Restauro dei capitelli. Ecco il nuovo progetto

Lo scopo dell’iniziativa è promuovere il patrimonio culturale, ma anche sviluppare il turismo religioso

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Restauro dei capitelli. Ecco il nuovo progetto

“Bujske kapelice – I capitelli di Buie” è il nuovo progetto presentato a Buie dai buiesi Slađan Dragojević e Valter Turčinović, conosciuti nel territorio per il loro impegno nel sociale e il loro contributo alla comunità in diversi segmenti. Questa volta hanno avuto un’idea relativa ai capitelli situati nel territorio della Città di Buie.

Il neoristrutturato capitello di San Zenone

Opere significative
Durante l’incontro, svoltosi nella sala solenne dell’UPA, il sindaco della Città di Buie, Fabrizio Vižintin, ha ricordato la ricostruzione del capitello di San Zenone, sito nella campagna di Supiga, non lontano dall’insediamento di San Sebastiano e completato circa sei mesi fa. Questa rappresenta la prima di una serie di attività nell’ambito del progetto della Città di Buie inerente alla ricostruzione e valorizzazione dei capitelli siti sul territorio cittadino, il punto di partenza per un progetto più ampio che prevede il rifacimento di tutti i capitelli dell’area e il loro collegamento stradale, che sarà adibito a passeggiata, pista ciclabile e/o trekking. Si intende costruire un’illuminazione efficiente dal punto di vista energetico e l’allestimento di panchine. Ogni cappella dovrebbe essere accompagnata da una descrizione, storica o religiosa, in tre lingue. Un tempo numerosi nelle campagne e contrade buiesi, davano il nome del Santo che ospitavano alle località in cui erano siti e agli itinerari turistici legati alla toponomastica. I capitelli sono architetture spontanee, popolari, che rientrano a pieno titolo tra le opere significative per la storia del passato, in quanto fanno parte di un bagaglio culturale, di una coscienza collettiva, di una tradizione popolare, avendo uno stretto legame con il territorio.

Presente il comitato di lavoro e alcuni ospiti

Cosa si vuole fare
“Lo scopo del progetto è promuovere il patrimonio culturale di Buie al fine di sviluppare il turismo religioso e culturale, lo sport e la ricreazione. Pertanto, abbiamo formato un gruppo di lavoro composto da persone che possono contribuire notevolmente al progetto. Si tratta di Vladimir Torbica, assessore regionale alla Cultura, Lorella Limoncin Toth, sovrintendente ai beni architettonici e culturali per la Regione istriana, Valter Bassanese, direttore dell’Ente per il turismo di Buie, come pure i ricercatori storici Lucia Moratto Ugussi e Marino Dussich”, ha spiegato Vižintin, aggiungendo che momentaneamente c’è la possibilità di ristrutturare 4 o 5 capitelli, mentre per gli altri è nota la loro posizione e c’è in piano un’idea diversa, esposta in seguito da Dragojević. Quest’ultimo, noto al grande pubblico come ultramaratoneta, correva spesso su strade campestri, dove si imbatteva in capitelli, che avrebbe anche immortalato poi con la sua macchina fotografica. È stato lui a proporre il restauro del capitello di San Zenone, utilizzando le parti crollate dello stesso. L’idea, che ha coinvolto pure il poeta Turčinović, lo ha incoraggiato a partecipare all’intero progetto che, come spiegato, si è basato pure sul censimento del 1650 del vescovo Giacomo Filippo Tomasini, nel quale sono registrati tutti i capitelli, la loro posizione e il loro nome. “Poiché oggi non ci sono più i capitelli, è possibile trovare la posizione dal nome del campo, che porta ancora i nomi dei Santi, che rappresentavano anche il nome della cappella”, ha spiegato Turčinović.

La statua di San Zenone

Dragojević ha presentato la possibilità di costruire nuove cappelle, forse anche sotto forma di una scultura, nei luoghi in cui si trovavano quelle originarie. Lì si è sviluppata una discussione con opinioni divise in cui sono stati presentati vantaggi e ostacoli. Infine, è stato concordato che l’intero argomento sarebbe stato ulteriormente elaborato al fine di trovare la modalità migliore per lo sviluppo del progetto. È stato menzionato pure il 12 aprile prossimo, quando una statua artigianale di San Zenone sarà portata nel capitello che porta il nome del Santo.

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