
Un viaggio è un’esperienza che si porta per sempre nel cuore; rimangono impressi i paesaggi, i sapori dei piatti assaggiati, il profumo dell’aria, i suoni e i rumori della città e della natura. Sensazioni ed emozioni si imprimono in noi per trasformarsi in ricordi. Se inoltre ritornate a casa con nuove amicizie da conservare e coltivare nel tempo, l’esperienza si rivela ancora più preziosa. È quello che è successo agli alunni della classe IV della SEI “Galileo Galilei” di Umago, appena rientrati da Montereale Valcellina. La scolaresca ha trascorso 4 giorni a contatto con gli amici della IVb dell’Istituto comprensivo “Turoldo” di Montereale. Si tratta di una scambio culturale nell’ambito del progetto “Nord – Sud – Est”, avviato già da alcuni anni, che comprende regolari lezioni online per confrontarsi con i propri coetanei, imparando, ma allo stesso tempo insegnando, curiosità e peculiarità della storia, delle tradizioni e della cultura dei rispettivi territori. A tale iniziativa aderisce pure la classe IV dell’Istituto “Luigi Pirandello” di Comiso in Sicilia, purtroppo assente all’incontro per problemi organizzativi.

Foto: SEI UMAGO
L’accoglienza
Il gruppo della “Galileo Galilei”, accompagnato dalla capoclasse Maura Miloš, dall’insegnante Teo Biloslavo e dal preside Arden Sirotić, è stato accolto nel Municipio della cittadina dal sindaco Igor Alzetta e dalla preside dell’Istituto “Turoldo” Carla Fabbro. Un caloroso benvenuto da parte delle autorità del Friuli Venezia Giulia per gli alunni che hanno partecipato all’uscita didattica, ancora emozionati per questa bellissima esperienza. “Non volevamo andarcene, al momento di ripartire piangevamo tutti”, ci dicono quasi all’unisono i ragazzi della “Galilei”. L’amicizia, l’accoglienza, i legami che sono nati sono sicuramente ciò che ricorderanno di più e che hanno reso quest’esperienza unica nel suo genere.
Attività, laboratori, esperimenti, ma anche escursioni, divertimento, lezioni di storia, visite ai musei, hanno caratterizzato questa gita di inizio aprile. La scolaresca ha alloggiato in una foresteria e, appena arrivati, i bambini ammettono di essere rimasti un po’ spaesati: “Niente TV e pochissimo Internet, ma siamo grati che la Città ci abbia offerto l’alloggio”, dicono. Ma ben presto si sono adeguati, concentrandosi sul divertimento e sulle amicizie finora virtuali che mano a mano sono diventate reali. A rendere il tutto ancora più accogliente ci hanno pensato i genitori degli alunni della IVb di Montereale, che ogni mattina hanno preparato la colazione agli ospiti istriani. Un buon pasto e tanto calore sono il modo migliore per cominciare la giornata, anche perché l’agenda era veramente fitta.
La prima mattina gli umaghesi hanno raggiunto la scuola con il pedibus: “Ci aspettavamo chissà quale mezzo per arrivare all’Istituto, invece si tratta di un sistema di volontari che accompagnano i bambini a scuola a piedi – ci spiega l’insegnante Maura –. Si fa un percorso e in ogni via si aggiungono altri bambini, così la fila cresce sempre di più”. Dopo questa bella passeggiata, i ragazzi sono stati accolti a scuola da uno spettacolino con canti e balli tradizionali e pure poesie e a loro volta gli alunni della “Galilei” si sono esibiti proponendo due canzoncine e tre poesie. La recita è stata allestita dal collaboratore Aldo Mereu, mentre gli insegnanti di riferimento del progetto “Nord – Sud – Est” sono Erik Montagner e Denise Pucci. Il pomeriggio è stato invece caratterizzato dalla visita a “Baltazar”, uno spazio dedicato agli esperimenti e alla creatività, dove gli alunni hanno costruito il loro circuito con batterie e lampadine. Per alcuni proprio questa è stata la parte più bella della gita: non capita tutti i giorni di trasformarsi in piccoli scienziati o inventori…

Foto: SEI UMAGO
Il castello
Tra le varie attività non è mancata un’escursione in montagna per raggiungere il castello di Montereale, adagiato in cima a un monte, posizione strategica, ottima nel passato per osservare la valle e notare in tempo l’avanzata dei nemici. “Una volta raggiunta la cima, abbiamo pranzato in mezzo alla natura e alle rovine del maniero, un’esperienza diversa dal solito. Tempo addietro lì ci vivevano i nobili del posto e la leggenda narra che una principessa raggiungeva la piazza della città direttamente da un tunnel che partiva dal castello. I ricercatori hanno cercato a lungo questa galleria ma non l’hanno mai trovata”, ci raccontano gli alunni. Tornati a valle i ragazzi hanno raggiunto il locale Museo archeologico, dove hanno appreso sia la storia della città, sia quella della fortezza, per poi visitare la necropoli rinvenuta nell’area esterna vicina al Municipio.
Dopo tante avventure e conoscenze i ragazzi, assieme agli amici di Montereale, hanno realizzato una presentazione power point sul riciclo e sulle nuove vite che si possono dare agli oggetti già usati. Trovandosi in zona, si è trovato anche il tempo per un fuori programma prima di rientrare in Istria. La scolaresca, infatti, guidata dall’insegnante Erik Montagner, ha raggiunto Erto e Casso per visitare la diga del Vajont. “Di fronte a questa immensità ci si sente piccoli come formiche – ammettono gli allievi –. C’è un luogo con molte bandierine che rappresentano le persone che hanno perso la vita nella strage del Vajont. Sopra ad alcune di queste ci sono degli angeli, i quali indicano i bambini mai nati a causa del cedimento della diga. Venire a conoscenza di questa storia ci ha rattristato molto”. Prima di raggiungere questi luoghi gli alunni hanno guardato un filmato che parlava della tragedia che nel 1963 spazzò via il paese di Longarone, spezzando migliaia di vite, per giungere sul posto preparati.

Foto: SEI UMAGO
Amicizie durature
Un’uscita didattica istruttiva che ha unito divertimento, studio e momenti di riflessione e ha consolidato delle amicizie che dureranno nel tempo. “Progetti come questo sono importanti perché i ragazzi vedono che le realtà scolastiche sono molto simili, al di là di qualche differenza, come il tempo pieno della IVb di Montereale – ha spiegato l’insegnante Maura Miloš –. Sia durante le lezioni online, sia sul posto, la classe ha avuto modo di conoscere le caratteristiche del paesaggio e le tradizioni del paese. Inoltre, è stata un’ottima opportunità anche per noi insegnanti di confrontarci sul nostro lavoro e sulle sfide da affrontare. Insomma, una bellissima esperienza per noi adulti, ma soprattutto per i nostri alunni. Ora non ci rimane che attendere la scolaresca di Montereale in visita a Umago”.

Foto: SEI UMAGO
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