
Anche quest’anno Rovigno si conferma essere una delle mete turistiche più gettonate, non solo dell’Istria, ma anche di tutta la Croazia. Lo dimostrano i dati forniti dal sistema eVisitor. Infatti, il 19 agosto la città di Sant’Eufemia ha raggiunto i 3 milioni di pernottamenti realizzati nel corso del 2024. Traguardo importante, che però arriva due giorni dopo rispetto all’anno scorso, con un equivalente calo dell’1 p.c. Il numero complessivo degli arrivi dall’inizio dell’anno è pari a 522.122, confermando anche qui una diminuzione dell’1 p.c.
Analizzando più dettagliatamente questi numeri, si evince che nei primi 8 mesi del 2024 i tedeschi sono stati i turisti più numerosi a Rovigno, ossia il 30 p.c. del loro numero complessivo, nonostante la diminuzione del 7 p.c. Al secondo posto troviamo gli austriaci, che rappresentano il 25 p.c. del totale dei villeggianti, anche se quest’anno sono stati meno numerosi rispetto a un anno fa nella misura del 2 p.c. In controtendenza, invece, gli olandesi, il 6 p.c. del totale degli ospiti, che si piazzano al terzo posto con una crescita del 4 p.c. Gli olandesi condividono il terzo gradino del podio con gli ospiti del Bel Paese, anche loro il 6 p.c. del totale, ma con una diminuzione del 12 p.c. Seguono gli ospiti nazionali, che rappresentano il 5 p.c. del numero complessivo, con una riduzione del 5 p.c. delle presenze, sempre rispetto al medesimo periodo del 2023.
La maggior parte degli ospiti ha pernottato nei campeggi, nei quali è stato registrato il 45 p.c. di presenze, con una decrescita pari all’1p.c. Al secondo posto si trovano gli alloggi privati, dove è stato evidenziato il 23 p.c. delle presenze (-5 p.c.), seguiti dalle strutture alberghiere, che hanno realizzato il 20 p.c. del numero totale delle presenze, con un aumento del 2 p.c. in confronto all’anno precedente. All’ultimo posto troviamo i villaggi turistici, che hanno rilevato il 10 p.c., con una diminuzione dell’1 p.c.
Attualmente a Rovigno soggiornano 36.854 ospiti, rimanendo grossomodo allo stesso livello dell’anno scorso, la maggior parte dei quali proveniente da Germania, Italia e Austria.

Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL
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