Esistono appuntamenti che sono ormai diventati punti di riferimento per i nostri sodalizi e uno di questo è senz’altro l’incontro “Ricordando Sanremo”, che si è svolto sabato sera presso la locale Casa di cultura e organizzato dalla Comunità degli Italiani di Momiano, assieme al gruppo vocale “Evergreen”. “È un Festival nato nel 2014, che è arrivato alla sua ottava edizione, considerando che ci siamo fermati qualche anno a causa dell’emergenza dovuta al Covid 19 – ha commentato Arianna Brajko Gall, presidente della CI di Momiano –. È nato grazie agli ‘Evergreen’ e a Dolores Barnaba, allora dirigente del gruppo: è doveroso ricordarlo, perché è stata lei la promotrice di questo evento. L’incontro è diventato ormai una tradizione; di solito lo facciamo per San Martino, anche se quest’anno l’abbiamo anticipato, un po’ per evitare il freddo, un po’ perché in questo periodo il nostro sodalizio non ha grandi appuntamenti in programma, quindi volevamo staccarlo dalla sagra paesana”. A confermare l’affetto che le persone nutrono nei confronti di tale manifestazione è anche l’elevato numero di partecipanti, assieme all’adesione di cantanti e cori provenienti da diverso sodalizi della CNI. “Quest’anno abbiamo circa 12 canzoni, anche se purtroppo abbiamo avuto qualche defezione dell’ultimo momento proprio a causa del Covid, per cui qualcuno è stato costretto a rinunciare all’esibizione per motivi di salute, ma comunque assisteremo almeno a una decina di brani”, ha detto la presidente della CI prima dell’inizio della serata.
Successi senza tempo
La serata musicale, come suggerisce il nome stesso, si è fin da subito delineata quale tributo ai più grandi successi del Festival della canzone italiana più amato e più discusso di sempre. Tra il numeroso pubblico erano presenti anche Farizio Vižintin, sindaco di Buie, Corrado Dussich, suo vice in quota CNI, Giuseppina Rajko, viceconsole onorario e, accanto alla citata presidente della CI ospitante, pure Miriam Ossich, presidente del sodalizio salvorino e Roberta Stojnić, presidente della CI “Giovanni Palma” di Torre. L’incontro è stato presentato da Elizabeth Bellè Benčić, circondata da una cornice floreale di grande effetto allestita da Cristina e Lucia Zubin assieme a Flavia Vigini Bellè. Il tutto è stato reso ancora più suggestivo grazie all’aiuto di Lari Šain dello “Studio Triban” che si è occupato delle luci e dell’audio.
A rompere il ghiaccio sono stati i padroni di casa, gli “Evergreen”, che in consonanza al loro nome hanno proposto appunto un successo senza tempo, forse il più famoso della musica leggera italiana, l’intramontabile “Nel blu dipinto di blu”, eseguito in una versione personalizzata e moderna. Dal 1958, anno di lancio del successo di Domenico Modugno, si è volati nel 1964, quando una giovanissima Gigliola Cinguetti si presentò sul palco dell’Ariston con “Non ho l’età”, che proprio quest’anno compie 40 anni. A interpretare il brano, Erika Bellè, nata dal punto di vista canoro, proprio tra le file dei minicantanti di Momiano, grazie ai quali da piccolissima partecipò al Festival per l’infanzia “Voci nostre”. La connazionale ha all’attivo numerose partecipazioni canore in Croazia e all’estero, tra le quali spicca quella del 2011 a Sanremo Junior, proprio nella cittadina ligure. La prima parte della serata è stata riservata agli interpreti di casa, con un’altra esibizione degli “Evergreen” che questa volta hanno proposto “La prima cosa bella”, brano in concorso nel 1970 presentato in doppia esecuzione da Nicola di Bari e dai “Ricchi e poveri”, che si è piazzato al secondo posto di quell’edizione.
Il primo ospite della serata è stato invece Riccardo Bosazzi “Ricky”, cantante che fin da bambino ha dimostrato grande affinità per la musica. Agli inizi degli anni ‘70 dello scorso secolo diventò membro della Società artistico-culturale “Marco Garbin” della CI di Rovigno, dove oltre a cantare e suonare, si occupò anche dello studio e della valorizzazione della musica popolare rovignese. Nel corso del tempo è stato alla guida di numerose formazioni e ha collaborato con vari musicisti e cantanti. Sabato sera, accompagnato al basso da Maurizio di Capua, ha proposto l’eterna “Champagne” di Peppino di Capri, presentata a “Canzonissima” nel 1973. Oltre al grande successo italiano, Bosazzi a Momiano ha interpretato anche “Mi e ti”, canzone scritta da lui stesso, dedicata al suo primo amore. A seguire un’altra interprete proveniente dalla città di Sant’Eufemia, Nicole Maria Kučinić, giovane connazionale, che oltre a suonare il pianoforte e a scrivere canzoni, recentemente è stata in Calabria, dove ha partecipato al concorso “Mia Martini” dedicato ai giovani talenti, superando il primo turno grazie alla canzone che ha scritto. In occasione di “Ricordando Sanremo” Nicole Maria ha eseguito “E non finisce mica il cielo”, brano scritto da Ivano Fossati, inizialmente destinato a Mina, ma poi interpretato appunto da Mia Martini e presentato a Sanremo nel 1982.
Tra ospiti e bis
Un’altra interprete che ha fatto la storia del Festival è Fiorella Mannoia, che nel 1987 si presentò sul palco dell’Ariston con la sublime “Quello che le donne non dicono”. A interpretare il pezzo scritto da Enrico Ruggeri, il gruppo vocale “Dolcemente complicate” della CI “Giovanni Palma” di Torre, diretto dal Maestro Davide Circota.
Non sono mancati altri ospiti, come ad esempio la klapa “Oleum” di Crassiza, guidata da Lora Pavletić. Il gruppo vocale si è formato nel 2016 e ha già all’attivo la partecipazione a numerose rassegne canore nelle varie Comunità degli Italiani, ma anche a importanti incontri di gruppi a cappella. Le cinque ragazze dell’ensemble per l’occasione hanno proposto “Okrug selo”, “Cvijet Čežnje” e “Un bel giorno andando in Francia”. La loro potenza vocale e la loro forza di esecuzione sono state tali che il pubblico ha chiesto a gran voce il bis, concesso dal coro che ha ulteriormente allietato gli spettatori con “Sul ponte di Bassano”. A chiudere la rassegna è stata Erika Bellè interpretando “L’amore”, singolo di esordio dei “Sonohra”, grazie al quale il duo ha vinto Sanremo giovani nel 2008.
La musica, oltre a scaldare il cuore e appassionare persone di ogni età, rappresenta anche un potente strumento di unione e condivisione, perciò alla fine della serata tutti gli interpreti di “Ricordando Sanremo” sono saliti sul palco della Casa di cultura di Momiano e hanno intonato congiuntamente la canzone finale “Grazie dei fiori bis”. Una serata musicale ben riuscita, grazie a quel mood positivo che interpreti e pubblico sanno creare, non solo con canzoni senza tempo, ma soprattutto con la voglia di stare assieme.
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