Museo di Rovigno: sotto l’intonaco la patrona Sant’Eufemia

Il Civico interessato da lavori di restauro. Iniziati il 7 settembre, si concluderanno il 2 ottobre prossimo

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Museo di Rovigno: sotto l’intonaco la patrona Sant’Eufemia

Alcuni giorni prima della festa patronale di Sant’Eufemia, nell’ambito dei lavori di restauro della sede Museo civico di Rovigno, sul soffitto della sala al secondo piano, quella con il balcone, è stata riportata alla luce una parte di un dipinto a secco raffigurante la Santa patrona. “Per il momento è stata ispezionata soltanto una parte del soffitto, ma quando continueremo con le ricerche, sono convinta che le scoperte saranno ancora più sorprendenti”, ha dichiarato la direttrice del Museo civico rovignese, Tajana Ujčić, nel presentare i primi risultati della ricerca nel giorno della festa patronale al sindaco, Marko Paliaga, al presidente del Consiglio cittadino, Valerio Drandić, al parroco della Parrocchia di Sant’Eufemia, mons. Vilim Grbac, al vescovo emerito della Diocesi di Parenzo e Pola, mons. Ivan Milovan e agli altri sacerdoti che hanno celebrato le Sante messe in occasione della festività. La direttrice ha ricordato che già lo scorso anno al secondo piano della sede del Museo civico, un tempo piano nobile, sotto gli intonaci erano emersi degli interessanti dipinti a secco e arabesche, che raccontano la storia di Palazzo Califfi, edificio barocco che fu dimora dell’omonima famiglia zaratina trasferitasi a Rovigno verso la metà del XVII secolo.
Le operazioni di sondaggio vengono effettuate sotto la guida di Toni Šaina, dell’Istituto nazionale di restauro, esperto di dipinti murali e mosaici. I lavori vengono eseguiti grazie a un sostegno del Ministero della Cultura di 80mila kune. Iniziati il 7 settembre, dovrebbero concludersi il 2 ottobre, per riprendere nel 2021. I particolari dei ritrovamenti saranno resi noti alla conclusione della presente fase d’intervento.
La direttrice del Museo civico ha tenuto inoltre a rilevare che nella ricorrenza patronale l’istituzione ha decorato il balcone, quello della stanza in cui sono state trovate le tracce del dipinto della Santa, così come si usava un tempo per Sant’Eufemia, quando la città diventava meta di numerosi pellegrini, mentre l’ingresso nel Museo civico era gratuito.

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