
Siamo alle porte di un nuovo evento gastronomico che consoliderà l’offerta turistica parentina autunnale, il “Cabernet Sauvignon – pesce azzurro”, che coinvolgerà i ristoranti “Spinnaker”, “Torre pentagonale” e “Divino”, che offriranno a prezzi da 35 a 45 euro un accoppiamento di pietanze ittiche e Cabernet Sauvignon. Un’idea nata nel 2020, una decina di giorni prima della chiusura causata dal Covid e pertanto rimandata, che riporta alla tradizione locale, in cui il consumo di pesce azzurro era accompagnato da un buon bicchiere di vino “nero” casereccio. Per realizzarla, c’è voluta la comunione d’intenti tra promotori affini, capocuochi e assaggiatori di vini, che hanno notato in questo connubio la semplicità a tavola. Si vuole in questo modo promuovere una nuova storia turistica, presentata in modo coinvolgente, garantendo esperienze di gusto, olfatto, storia gastronomia ed enologia.
L’evento è stato presentato in sede di conferenza stampa al ristorante Divino. “S’intende in questo modo proporre qualcosa di autoctono, che è legato alla nostra identità, che era presente nelle nostre case”, ha detto nell’introdurre l’incontro Nenad Velenik, direttore dell’Ente turistico cittadino, ricordando i tempi in cui quest’accoppiamento tra il vino “nero” e il pesce azzurro era una costante nelle famiglie parentine. Emil Perdec, sommelier della “Plava Laguna”, ha accentuato questo ritorno alla tradizione, in una Regione ricca di pesce azzurro e in cui il Cabernet Sauvignon è presente da quasi 150 anni, da quando a Parenzo era stato istituita la Stazione enologica e pomologica provinciale (l’attuale Istituto per l’agricoltura e il turismo). Questo vino oggi sta dando ottimi risultati internazionali ed era giusto promuoverlo accanto alle ottime pietanze ittiche locali. Marijan Bubola, dell’Istituto per l’agricoltura e il turismo ha motivato la scelta del Cabernet Sauvignon in quanto vino di maggior diffusione nel mondo, il quinto in Croazia e il quarto in Istria, dopo la Malvasia, il Terrano e il Merlot. Questo vino si diffuse in Istria a seguito della devastante epidemia di fillossera vastatrix (fillossera devastatrice), che negli ultimi tre decenni del XIX secolo rischiò di distruggere la viticoltura europea, e trova tuttora la sua maggior diffusione nel Parentino. Luka Rossi, presidente dell’associazione vitivinicola “Vinistra” ha fatto notare la sua particolare diffusione nella terra rossa, che nel Parentino abbonda, per cui anche questo ha influito sulla scelta di dare maggiore visibilità a questo vino.
Spazio quindi alle eccellenti cene, in cui esperti di primo piano saranno degli accompagnatori d’eccellenza che, oltre al gusto, faranno conoscere anche l’interessante storia di questo vitigno e il suo legame con il pesce azzurro.
Il Cabernet Sauvignon è stato creato quasi 500 anni fa, con l’incrocio accidentale fra il Cabernet Franc e il Sauvignon bianco a Bordeaux, in Francia. In Istria, come s’è detto, il suo percorso storico dura da quasi un secolo e mezzo, mentre le prime testimonianze scritte di pesca e consumo del pesce azzurro risalgono al XIV secolo.
In quest’interessante storia ci accompagneranno i cuochi Goran Hrastovčak al ristorante “Spinnaker” (il 3 novembre), Hrvoje Zirojević alla “Torre pentagonale” (il 10 novembre) e David Skoko al “Divino” (il 17 novembre), affiancati da Emil Perdec. Tutte e tre le serate inizieranno alle ore 18.30. Per maggiori informazioni e prenotazioni si può consultare il sito web della Pro loco www.myporec.com.
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