Oscurus devota alle sue tradizioni

La Città di Buie e la Comunità degli Italiani di Momiano rinnovano il muro di sostegno e il capitello di Santa Lucia

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Oscurus devota alle sue tradizioni

Oscurus, paesino situato in cima a un colle che sovrasta la valle del torrente Argilla, che scorre pure ai piedi di Momiano, è una località del territorio della Città di Buie di circa una cinquantina di abitanti, molto devoti alle loro tradizioni e alla loro terra. L’anno scorso, dopo che il muro in pietra che sosteneva un capitello era crollato, su iniziativa dei compaesani Klaudio Škerlić e Marijan Brajko, alla Città di Buie era stata inoltrata una richiesta per la sua ristrutturazione, prontamente accolta dal Municipio. In seguito ai lavori che hanno messo a nuovo il muro, è intervenuta pure la Comunità degli Italiani di Momiano, che ha sostenuto ulteriori spese per la ristrutturazione del capitello e il rinnovo della scritta, che riporta la dicitura “Restaurata da Braico Giacomo A.D. 15.10.1972”. A questa è stato aggiunto il nome di Santa Lucia, in quanto il capitello custodisce un’antica immagine della Santa. La croce invece è un contributo privato di Klaudio Škerlić.

 

Giacomo Braico, nonno di Marijan Brajko, fu un connazionale molto stimato nel posto, che nel 1972 restaurò il capitello a proprie spese. La data esatta della costruzione del capitello è sconosciuta, ma risale ad almeno duecento anni fa. In occasione della Madonna del Carmelo, che si festeggia il 16 luglio, il paese organizza una sagra, conosciuta anche nelle vicine Slovenia e Italia per i prestigiosi prodotti locali e per l’antico gioco della mora cantata. I festeggiamenti avrebbero dovuto aver luogo lo scorso fine settimana, ma a causa della pandemia si sono ridotti alla celebrazione della Santa messa e alla benedizione del neo ristrutturato capitello.

Il capitello di Oscurus

Accanto al parroco Miroslaw Paraniak, hanno presenziato pure il sindaco di Buie Fabrizio Vižintin, la presidente della Comunità degli Italiani di Momiano Arijana Brajko Gall, i promotori Klaudio Škerlić e Marijan Brajko, i coristi parrocchiali Elda Đurđević e Angelo Brajko, che hanno intonato due canti e altri compaesani.

La ristrutturazione del capitello di Santa Lucia rappresenta non soltanto un gesto di devozione, ma pure di preservazione della storia locale, in quanto i capitelli sono un esempio di architettura popolare, che rientrano a pieno titolo tra le opere più significative del territorio, essendo parte di un bagaglio culturale, di una conoscenza collettiva e di una tradizione popolare.

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