Miracolo a Carpano con il Polygon

Il Centro per le ricerche e lo sviluppo dei progetti nel campo della cultura partecipa alle celebrazioni per il 100° dello storico sciopero dei minatori organizzando una serie di eventi laddove nel 17.esimo secolo ebbero inizio le attività estrattive del carbone nell’Albonese

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Miracolo a Carpano con il Polygon

Il 100.esimo anniversario della storica rivolta dei minatori del 1921 conosciuta come Repubblica di Albona, che ricorre oggi, 2 marzo, sarà celebrato anche a Carpano, dove nel 17.esimo secolo ebbero inizio le attività estrattive di carbone nell’Albonese. A occuparsi dello svolgimento del programma dedicato all’importante ricorrenza sarà il Polygon – Centro per le ricerche e lo sviluppo dei progetti nel campo della cultura, coordinato dall’artista Branka Cvjetičanin, nell’ambito del programma del Centro di reclutamento degli artisti – Pozzo Franz 2011 – 2021.

 

Il programma ha un titolo bilingue, “Čudo u Krapnu – Miracolo a Carpano” e rappresenta, specificano gli organizzatori, un’edizione speciale del Festival “Krapan EU Kapital” (Carpano Capitale UE), che il Polygon porta avanti da diversi anni.

Mostra e cinema
Gli eventi inizieranno oggi alle ore 17, per quando è fissata l’inaugurazione degli appuntamenti, con il lancio di palline di semi, le cosiddette seed bombers, con cui i cittadini di Carpano saranno invitati a unirsi alla celebrazione del centenario. A ospitare la cerimonia sarà la piazza accanto all’edificio al numero civico 42, alla quale negli anni scorsi, grazie al programma del Polygon, è stato dato il nome di Pozzo Franz: si tratta del luogo in cui furono eseguite le prime attività d’estrazione nel sottosuolo dell’Albonese. Il programma in occasione del 100.esimo della Repubblica di Albona continuerà, nel rispetto delle misure antiepidemiche, fino all’8 aprile, quando ricorreranno i cent’anni della fine dello sciopero dei minatori del 1921, soffocato nel sangue. Il Polygon ha deciso di ricordare lo storico evento con la mostra “Miracolo a Carpano – Čudo u Krapnu”, nell’ambito della quale i lavori degli artisti partecipanti e della popolazione locale saranno appesi su degli stendibiancheria “tipici del luogo”. Si prevede pure la presentazione online del cortometraggio “Krapan H2O20” di Natalija Stefanović, che parla “della convivenza tra i cittadini di Carpano e il canale e della lotta per la salute”, un tema di cui il Polygon si occupa da diversi anni con lo scopo di aiutare i cittadini di questa parte del Comune di Arsia a diventare (più) visibili al mondo politico e alle istituzioni competenti e a risolvere i problemi delle acque reflue che confluiscono nel torrente che passa attraverso Carpano, rendendo l’ambiente poco vivibile. Il programma comprenderà pure l’inaugurazione dell’area con un sigillo alpinistico-minerario dedicato alla scrittrice, poetessa, insegnante e rivoluzionaria albonese Giuseppina Martinuzzi (1844 – 1925), il che rientra nel progetto di allestimento del percorso alpinistico-minerario che collega il rione albonese di Kapelica e Carpano. Si tratta di un’iniziativa realizzata negli anni scorsi nell’ambito del Centro di reclutamento degli artisti – Pozzo Franz, finalizzato anche alla salvaguardia di Carpano.

Il Pozzo Franz nell’omonima piazza a Carpano

Il sigillo
“Negli anni scorsi abbiamo mappato una parte dei sentieri dei minatori, mentre nel 2018 uno dei percorsi è stato marcato dagli esperti dell’Unione croata degli alpinisti (HPS). Lo stesso sentiero è la strada d’accesso alla miniera di Pozzo Franz, che si trova all’indirizzo Krapan 42”, si legge nel comunicato stampa del Polygon, in cui si conferma che a creare il sigillo dedicato alla Martinuzzi, conosciuta per la sua lotta per i diritti degli oppressi, sono stati gli artisti Marko Marković e Branka Cvjetičanin. Il sigillo è disponibile in due versioni. Quella realizzata in legno sarà consegnata in custodia ad Anka Blažić, la quale vive all’indirizzo Krapan 42, mentre il sigillo in ferro sarà collocato e solennemente scoperto nel luogo di quello che a suo tempo fu l’ingresso nel pozzo in parola. Quest’iniziativa fa parte del progetto “Putevima rudara” (Sulle orme dei minatori), ovvero della piattaforma internazionale “Rudnici kulture” (Le miniere della cultura). Il Polygon la realizza in collaborazione con le associazioni “Labin Art Express XXI” e “Istarski ugljenokopi Raša”, la comunità locale e molti altri collaboratori.

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