
In seno al progetto “Agrobiodiversità” l’Istituto per l’agricoltura e il turismo di Parenzo ha organizzato alla Casa dell’artigiano il laboratorio “Impatto dei mutamenti climatici sull’agricoltura in Istria”, indirizzato agli agricoltori e ai servizi di sostegno al settore. L’obiettivo: parlare dei mutamenti climatici in atto, la loro influenza sul settore agricolo e la produzione, ma anche dei modi in cui affrontarli.
Salutando i presenti, Milan Oplanić, dell’Istituto parentino, ha evidenziato che l’organizzazione di simili incontri è apprezzabile per focalizzare l’attenzione su questi problemi e discuterne scientificamente e con dati alla mano. Ha preso la parola anche l’assessore regionale all’Agricoltura, alla Silvicoltura, alla Caccia, alla Pesca e all’Economia idrica Ezio Pinzan, stando al quale, coloro che si adatteranno ai mutamenti in atto avranno successo nella produzione. Cosa questa comunque non facile, essendo necessari il sapere e la collaborazione. Su questa strada in Istria sono stati attuati due progetti d’irrigazione (Altura presso Pola e Bassarini – Cervera a Parenzo) e un terzo è in fase di preparazione per la zona di Umago. Pinzan ha invitato chiaramente a puntare ai tipi produttivi adattabili, tra cui la viticoltura, l’olivicoltura, ma anche all’introduzione di nuove piante.
Che cosa dicono gli esperti
La parola è passata quindi agli esperti. Smiljana Goreta Ban, dell’Istituto parentino, ha trattato “I mutamenti climatici – limitazioni e sfide nell’orticoltura”. Per la studiosa, a lungo termine si giungerà alla riduzione della stagione delle semine e degli spazi produttivi ottimali, oltre che alla riduzione idrica, soprattutto nelle aree dedite al turismo d’estate. Saranno sempre più evidenti il surriscaldamento del suolo e la siccità. I ricercatori dell’Istituto parentino e i loro collaboratori hanno studiato alcuni prodotti agricoli, tra cui l’aglio e i crauti. Questi due cultivar hanno dimostrato una differente capacità di resistenza alle temperature. Come ha avvertito la studiosa, con l’accurata scelta delle varietà, del periodo di semina e puntando sull’irrigazione, si potranno ridurre le perdite produttive. Milan Oplanić ha esposto la relazione “Le posizioni degli agricoltori verso i mutamenti climatici”, concludendo che, stando ai sondaggi effettuati, i pareri sul futuro agricolo della categoria menzionata sono molto meno drammatici di quelli degli esperti. L’ingegner Petar Radovan, del portale “Istramet”, ha presentato “I mutamenti climatici in Istria”. Come notato dall’esperto, le temperature sono state a lungo stabili fino agli ultimi decenni. A Parenzo, per esempio la media annuale non ha subito un aumento eccessivo, ma le dilatazioni estive sono evidenti. Tatjana Čop, della Facoltà d’agronomia zagabrese, ha esposto una relazione sulla gestione dei rischi in agricoltura.
Il progetto “Agrobiodiversità” è finanziato nell’ambito dell’Invito per la presentazione di proposte progettuali “Schema per il rafforzamento della ricerca applicata per le misure di adattamento ai cambiamenti climatici”, del Programma operativo “Competitività e coesione 2014 – 2020”. Il bilancio complessivo dell’iniziativa è di 3.451.022,48 kune (circa 458mila euro), di cui 1.980.141,37 (circa 263mila euro) a favore dell’Istituto parentino. Del totale, l’85 per cento è cofinanziato a fondo perduto dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale, mentre il resto è sborsato dal Fondo per la tutela ambientale e l’efficienza energetica nazionale. Capofila progettuale è l’Istituto per l’agricoltura e il turismo, con la partecipazione degli esperti dell’Istituto “Ruđer Bošković”, dell’Università di Zagabria – la Facoltà di agronomia e quella di scienze naturali e matematiche, come pure dei loro colleghi dell’Istituto per il mare e la fascia costiera dell’Università di Ragusa.
L’obiettivo del progetto è indagare i settori agricoli e gli ecosistemi naturali vulnerabili con particolare attenzione alla conservazione della biodiversità, al fine di generare delle linee guida utili all’adattamento ai cambiamenti climatici in questi due importanti settori.
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