Parenzo: colture a prova di siccità

Proseguono ai ritmi previsti i lavori al sistema d’irrigazione di Bassarini – Cervera, che abbraccia un’area di 550 ettari. Il costo del progetto è di 111 milioni di kune, finanziati all’85% dal Fondo europeo per l’agricoltura e al 15% dalle «Hrvatske vode» e dalla Regione

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Parenzo: colture a prova di siccità

Il f.f. di presidente delle Regione istriana, Fabrizio Radin ha visitato ieri il cantiere di Matesi, parte del sistema d’irrigazione di Bassarini – Cervera. Ad accompagnarlo, il sindaco di Parenzo Loris Peršurić e l’assessore regionale all’Agricoltura Ezio Pinzan, presenti pure il responsabile del progetto Danko Holjević, dell’Ente idrico statale “Hrvatske vode”, il direttore della “Vodoprivreda” di Pinguente Vanja Vižintin e il capocantiere Elvis Uran.

 

I lavori, avviati nel 2019, proseguono senza sosta. Finora è stato realizzato il 60% del progetto; il resto dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2022, quando, se tutto andrà bene, inizierà l’accumulo dell’acqua.

“Questo è l’investimento di maggior portata che la Regione sta realizzando in questo momento. Sono molto soddisfatto dell’andamento dei lavori, che lasciano già intravedere il futuro impianto, di cui usufruiranno gli agricoltori locali, che avranno la possibilità di irrigare i propri campi con un sistema conveniente ed ecologicamente sostenibile”, ha dichiarato Fabrizio Radin.

La visita al cantiere

Il progetto è stato a lungo preparato e la sua realizzazione consentirà l’accumulo dell’acqua nella stagione invernale, che sarà poi utilizzata d’estate nei periodi di siccità. L’area progettuale abbraccia una superficie di 555 ettari nel territorio della Città di Parenzo e del Comune di Torre – Abrega. Il bacino d’accumulazione idrica si estenderà su una superficie di 16 ettari di terreno e avrà una capienza di circa 1 milione di metri cubi. L’impianto sarà allacciato all’accumulazione idrica di Gradole e sarà il secondo del genere in Istria, dopo quello costruito ad Altura, vicino a Pola, mentre un terzo, nei pressi di Petrovia, nell’Umaghese, è già in preparazione.

Il progetto è gestito dall’Ente idrico statale “Hrvatske vode”, mentre i lavori sono svolti dalla “Vodoprivreda” di Pinguente e dalla “Vodotehnika” di Zagabria. La sovrintendenza è stata affidata alla “Promacon” di Zagabria e alla “Opatija projekt – Hidro” di Abbazia. Il costo complessivo del progetto ammonta a 111 milioni di kune, finanziati all’85% dal Fondo europeo per l’agricoltura tramite il Programma di sviluppo rurale della repubblica di Croazia 2014-2020, mentre la rimanente somma è stata assicurata dalle “Hrvatske vode” e dalla Regione istriana. Per il Parentino si tratta di un progetto di capitale importanza, che interesserà un migliaio di particelle agricole, di proprietà dell’Agrolaguna, della Diocesi di Parenzo – Pola e di un’ottantina di piccoli produttori.

Il sindaco di Parenzo Lori Peršurić ha sottolineato l’importanza dell’investimento per lo sviluppo agricolo parentino, ricordando che la Città ha stanziato 1,2 milioni di kune per l’elaborazione della documentazione progettuale.

L’assessore Ezio Pinzan ha ricordato la complessità dell’impianto, che sarà dotato di due serbatoi, di cui uno in prossimità della costa, l’altro nella parte interna, a Matesi. Il primo funzionerà a gravitazione, il secondo a pompaggio e avrà una capacità di 100 litri al secondo per l’accumulo e 150 per l’erogazione. Nel bacino d’accumulazione verrà fatta confluire l’acqua in eccedenza raccolta dall’Acquedotto istriano nella stagione invernale, per poi essere utilizzata per l’irrigazione dei campi nei periodi di siccità, con una gestione ottimale delle risorse idriche nella Regione istriana, a tutto vantaggio di una produzione agricola di qualità. L’acqua costerà ai fruitori 8 lipe il metro cubo.

Altri progetti sopo previsti pure nella Piana di Cepich, in quel di Chersano, nella campagna di Smergo nel Buiese e a Verteneglio.

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