«Relazioni musicali». Il canto rafforza l’amicizia e abbatte i confini

I cori misti delle Comunità degli Italiani di Albona e Umago ospiti a Piombino Dese

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«Relazioni musicali». Il canto rafforza l’amicizia e abbatte i confini
Gli albonesi a Conegliano. Foto: TANJA ŠKOPAC

La musica cancella i confini. A riconfermarlo l’incontro svoltosi domenica a Piombino Dese, in provincia di Padova, al quale hanno partecipato due corali di altrettante Comunità degli Italiani della Regione istriana, ovvero il coro misto “Giuseppina Martinuzzi” dell’omonimo sodalizio albonese e la corale mista “Fulvio Tomizza” della CI di Umago. Le voci delle due realtà istriane, assieme ai rappresentanti dei sodalizi, tra cui le presidenti delle rispettive CI, Daniela Mohorović e Floriana Bassanese Radin, hanno trascorso un pomeriggio all’insegna della musica e dell’amicizia con il coro locale “Voci del Dese”, partecipando al programma intitolato “Relazioni musicali”.

“Sono relazioni complesse quelle che abbiamo attivato nel tempo, sia con la scuola in cui insegno, l’Indirizzo Musicale di Fonte, che con il coro ‘Voci del Dese’ di Piombino Dese. Negli anni siamo stati già ospiti più volte sia ad Albona che a Umago e quest’anno abbiamo desiderato, molto fortemente, i ragazzi delle due realtà istriane a Fonte e, adesso, a Piombino Dese, pure i cori delle CI. Proprio nel segno delle relazioni musicali, convinti che queste siano veramente un vettore formidabile per attivare o per riattivare conoscenze e amicizie con persone che s’incontrano tra di loro sulla base di una comune identità, che in Veneto ancor oggi sentiamo molto forte”, ha dichiarato alla fine del programma, ossia dopo il concerto congiunto nella chiesa parrocchiale di Torreselle, il Maestro del coro locale, Matteo Del Negro, promotore dell’amicizia con Albona e Umago, il quale, come insegnante presso l’istituzione scolastica di Fonte, collabora pure con la Scuola d’arte “Matko Brajša Rašan” di Albona.

I valori da portare avanti
Il programma era iniziato lo stesso pomeriggio nel Teatro Moro della località ospitante. Ad accogliere gli istriani, con un’esecuzione introduttiva nell’atrio della struttura, i membri della corale del luogo, guidata dal Maestro Del Negro, dopodiché l’incontro è proseguito sul palcoscenico del Teatro, con le esibizioni della Banda musicale di Piombino Dese, diretta dal Maestro Fabio Forner, e dello studio di danza “ASD Alla Sbarra”, guidata da Luisa Libralon. Nella stessa occasione, come un’introduzione al concerto svoltosi nelle ore successive nella chiesa parrocchiale di Torreselle, si sono presentate pure le corali di Umago e Albona, dirette dai Maestri Maurizio Lo Pinto e Franko Ružić, di cui il coro albonese ha eseguito “La rondinella istriana”, scritta dalla grande Giuseppina Martinuzzi (1844 – 1925) e musicata da Daniel Načinović.
L’incontro nel Teatro Moro è stato pure un’occasione per i discorsi di circostanza delle autorità presenti, tra cui il sindaco di Piombino Dese, Cesare Mason, l’assessore alla Cultura del Comune di Fonte, Mario Libralato, ma anche Italia Giacca, presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, e Giulia Millevoi, presidente della Società operaia di mutuo soccorso “Onorato Zustovich”, associazione che rappresenta gli esuli albonesi. Sottolineata nell’occasione l’importanza di continuare a portare avanti i valori, le tradizioni e la lingua che il Veneto e l’Istria hanno in comune, come pure i legami d’amicizia e gli incontri che promuovono la cultura e la musica, tra cui quest’ultima, come ha voluto ricordare anche Italia Giacca, va oltre i confini. Giulia Millevoi e Daniela Mohorović si sono soffermate sull’ingresso nell’area Schengen della Croazia, programmato per il prossimo 1.mo gennaio, motivo per cui “cadranno” pure i “confini fisici”. “Semo una cosa sola”, ha detto, nel salutare tutti, in istroveneto, anche a nome della Città di Umago, Floriana Bassanese Radin.
A contribuire al programma, durante il quale il Maestro Del Negro ha voluto salutare anche Marino Nepitali, presidente del coro “Voci del Dese”, assente per motivi di salute, sono stati pure i membri del Gruppo alpini di Piombino Dese, i quali si sono occupati del pranzo per gli ospiti. L’uscita della corale albonese ha compreso sabato pure una visita a Conegliano e a Cison di Valmarino.

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