Rovigno attraverso gli occhi dei bambini

Nella Sala maggiore della Comunità degli Italiani «Pino Budicin» è stata inaugurata una mostra di lavori di un gruppo dei piccoli del Giardino d’infanzia «Naridola»

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Rovigno attraverso gli occhi dei bambini
Alcuni lavori esposti alla CI. Foto: Roberta Ugrin

Si è tenuta giovedì sera, nella suggestiva Sala maggiore della Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno, l’emozionante inaugurazione della mostra “Rovigno, la mia città”, frutto del lavoro creativo dei bambini prescolari del Giardino d’infanzia italiano “Naridola”. Un evento gioioso che ha saputo unire l’espressione artistica, il senso di appartenenza e l’insegnamento del rispetto verso le tradizioni e il patrimonio storico e culturale in un’unica, vivace cornice. La mostra rappresenta un omaggio affettuoso e colorato alla città di Rovigno, vista attraverso gli occhi dei più piccoli. Le opere esposte spaziano da disegni tutti ispirati ai luoghi e ai simboli più caratteristici della città: dal porto ai vicoli acciottolati, dalla chiesa di Sant’Eufemia alle batane che solcano lo specchio di mare rovignese e ai ritratti delle madri.
A dare il benvenuto al numeroso pubblico presente è stata Marina Ferro Damuggia, titolare del settore scolastico del Comitato esecutivo della Comunità degli Italiani, che nel fare gli onori di casa ha ringraziato tutti per la presenza e per il sostegno all’iniziativa. Presenti all’inaugurazione pure numerose autorità cittadine, tra cui il sindaco Emil Nimčević, i suoi vice Dino Sošić e Gianfranca Šuran (in quota CNI), la presidente del Consiglio cittadino Tea Batel, la presidente del sodalizio Viviana Benussi affiancata dal suo vice Matteo Tromba nonché altri esponenti della CNI locale.
La direttrice dell’asilo italiano “Naridola”, Izidora Verdnik, nel suo intervento ha voluto ribadire l’impegno e la dedizione con la quale gli educatori svolgono il proprio lavoro quotidianamente, sottolineando inoltre l’importanza di stimolare nei bambini l’amore per il proprio territorio e di incoraggiare l’espressione creativa fin dalla tenera età: “È un vero piacere aprire questa mostra così unica e viva, frutto della fantasia e dell’impegno dei bambini del gruppo dei grandi. Attraverso gli occhi dei bimbi vedremo la nostra città sorridere, giocare fra le onde e riempirsi di colori vivaci. Ringrazio la Comunità degli Italiani ‘Pino Budicin’ per averci accolti in questa bella sala che oggi si trasforma in una piccola galleria d’arte. Un ringraziamento speciale va agli educatori, sempre pronti a sostenere i piccoli con tanto entusiasmo, ai genitori per la fiducia e la collaborazione, e ovviamente ai bambini: senza di loro, oggi non saremmo qui”, ha detto Izidora Verdnik.

Raccontare con il cuore
A illustrare la nascita del progetto è stata Claudia Nastasio Poretti, educatrice e ideatrice della mostra. “Assieme alla collega, l’educatrice Martina Matošević, abbiamo pensato di svolgere durante l’anno pedagogico delle attività all’aperto con i bambini, visitando la città vecchia e le sue bellezze, andando alla scoperta delle peculiarità e delle leggende. Grazie a numerose uscite e piacevoli passeggiate, abbiamo cercato di sviluppare la loro creatività e la fantasia, ma soprattutto il senso di appartenenza: all’asilo, alla città e alle nostre radici. Attraverso l’arte i bambini imparano a osservare il mondo che li circonda con occhi curiosi e sensibili. Rovigno è la loro casa, e questa mostra è un modo per raccontarla con il cuore”, ha dichiarato Claudia Nastasio Poretti. Come gesto di affetto e appartenenza, l’asilo ha donato alla Comunità un magnifico quadro collettivo, raffigurante la silhouette della città.
La serata si è conclusa in un’atmosfera frizzante e briosa con un’esibizione canora dei piccoli artisti, che hanno interpretato un repertorio di brani musicali dedicati alla loro amata Rovigno, inclusa un’allegra e spensierata versione dell’inno dell’asilo, “Viva, viva la Naridola”, accolto con calorosi applausi. La mostra rimarrà aperta nei giorni feriali fino al 27 giugno, con orario dalle 10 alle 17, presso la Sala maggiore della CI. Un appuntamento da non perdere, per riscoprire Rovigno attraverso lo sguardo incantato e genuino dei suoi più giovani cittadini.

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