Piemonte d’Istria onora il patrono San Francesco di Paola

Il programma, organizzato dal Comune e dalla Comunità degli Italiani di Grisignana, si è aperto con uno spettacolo presso la sala del Centro culturale polivalente

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Piemonte d’Istria onora il patrono San Francesco di Paola
Il gran finale con “La mula de Parenzo”. Foto: CI DI GRISIGNANA

C’è un angolo d’Istria dove il tempo sembra rallentare il passo, dove le colline cullano storie antiche e i campi profumano ancora di olio e frutta matura. È Piemonte d’Istria che nei giorni scorsi ha spalancato le proprie porte al cuore della tradizione, onorando il suo patrono, San Francesco di Paola. Due fine settimana dopo Pasqua, come accade da generazioni, il paese si è riempito di vita, di voci, di memoria. Le vecchie mura che un tempo proteggevano il feudo della famiglia Contarini, ancora oggi visibili come segni di una storia che non vuole essere dimenticata, hanno fatto da cornice a una celebrazione che è molto più di una festa religiosa, ma pure un abbraccio collettivo tra passato e presente, tra identità e comunità.
Il programma, organizzato con dedizione dal Comune e dalla Comunità degli Italiani di Grisignana, si è aperto presso la sala del Centro culturale polivalente, dove gruppi artistico-culturali hanno dato vita a uno spettacolo fatto di suoni, parole e colori. L’atmosfera si è subito riempita di emozione quando sul palco sono saliti gli allievi del corso di musica, seguiti con dedizione dal maestro Branislav Ostojić. Ad aprire la serata è stato il giovane Stefan Biloslav, che al pianoforte ha incantato il pubblico con la delicatezza e la sicurezza delle sue mani. A seguire, la chitarra ha preso il posto d’onore con due splendide esibizioni di Nicol Cindrić e Eva Ostroški che hanno portato il pubblico in un viaggio sonoro carico di colori e sentimento.
Un inno alla primavera
L’atmosfera si è poi trasformata, diventando un inno alla primavera e all’arte, grazie all’esibizione dei giovani attivisti della CI di Grisignana. I membri del Gruppo artistico, guidati con entusiasmo e cura da Lana Kraljević, con il prezioso supporto di Sandra Šorgo, hanno portato in scena una serie di letture poetiche dedicate alla bella stagione, dando voce alle parole con spontaneità e sentimento. A seguire, tutti i bambini si sono uniti in un momento di danza collettiva sulle energiche e coinvolgenti note di “Somos Uno”, guidati da Nicol Cindrić, in un’esplosione di movimento, ritmo e gioia condivisa.
Il palco ha poi accolto i Minicantanti, diretti con dolcezza da Gabriela Antonac, affiancata da Irene Cinić. Le giovani voci hanno colorato l’aria “Tutta d’un fiato”, “Kyro” e “La canzone del cowboy”, portando un tocco di simpatia e vivacità. Il gran finale è stato un vero abbraccio congiunto dove, sulle note della popolare “La mula de Parenzo”, il pubblico si è unito ai bambini in un canto corale che ha superato il confine tra palco e platea, lasciando un ricordo indelebile.

Allievi della scuola di musica in scena.
Foto: CI DI GRISIGNANA

L’importanza delle radici
A chiudere la serata è stato il caloroso intervento del sindaco del Comune di Grisignana, Claudio Stocovaz che, con parole semplici ma sentite, ha augurato a tutti una buona festività patronale, ringraziando i presenti per aver condiviso quel momento di comunità. Nel suo discorso ha posto l’accento sull’importanza delle radici e delle tradizioni, veri pilastri dell’identità di un popolo, sottolineando come iniziative simili siano fondamentali per trasmettere ai più giovani, come quelli che si sono esibiti con entusiasmo e talento, il senso dell’appartenenza, della memoria e della cultura. La sera di sabato ha poi danzato sulle note del gruppo “Tequila” e del DJ Sosa, mentre i cuori si sono accesi sotto le luci calde del ballo e della condivisione.
La giornata di ieri ha riportato la festa alle sue radici spirituali, con la Santa Messa presso la Chiesa parrocchiale della Natività della Madonna. La sera ha accolto poi le note della tradizione con un concerto di “Musica popolare istroveneta”, dove il duo locale “Dante e Anita”, Silvano Vidmar da Trieste alla fisarmonia) e Carlo Moser da Trieste alla pianola elettrica, hanno fatto vibrare corde antiche e vive. Il “Trio Laguna” ha poi intessuto melodie leggere per far ballare i presenti fino a tarda notte.
A margine dell’evento, la presidente della CI di Grisignana, Giuliana Dešković Krevatin, ha sottolineato come Piemonte non sia solo un luogo ma un sentimento che si muove tra i vicoli, che risuona nei sorrisi, che si rispecchia negli occhi di chi torna, ogni anno, per non perdersi l’incanto di quei giorni, concludendo: “In questa festa, ogni canto, ogni passo di danza, ogni preghiera è stato un modo per ricordare che i piccoli borghi sono il cuore segreto di una cultura che resiste, che si rinnova, che pulsa ancora con il ritmo della vita vera”.

Un pubblico coinvolto.
Foto: CI DI GRISIGNANA

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