Rovigno. La SMSI lancia un nuovo progetto

Alle Giornate delle ostriche presentato il brand «Madreperla» con scarti di conchiglie

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Rovigno. La SMSI lancia un nuovo progetto
Le studentesse nel laboratorio scolastico. Foto: SMSI ROVIGNO

La seconda edizione della Giornata delle ostriche, svoltasi recentemente al Canale di Leme, è stata per la Scuola media superiore italiana di Rovigno un’ottima piattaforma di lancio per un nuovo progetto realizzato grazie alla collaborazione con il Centro di ricerca marina dell’Istituto “Ruđer Bošković” di Rovigno e l’Ente per il turismo del Comune di Canfanaro.
Per l’occasione, gli studenti delle classi terze e quarte dell’indirizzo Estetista medico, guidati dai loro docenti e professori Daniele Suman, Romina Floris e Iva Restović, hanno realizzato nel laboratorio scolastico saponi naturali alla madreperla, ottenuta da farina di conchiglie di mitilo, olio d’oliva, olio di mandorle e idrolato di lavanda, nonché una delicata crema corpo, realizzata interamente con ingredienti naturali, cioè olio di mandorle, olio d’oliva e idrolato di lavanda. La grafica delle confezioni dei prodotti esposti alla Giornata delle ostriche, è stata pure ideata e realizzata tra le mura scolastiche, precisamente dagli allievi che frequentano il laboratorio di arti visive, guidato dall’insegnate Luka Nreka.
“La creazione di prodotti cosmetici nel laboratorio scolastico ha lo scopo di conferire alle alunne la conoscenza e le abilità necessarie per poter scegliere e realizzare prodotti cosmetici a uso mirato e consapevole, inteso come utilizzo di ingredienti naturali e possibilmente provenienti dal territorio locale”, ha spiegato la prof.ssa Romina Floris.
“Per questa particolare occasione, abbiamo pensato di realizzare una crema a base di olio d’oliva di provenienza locale, abbinato alla lavanda coltivata e raccolta nel nostro giardino scolastico”, ha aggiunto la prof.ssa Iva Restović.
“La materia prima, cioè la farina di conchiglie, è stata prodotta dal Centro di ricerca marina dell’Istituto “Ruđer Bošković”, creando in questo modo la possibilità di utilizzare questo ‘scarto’ anche in altri campi, come la cosmetologia. La farina recuperata dagli scarti delle cozze (Mytilus galloprovincialis) l’abbiamo usata come ingrediente principale per creare un sapone abrasivo innovativo. Siccome i gusci contengono anche madreperla, carbonato di calcio e silicati, abbiamo pensato di creare un brand dal nome ‘Madreperla’, appunto”, ha concluso il prof. Daniele Suman, confermando che i prodotti esposti hanno suscitato notevole interesse da parte dei visitatori.

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