Rovigno. «Intùi cursaruòi»: versi pieni di amore e amicizia

È stato presentato alla CI il volume di Libero Benussi

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Rovigno. «Intùi cursaruòi»: versi pieni di amore e amicizia
Libero Benussi con la moderatrice Marina Ferro Damuggia. Foto: ROBERTA UGRIN

Si è svolta presso la Sala maggiore della CI di Rovigno, la presentazione della ricca raccolta di poesie in dialetto rovignese di Libero Benussi intitolata “Intùi cursaruòi” (Nelle venature delle rocce), con la prefazione della professoressa Elis Deghenghi Olujić. Il volume è stato pubblicato nel 2023 dalla Comunità degli Italiani di Sissano nell’ambito dell’XI edizione del Festival dell’Istrioto.

A dialogare con l’autore e a presentare la raccolta di poesie al folto pubblico, tra cui pure il vicesindaco in quota CNI David Modrušan e gli esuli dell’Associazione Famìa Ruvignisa, giunti a Rovigno nella ricorrenza della festa patronale di Sant’Eufemia, è stata Marina Ferro Damuggia, che attraverso alcune domande ha coinvolto Libero Benussi in un viaggio nel tempo e nei suoi ricordi più intimi, indissolubilmente legati al mare, alla libertà d’espressione, alla musica, all’esistenza, all’amicizia, all’amore, all’identità e alle tradizioni locali, di cui Benussi è uno studioso appassionato e attento cultore.

“Molti sono i temi profondi che Libero Benussi analizza nelle sue poesie, che non possono essere separati da un sentimento fondamentale, l’amore. Le poesie che ci apprestiamo a conoscere esplorano due forme di amore essenziali nella vita di ognuno di noi. L’amore autentico, che si manifesta nelle relazioni più intime e profonde, e l’amicizia: un legame altrettanto prezioso che arricchisce e completa il nostro cammino. Due facce della stessa medaglia, indispensabili per dare un senso al nostro vivere”, ha esordito Marina Ferro Damuggia.

L’autore Benussi, dialogando con la moderatrice e con il pubblico nella sua lingua madre, il dialetto rovignese, ha letto alcune poesie dell’ampia raccolta facendo emergere in sala tante emozioni e pure qualche lacrima di commozione ricordando tempi passati colmi di avventure e momenti indimenticabili trascorsi in mare con gli amici più cari e contraddistinti da una curiosità innata e dalla bramosia di imparare sempre qualcosa di nuovo. L’emozionante serata letteraria in Comunità dedicata al dialetto istrioto nella versione rovignese, si è conclusa con un tenero ricordo del fratello minore di Libero, Vlado Benussi, che musicò la poesia “Du couguli” (Due ciottoli) scritta da Libero nel 1969. Il pubblico ha avuto modo di farsi trasportare sulle note e dalla voce del Maestro Vlado Benussi, al quale il sodalizio ha intitolato la Platea estiva due anni fa.

“I ricordi bisogna scriverli su carta, altrimenti pian piano svaniscono, proprio come un bell’arcobaleno nel cielo dopo la tempesta”, ha concluso Libero Benussi ringraziando la CI di Sissano e il suo presidente Paolo Demarin, la prof.ssa Elis Deghenghi Olujić, la CI rovignese per aver organizzato l’incontro, e la famiglia, che lo ha sempre sostenuto nel suo percorso.

Il programma in Comunità proseguirà questa sera, tempo permettendo, alla 19.30 con la “Serata in famiglia”, il tradizionale incontro dei connazionali rovignesi, che si ricongiungeranno, per l’occasione, con gli esuli dell’Associazione Famìa Ruvignisa, provenienti da tutto il Bel Paese. In caso di pioggia, la “Serata in famiglia” si svolgerà domani sera, sempre con inizio alle 19.30. Seguirà domenica, 15 settembre, alle 20.30 lo spettacolo teatrale “Le mondine di Fossalon e della Bassa Friulana” una nuova produzione dell’Associazione Grado Teatro del regista Giorgio Amodeo, che ne è anche l’autore insieme a Tullio Svettini e con i contributi di Elvio Zuppet.

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