Porto Albona. Architettura di comunità, una loggia favorisce il dialogo pubblico-privato

Presentata la proposta di ricostruzione dell’area della Riva

0
Porto Albona. Architettura di comunità, una loggia favorisce il dialogo pubblico-privato
L’area da sistemare e la spiaggia, che dovrebbe mantenere l’aspetto atttuale. Foto: TANJA ŠKOPAC

“Porto Albona non può essere salvata dall’arredo urbano, cui si ricorreva finora, come si fa, tra l’altro, in molte altre località turistiche. Noi riteniamo che a tale scopo bisogna impiegare gli elementi dell’architettura di comunità, che assorbiranno quelli utilizzati a scopi commerciali, turistici e ristorativi”. Lo ha sottolineato l’architetto Idis Turato mercoledì sera nella sala conferenze dell’albergo “Valamar Sanfior”, durante la presentazione dello studio architettonico di ricerca e assetto urbanistico per la ricostruzione della cosiddetta zona centrale di Porto Albona, ovvero quella della riva con l’area sottostante la strada principale della località, via della Libertà e di una parte dell’area portuale del luogo. Insieme a Turato, a rispondere alle domande del numeroso pubblico, soffermandosi sul documento, è stato il suo collega Maroje Mrduljaš.

Le arcate
Vista la necessità di “salvare Porto Albona”, che in questo caso significa migliorare l’aspetto e la funzionalità della zona interessata dallo studio, rendendola più piacevole non soltanto per l’occhio e per i turisti, ma innanzitutto per coloro che ci abitano tutto l’anno, la Città di Albona ha avviato la stesura del documento nel gennaio 2022, affidandola, in base a un contratto, all’Università di Zagabria, ossia alla Facoltà d’Architettura e all’Istituto architettonico. Hanno collaborato, tramite diversi incontri con i due esperti, pure architetti e ingegneri locali. L’obiettivo era quello di arrivare a una soluzione per il futuro aspetto della zona in parola, sia per lo spazio pubblico che per quelli che si utilizzano ad altri scopi, il tutto conformemente al Piano d’assetto urbanistico della località. Come confermato dalla Città, lo studio servirà come punto di partenza per la redazione della documentazione di pianificazione territoriale per la stessa parte di Albona.
La proposta presentata da Mrduljaš e Turato è quella di costruire in Riva, lungo la linea occupata ancor oggi da vari locali commerciali, delle arcate, che avrebbero la funzione di un interspazio tra il privato (i locali commerciali e di ristorazione e le case familiari alle loro spalle) e il pubblico (la strada, ovvero la parte del lungomare che attraversa la zona centrale della località). Le arcate, per le quali sono stati ripresi i lavori di Giorgio de Chirico e che sono state paragonate a quelle di Bologna, alle logge istriane e all’aspetto della Teleferica (ex porto per il trasbordo della bauxite del luogo), secondo l’idea esposta, potrebbero essere pure dotate, sulla sommità, di aree verdi. Stando ai due architetti, si tratta di una soluzione che non richiederebbe né interventi esagerati nello spazio, né investimenti eccessivi, da essere realizzata in sinergia tra il pubblico e il privato.

Una simulazione delle arcate per conciliare il pubblico e il privato.
Foto: TANJA ŠKOPAC

Una piazza pubblica
Lo studio prevede pure la costruzione di due garage lungo via della Libertà, uno vicino all’attuale albergo “Amfora” e un altro nella parte dell’area di Prohaska, che nei mesi estivi non viene chiusa dalle sbarre. In tal modo sarebbe risolto, almeno parzialmente, il problema della mancanza di parcheggi, anche perché, in base allo stesso studio, con la realizzazione del progetto, la parte del lungomare che attraversa la zona in questione sarebbe chiusa al traffico e l’area parcheggio nella “parte nuova” della Riva, ancora in attesa della costruzione di un frangiflutti, utilizzata a un altro scopo. Si propone, inoltre, l’adattamento dell’area tra l’albergo “Amfora” e i locali commerciali affacciati sulla Riva, nella futura piazza di Porto Albona e la possibile trasformazione delle scale che collegano la stessa area con la Riva in una “scalinata di Trinità dei Monti”. Come ha confermato Turato nel rispondere alle domande dei cittadini, in particolare a quelle di Ana Paliska, la spiaggia ghiaiosa in Riva dovrebbe mantenere il suo aspetto attuale.
“Si tratta di uno dei suggerimenti riguardo alla strada che potrebbe essere imboccata nel processo di sviluppo del futuro aspetto del centro di Porto Albona. I cittadini hanno la possibilità di avanzare commenti e proposte e di influire su quanto presentato. Così arriveremo insieme alla soluzione finale, quella più adatta per il futuro della località. Questa è soltanto la definizione della direzione in cui andare e non è una cosa definitiva. Questa riunione, che ha suscitato un grande interesse dei cittadini, è stata organizzata con lo scopo di creare una Rabaz su misura dei nostri cittadini”, ha dichiarato il sindaco Valter Glavičić, il quale ha presenziato all’incontro.

L’hotel «Amfora»
La realizzazione della piazza pubblica a Porto Albona, che in questo momento non dispone di uno spazio simile e che diventerebbe così il centro cittadino, coincide con gli interventi che si pianificano nell’ambito del progetto di ricostruzione dell’albergo “Amfora”. A soffermarsi su quest’ultimo è stato l’architetto albonese Robert Dragogna, dello “Studio 92”. Ha partecipato alla riunione pure il nuovo proprietario dell’hotel, che ha commissionato il progetto presentato da Dragogna. Si tratta della ditta “ABC turizam” di Zagabria e di Zoran Bogdanović, secondo il quale, la ricostruzione dell’albergo dovrebbe iniziare alla fine dell’anno in corso e costare 8-10 milioni di euro. “Spero che potremo ottenere una parte dei mezzi necessari candidando l’iniziativa ai fondi dell’Unione europea. D’altra parte, l’avvio del rinnovo di quest’area pubblica non dipende, ovviamente, soltanto da me”, ha dichiarato Bogdanović, il cui albergo, dopo la ristrutturazione, secondo il progetto presentato, dovrebbe disporre di locali di cui potranno servirsi anche gli abitanti del luogo, come un centro fitness, già presente negli anni scorsi nella stessa struttura, o quello per i servizi wellness.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display