Pino Budicin. Celebrata la fondazione

A Stanzia Bembo la cerimonia nella ricorrenza del 77.esimo anniversario della costituzione del battaglione partigiano italiano che portò il nome dell’eroe popolare

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Pino Budicin. Celebrata la fondazione

Organizzata dall’Associazione degli antifascisti della Città di Rovigno (UABA) si è tenuta a Stanzia Bembo la tradizionale cerimonia commemorativa in onore del battaglione partigiano italiano “Pino Budicin”. La fondazione di quest’unità militare, che porta il nome del partigiano rovignese ucciso dai nazisti, risale a 77 anni fa, ovvero al 4 aprile 1944, data in cui gli antifascisti e attivisti italiani iniziarono la loro lotta contro l’occupatore uniti nell’unità partigiana. Durante la celebrazione è stata posta una corona di fiori sul monumento che ricorda lo storico evento, dove sono scolpite le ultime parole di Pino Budicin: “Da ogni goccia del mio sangue, cento partigiani sorgeranno!”, in ricordo del suo sacrificio.

 

Rivolgendosi ai convenuti il sindaco di Rovigno Marko Paliaga ha dichiarato che ritrovarsi a Stanzia Bembo è un onore, siccome in questo luogo è stata fondata la prima unità partigiana del territorio. Simbolo indelebile dell’antifascismo rovignese, i membri del battaglione hanno combattuto in nome della stella a cinque punte, entrando a far parte della coalizione antifascista mondiale che sconfisse i due peggiori mali del XX secolo: il fascismo e il nazismo. “Indipendentemente dal momento difficile, incerto e insicuro che tutti stanno affrontando, non bisogna perdere di vista l’umanità e la compassione, la responsabilità e l’unione, siccome sono valori importantissimi che i più anziani, in tempi ancora più bui, sono riusciti a preservare”, ha sottolineato il sindaco.

Inoltre ha tenuto a precisare che gli interessi comuni, unitisi in questo luogo, hanno prevalso sulle diversità nazionali e su tutte le altre differenze, con l’obiettivo di una vita dignitosa, da vivere in pace, uguaglianza e libertà. “La nostra Regione, la nostra Istria, per secoli ha sofferto la miseria, la fame, le malattie, la paura e la discriminazione – ha aggiunto –. Con l’unità delle sue genti, che sono insorte contro la povertà, sono state create le condizioni per la sua prosperità, che continua a perseguire in maniera stabile”. Il sindaco ha voluto porre l’attenzione sul fatto che quotidianamente assistiamo a un depauperamento morale, come conseguenza di politiche sbagliate, manipolazioni e corruzione, per non parlare delle battaglie perse tempo fa, come la negazione del contributo della lotta antifascista, la privatizzazione e la centralizzazione dello Stato. “Nonostante tutto in Istria siamo riusciti non soltanto a mantenere la stabilità, ma anche a crescere in senso spirituale e materiale e a essere un esempio per gli altri. Che rimanga pure così”, ha concluso il sindaco. Alla commemorazione hanno partecipato pure il sindaco di Pola, Boris Miletić, il deputato al Sabor Marin Lerotić, l’ex sindaco di Rovigno Giovanni Sponza, i rappresentanti dell’Associazione dei combattenti antifascisti e degli antifascisti di Rovigno, i presidenti dei Consigli comunali di Valle, Vedran Setić e di Canfanaro, Marko Jelenić, nonché i membri del battaglione ancora in vita.

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