestazione, il cui programma coinvolgente ha preso il via mercoledì scorso con un “Reading musicale” tra le mura del suggestivo Convento fancescano, proseguita con la proiezione del film drammatico “Lubo” alla presenza del regista Giorgio Diritti e del compositore della colonna sonora della pellicola, Marco Biscarini, ha indubbiamente arricchito la scena culturale estiva cittadina con un’ampia scelta di titoli di pellicole interessanti, abbinate a due serate dedicate alla musica, alle emozioni e ai ricordi che quest’arte riesce a suscitare nell’osservatore attento.
Venerdì sera alla Platea estiva “Vlado Benussi” è stato poi proiettato l’acclamato film storico-drammatico di Paola Cortellesi “C’è ancora domani”, incantando gli spettatori con una colonna sonora che ha reso l’esperienza cinematografica ancora più poetica, riportandoli in una Roma del 1946 in bianco e nero.
Sabato sera è stata la volta del film emozionante “Il grande passo” introdotto da Emanuela Finesso, presidente del Circolo del cinema di Adria “Carlo Mazzacurati” nonché curatrice del programma dell’IFF accanto a Sabrina Benussi e Gianfranca Blandini Suran.
Ospite della serata è stato il promettente regista italiano Antonio Padovan, che si è formato negli Stati Uniti d’America, precisamente a New York, dove ha vissuto e lavorato per lunghi anni. Padovan ha condiviso con il pubblico incuriosito l’iter complesso e necessario a realizzare un film; dalla fase iniziale della ricerca alla stesura del soggetto, alla regia, la luce, agli effetti speciali, la location delle scene, i costumi, la scenografia e lo story board, fino ad arrivare alla colonna sonora che funge da cornice del film. Dopo la proiezione, il regista Antonio Padovan ha risposto a numerose domande spontanee scaturite tra il numeroso pubblico che non è rimasto immune al forte impatto emozionale che il film suscita nei suoi 96 minuti di durata.
Il tema portante di quest’edizione del Festival è stata la musica da film che, come spiegato dalla curatrice dell’IFF Sabrina Benussi, nasce in condizioni estremamente limitate: deve sottostare al minutaggio della pellicola senza una propria autonomia formale, assecondando dal punto di vista emozionale gli avvenimenti che si svolgono sullo schermo. “Nonostante molti vincoli, la musica possiede un potere evocativo rendendola un vero e proprio generatore di memorie, uno scrigno di ricordi che risorgono immediatamente nel caso in cui si viene a contatto con un tema cinematografico che ci ha toccati profondamente”, ha spiegato Sabrina Benussi nella sua introduzione alla serata concertistica di domenica sera, quando a salire sul palco dell’Estivo rovignese sono stati i virtuosi musicisti del “Quartetto La Mozartina”, giunto per l’occasione da Paularo in provincia di Udine, che si è esibito con un esaustivo programma con le più significative musiche da film di autori italiani, tra cui quelle di Nino Rota ed Ennio Morricone.
Durante gli intervalli, il quartetto d’archi impegnato nella divulgazione dei valori estetici connessi all’ascolto della musica colta, ha omaggiato il vasto pubblico accorso con alcuni brani di grandi compositori italiani, quali Giacomo Puccini e Pietro Mascagni, ottenendo un calorosissimo applauso a fine esibizione.
A chiudere l’IFF, questa sera alle ore 21, sarà la proiezione del docufilm “140 Under Ice” diretto da Simone Vrech e Fabio Feriol, che racconta la storia sul record del mondo di nuoto in apnea conseguito dalla giovane e promettente concittadina Valentina Cafolla. L’ingresso è gratuito.
Come da tradizione, la manifestazione è organizzata dalla CI “Pino Budicin” in collaborazione con il Circolo del cinema di Adria “Carlo Mazzacurati” e il sostegno dell’Unione Italiana e dell’Ufficio governativo per i diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali della Repubblica di Croazia. Ricorderemo che nel 2021 la rassegna del cinema italiano cresce e allarga gli orizzonti istituendo la prima edizione del concorso “Italian Film Festival Scuole e Giovani” con l’obiettivo di motivare i giovani, attraverso la creazione di corti d’autore, all’uso consapevole della propria lingua madre, nonché d’incoraggiare le abilità comunicative nell’uso della lingua italiana come lingua dell’ambiente sociale.

Foto: ROBERTA UGRIN
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