Momiano. Lo stemma della famiglia Rota torna sul portale principale del castello

0
Momiano. Lo stemma della famiglia Rota torna sul portale principale del castello
Il dipinto con la posizione originaria dello stemma Foto: Casa dei castelli

Recentemente sono iniziati i lavori di restauro dello stemma della nobile famiglia Rota di Momiano, un simbolo storico e artistico che porta con sé secoli di storia. Questo restauro rappresenta un’operazione significativa non solo dal punto di vista conservativo, ma anche per il recupero del valore storico e identitario di Momiano, risanando una frattura storica e riportando un simbolo della tradizione e dell’identità locale nel suo luogo originario, con un’operazione che va oltre il valore estetico, poiché restituisce a questa piccola comunità un pezzo della propria identità e un senso di continuità con il passato.

Il progetto di restauro ha raggiunto una fase cruciale con la ristrutturazione della parte rimanente della porta principale, destinata a ospitare nuovamente lo stemma dei conti Rota. Il castello, già oggetto di molte fasi di restauro, vede così un ulteriore passo verso il recupero della sua struttura originaria e del suo significato storico. Quest’intervento è un esempio di come la conservazione dei beni culturali non si limiti alla mera tutela architettonica, ma contribuisca anche al rafforzamento dell’identità e della memoria collettiva, un passo decisivo per il recupero storico del castello e per la restituzione di un simbolo nobiliare alla comunità di Momiano.

Un simbolo itinerante

Originariamente collocato sopra il portale principale del castello di Momiano, lo stemma vanta una storia movimentata. La sua posizione iniziale era di grande prestigio: dominava il portale principale del castello, un tempo posseduto dalla famiglia Rota, simbolo della loro influenza e importanza nel territorio istriano. Tuttavia, alla fine del XVIII secolo, lo stemma venne rimosso e trasferito sopra la facciata della residenza domenicale dei conti Rota a Momiano (Villa di Sotto). La sua storia subì un ulteriore capitolo drammatico il 1° gennaio 1954, quando un incendio devastò la casa dei conti Rota. Miracolosamente scampato alla distruzione, venne successivamente collocato sulla facciata della Casa sociale di Momiano, dov’è rimasto esposto per decenni, come simbolo visibile della storia della località e della sua eredità nobiliare.

Un ritorno all’origine

Il progetto ha come obiettivo principale il recupero dell’aspetto originario del portale e la reintegrazione dello stemma della famiglia Rota nella sua posizione storica. L’architetto Goran Vareško è responsabile del progetto di restauro e della riprogettazione del portale, che richiede un intervento meticoloso per rispettare il suo aspetto storico e garantire che possa accogliere nuovamente lo stemma in sicurezza. L’opera di restauro è stata affidata alla società “Kapitel”, specializzata nel restauro di edifici storici e monumenti. Il team di restauratori sta lavorando con grande attenzione, in modo da preservare al meglio i dettagli originari e la patina del tempo. L’intervento include il consolidamento delle parti superstiti del portale, così che possa sostenere lo stemma in modo stabile, evitando qualsiasi rischio di degrado futuro.

Questo lavoro è sostenuto finanziariamente e logisticamente da più enti, evidenziando l’importanza della collaborazione tra istituzioni locali e regionali. La Città di Buie, la Regione istriana, la Regione Veneto e il Ministero croato della Cultura e dei Media hanno contribuito attivamente a questa iniziativa, riconoscendo il valore culturale e simbolico che il restauro rappresenta per la comunità di Momiano e per l’intero territorio istriano. L’obiettivo del progetto è duplice: da un lato il restauro e la ricollocazione dello stemma mirano a recuperare e valorizzare un importante pezzo di storia locale; dall’altro si vuole restituire al borgo di Momiano un simbolo che ne rafforzi l’identità culturale e storica, rinnovando il legame tra passato e presente.

La bellezza del portale

La porta principale del castello, detta “carraia”, fu voluta dal conte Simone Rota verso la fine del XVI secolo per creare un accesso diretto tra il castello e l’abitato di Momiano. Tanja Šuflaj, responsabile della Casa dei castelli di Momiano, che opera in seno al Museo storico e navale dell’Istria, ha spiegato che questa porta rappresentava il desiderio del conte di aprire un nuovo passaggio tra il suo maniero e il villaggio. L’ingresso era ampio e maestoso, abbastanza largo da consentire il passaggio di carri e cavalli, e vi si accedeva attraverso un ponte levatoio che collegava il castello al mondo esterno. Questo portale, sormontato dallo stemma della famiglia Rota, era un accesso monumentale che ben rappresentava il prestigio e la potenza della nobile famiglia. Il portale era ornato da due imponenti semicolonne realizzate in “bugnato a cuscino”, una particolare lavorazione della pietra caratterizzata da superfici leggermente sporgenti e angoli arrotondati, che conferivano un aspetto solido ed elegante all’entrata. Sopra di esso, l’arma gentilizia dei Rota campeggiava come un segno di autorità e potere.

Dipinti come riferimento

“Un’idea dell’aspetto originario del portale è fornita da antichi dipinti che raffigurano il castello e i suoi dettagli. Nell’albero genealogico della famiglia Rota è rappresentato il castello con i suoi palazzi, il portale, il ponte levatoio e l’alta torre medievale. Ancora più dettagliato è il dipinto eseguito dal perito pubblico Tonini nel XVIII secolo, in cui si vede chiaramente lo stemma dei Rota sopra il portale, simbolo maestoso che, all’epoca, stupiva chiunque lo vedesse. Lo stemma che troneggiava sul portale racconta una storia araldica e simbolica molto ricca. La variante istriana dello stemma dei conti Rota rappresentava una grande ruota a cinque raggi, simbolo che deriva direttamente dal cognome ‘Rota’ e che richiama al capostipite bergamasco della famiglia. Accanto alla ruota, i gigli ricordano il cavalierato conferito nel 1538 al conte Simone Rota da Francesco I, re di Francia”, ha raccontato la Šuflaj.

Inoltre, sotto la ruota, vi è una figura a mezzo busto di un moro con una fascia intorno alla fronte, mentre più in basso, i cinque monti evocano i legami con il territorio. Sopra lo scudo araldico, il cimiero rappresenta un’aggiunta scenografica tipica dell’epoca, progettata per rendere più imponente l’aspetto del cavaliere. Infine, il motto di famiglia “Per ben far”, campeggia come testimonianza degli ideali della casata.

Per la Šuflaj l’intervento darà pure un contributo significativo al lato turistico: “L’opera di restauro, oltre a dimostrare come la tutela del patrimonio storico e culturale possa contribuire alla riscoperta di una memoria condivisa e alla valorizzazione dell’identità collettiva, rinnova pure un’attrazione culturale che contribuirà a far conoscere meglio la storia del borgo e del castello, valorizzando l’intero comprensorio come meta turistica d’interesse storico”, ha concluso la responsabile della Casa dei castelli, istituzione centrale nella promozione della storia della località.

Lo stemma pronto per il restauro Foto: Casa dei castelli
Foto: Casa dei castelli
Lo stemma sulla casa domenicale dei conti Rota Foto: Casa dei castelli
Il restauro del portale Foto: Casa dei castelli
La rimozione dello stemma dalla facciata della Casa sociale Foto: Casa dei castelli

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display