
Oggi, 2 giugno, 28 studenti della Scuola media superiore italiana di Rovigno hanno sostenuto l’esame della maturità di Stato di lingua italiana come lingua materna, dimostrando grande impegno e adattabilità durante la prova scritta.
Le prime impressioni raccolte indicano una preparazione solida e una gestione efficace dello stress, grazie anche ai consigli dei docenti che hanno suggerito strategie come l’utilizzo di mappe concettuali, la simulazione di prove passate, lo svolgimento delle ore di aggiuntivo, il tutto alternato a momenti di riposo.Dopo la fine dell’esame della maturità di Stato di lingua italiana sostenuto in mattinata, abbiamo incontrato Adrian Domba e Marta Poropat, maturandi della quarta classe del Liceo generale e Dora Đukić e Martina Peharda, rispettivamente studentesse della quarta classe dell’indirizzo Fisioterapista e di quello dell’Estetista medico, che ci hanno raccontato di come è andato il primo esame sostenuto.
“L’esame non è stato molto difficile anche se alcune delle 60 domande proposte richiedevano una preparazione dettagliata sulla vita e le opere degli autori studiati nel corso degli anni. Posso concludere che l’esame è stato fattibile”, ha dichiarato Adrian Domba, il quale si sta già preparando con dedizione per l’esame di ammissione alla Facoltà di Psicologia di Padova.

“Secondo me l’esame è stato di difficoltà media; alcune domande sono state molto specifiche mentre altre più vaghe. Inoltre, ci è stato proposto pure di analizzare un testo con un tema d’attualità dedicato all’Intelligenza artificiale e molto vicini al mondo dei giovani. Ora ci attende il saggio di lingua italiana ma mi sento tranquilla e ben preparata visto l’impegno costante profuso durante il mio percorso scolastico in questi quattro anni trascorsi alla Scuola media superiore italiana”, ha raccontato la liceale Marta Poropat.
“Grazie alle ore di italiano aggiuntivo svolte con la prof.ssa Larisa Degobbis sono riuscita a prepararmi abbastanza bene per l’esame sostenuto. Comunque mi aspettavo domande più facili e mi auguro che l’esame sia andato bene”, ha dichiarato Dora Đukić della quarta classe dell’indirizzo Fisioterapista che proseguirà gli studi universitari a Zagabria.
“Ho avuto un po’ di ansia durante lo svolgimento dell’esame. Le domande erano piuttosto complesse con l’obbligo di analizzare dettagliatamente alcuni testi e quindi dovevo essere molto concentrata. Le ore di studio a casa e gli aggiuntivi mi hanno permesso di risolvere con facilità l’esame”, ha detto Martina Peharda che intende proseguire il proprio percorso educativo all’Università di Trieste.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.