Pola e l’Istria per l’Ucraina

In campo la Croce rossa. In atto una raccolta di fondi.Disposti i punti d’accoglienza dei profughi

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Pola e l’Istria per l’Ucraina

Anche la Città di Pola e la Regione istriana seguono con rammarico l’escalation delle violenze belliche in Ucraina, intenzionate a rispondere e a reagire alla conseguente emergenza umanitaria. L’organizzazione della Croce rossa polese ha appena lanciato l’appello per un’urgente raccolta di fondi da inviare direttamente alla Croce rossa nazionale, al fine di rispondere alle enormi necessità e urgenze della popolazione ucraina in fuga dalla guerra.

Raccolta di fondi

La campagna di raccolta di denaro è stata attivata con l’accensione di un giro conto bancario presso la Zagrebačka banka, dove tutti coloro che desiderano aiutare gli sfollati dall’Ucraina potranno versare il proprio contributo. Il numero messo a disposizione dall’istituto finanziario è: IBAN: HR0923600001503056530, con codice di riferimento 705, designando quale destinataria la Croce rossa croata (Hrvatski Crveni križ, via Crvenog križa 14-16, Zagabria). I versamenti dall’estero sono fattibili mediante codice BIC(SWIFT): ZABAHR2XXXX. Un’altra modalità per contribuire con le donazioni è quella che passa attraverso l’applicazione mobile-banking digitale, utilizzando il codice a barre (2D), reso disponibile dalle pagine web della Croce rossa cittadina. Tutti i finanziamenti raccolti saranno destinati ai profughi dell’Ucraina di cui si stanno occupando le numerose unità della Croce rossa internazionale e della Mezzaluna rossa sul territorio del Paese vittima dell’aggressione russa e in altri Paesi, inclusa la Croazia, che stanno offrendo protezione, ospitalità e aiuto con forniture di alimentari e beni di prima necessità.

Letti al Marina

Stando alle ultime valutazioni della direttrice della Croce Rossa regionale, Sandra Stipanov, l’Istria è stata finora raggiunta da almeno un centinaio di sfollati, che sono riusciti a trovare un tetto grazie a parenti e conoscenti. Prevedendo l’arrivo di altri profughi, l’Unità di crisi regionale ha riattivato le corsie dell’Ospedale della Marina, dove facendo rete tra associazioni sarebbe possibile prendersi in carico i bisogni delle famiglie ucraine che hanno abbandonato la propria terra per cercare scampo dai bombardamenti. Nelle strutture del Marina, già adibite a emergenza Covid e un giorno destinate a diventare un Campus universitario dislocato della “Juraj Dobrila”, ci sono già a disposizione un centinaio di posti letto. La Protezione civile ha comunicato che al Marina si potrebbe contare su una ricettività pari a 250 posti di pernottamento e soggiorno. Un secondo centro d’accoglienza per la gente in fuga potrebbe venire pianificato pure nel territorio di Rovigno. In ogni caso, in Istria si spera di dover ricorrere a queste ex strutture ospedaliere o ad altre sistemazioni soltanto in caso di emergenza estrema, puntando di più sulle sistemazioni in privato, molto più confacenti. Quanto alla faccenda dei rifugi, tornati agli onori della cronaca causa l’incubo della guerra in Ucraina, Dino Kozlevac, a capo della Pc regionale, ha sottolineato che non è assolutamente il caso di generare un’atmosfera da pericolo incombente e che l’Istria ha comunque in mano un piano di evacuazione e un determinato numero di rifugi accessibili, per cui la cittadinanza può stare tranquilla.

Come procedere

Cosa si può fare, intanto, per indirizzare coloro che vengono dall’Ucraina in cerca di riparo in Istria ed a Pola? La prima indicazione da dare è quella di provvedere alla registrazione nell’elenco delle nostre organizzazioni umanitarie. La Croce rossa regionale e tutte le unità organizzate a livello di centri urbani invitano le persone provenienti dalle zone investite dalla guerra a digitare i numeri di recapito telefonico resi disponibili per la notifica tramite il Servizio della Croce rossa nazionale, per le prestazioni d’aiuto necessario come pure a titolo di espletamento dell’indispensabile servizio di sostegno psicologico. I contatti sono i seguenti: 091 595 9716 (per la Croce rossa regionale), 052/ 543 708 (per quella di Pola), 052/772 446 e 091 909 8843 (Buie, che copre anche i territori di Umago e Cittanova), 052/662 e 445 091 972 8075 (Pinguente), 052/855 585 e 098 923 7618 (Albona), 052/ 623 405, 052/ 624 079 e 091 1624 162 (Pisino), 052/431 013 e 099 5431 013 (Parenzo) nonché 052/811 105 099 e 438 6220 (Rovigno). La Croce rossa istriana invita tutti i cittadini che conoscono la lingua ucraina e hanno tempo e possibilità di rivolgersi alla Croce rossa istriana, di agevolare con la loro conoscenza la comunicazione con i profughi. Tutti coloro che vogliono aiutare mettendo a disposizione una struttura d’alloggio in Istria, lo possono fare tramite contatto di posta elettronica [email protected]. oppure rivolgendosi direttamente alla Croce rossa. È necessario segnalare il numero dei posti disponibili e il periodo di fruibilità della struttura di sistemazione. Nel frattempo, Dino Kozlevac sottolinea che l’unica modalità di aiutare seriamente i profughi dell’Ucraina è quella che passa attraverso le organizzazioni della Croce rossa e non di improvvisare creando confusione inutile con iniziative alternative. Le unità volontarie delle organizzazioni locali della Croce rossa sono in stato d’allerta, pronte a intervenire sul campo degli aiuti umanitari in accordo con le organizzazione nazionali. Per il momento non stanno ancora organizzando iniziative di raccolta di beni materiali in loco, ma rendono noto che la cittadinanza sarà informata qualora dovessero partire anche azioni del genere più estese, che finora vengono promosse esclusivamente a livello di organizzazioni umanitarie nazionali.

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