Si sono alzati tutti in piedi, storici dell’arte, storici, museologi e conservatori, presenti nella Sala della Dieta istriana, in segno di riconoscimento a Ivan Matejčić, a cui è andato il premio “Krasna zemljo – Meraviglioso paese”, istituito dall’Assemblea regionale istriana per omaggiare l’opera di eminenti personalità del mondo culturale che hanno dato un deciso contributo inciso nel patrimonio permanente regionale. Stavolta è toccato all’illustre storico dell’arte e conservatore, emozionatissimo nell’accogliere il premio dalle mani dei presidenti dell’Assemblea regionale e della Regione, rispettivamente Sandra Ćakić Kuhar e Boris Miletić.
Nato a Pisino nel 1950, Ivan Matejčić si è laureato in Storia dell’arte alla Facoltà di filosofia di Zagabria nel 1973, la stessa in cui ha conseguito il dottorato di ricerca nel 2007. Dal 1977 ha lavorato all’Istituto regionale per la tutela dei monumenti culturali a Spalato. Tra il 1982 e il 1988 è stato tra i redattori dell’“Enciclopedia artistica jugoslava” all’Istituto lessicografico “Miroslav Krleža” di Zagabria. Poi, fino al 1991, ha diretto il Museo del territorio parentino. In quell’anno è diventato direttore dell’Istituto per la tutela dei monumenti culturali di Fiume, aprendo un suo ufficio a Parenzo. Nel 2000 diviene primo direttore della Sovrintendenza ai beni culturali di Pola, carica che ha mantenuto fino al 2008. Dal 1997 è collaboratore esterno della Facoltà di filosofia di Fiume, dal 2009 è docente all’Accademia d’arte applicata di quella città, fino al pensionamento, nel 2015. È autore dello studio grazie al quale la Basilica Eufrasiana di Parenzo è stata inserita nell’Elenco del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO nel 1997. Ha pubblicato una decina di libri, cataloghi e opuscoli, una cinquantina di articoli scientifici e alcuni testi enciclopedici. È redattore e coautore della collana “Il patrimonio artistico della chiesa istriana” e del “Corpo delle sculture altomedievali”, di cui ha scritto due volumi.
È vincitore del premio “Vicko Andrić” per la ricerca legata alla conservazione dei beni culturali e la presentazione dello strato architettonico e artistico carolingio dell’VIII e del IX secolo in Istria (2000), del premio “Europa Nostra” dell’Unione europea per il restauro del complesso episcopale di Parenzo e l’istituzione del Museo diocesano (2001), mentre nel 2006 gli è stato assegnato il premio “Radovan Ivančević” della Società degli storici dell’arte della Croazia.
Nell’assegnargli il premio “Krasna zemljo – Meraviglioso paese”, Boris Miletić ha riconosciuto il suo impegno volto alla riconoscibilità dell’Istria e del suo patrimonio artistico, Sandra Ćakić Kuhar il suo ruolo di conservatore e storico dell’arte attento. L’opera di Matejčić è stata presentata anche in un video. Sunčica Mustač, del Museo storico e navale di Pola, ha esposto una sua breve biografia. Dell’uomo Matejčić e della sua opera hanno parlato l’archeologo Robert Matijašić e lo storico Gaetano Benčić. Il sindaco di Parenzo Loris Peršurić ha ricordato i suoi meriti nel recupero del patrimonio parentino. Ivan Jakovčić ha raccontato la sua esperienza con Matejčić, particolarmente quella quando si stava istituendo la Sovrintendenza di Pola.
Hanno partecipato alla serata con i loro contributi musicali il baritono Ronald Braus, che ha intonato “Krasna zemljo”, mentre Dario Marušić ed Edna Strenja Jurcan hanno cantato alcune canzoni popolari. Era presente alla consegna anche la vicepresidente regionale in quota CNI Jessica Acquavita. Commosso, Ivan Matejčić ha ringraziato i presenti.
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