
Michela Altin è nata e cresciuta nel territorio di Buie ed ha frequentato tutta la verticale scolastica italiana: dall’asilo alla scuola media superiore. Dopo il diploma di perito informatico, ha proseguito gli studi a Trieste, dove si è laureata in comunicazione e successivamente ha conseguito la laurea magistrale in informatica a Pola. Attualmente lavora come insegnante presso la locale SMSI “Leonardo da Vinci” e negli ultimi anni ha fatto parte del Consiglio della minoranza italiana. Si dice: “profondamente legata a questa Comunità e credo che le mie competenze, la mia energia e la mia età possano essere un valore aggiunto. Voglio lavorare ogni giorno con e per la CNI. Lo faccio già da insegnante e continuerò a farlo con maggiore impegno se avrò il sostegno degli elettori. Il mio obiettivo è costruire una Comunità viva, rispettata, fiera della propria identità e parte attiva nella società. Voglio essere un punto di riferimento, ascoltare i connazionali e far sentirne la voce. Insieme possiamo fare un passo avanti, con coraggio, rispetto e passione”.
“Mi sono candidata – prosegue – perché ho ricevuto una proposta e un segnale di fiducia dai presidenti delle CI del Buiese, ma anche perché sento un legame sincero con questo territorio e con la nostra identità. Credo di poter portare avanti un lavoro serio, nel rispetto di chi mi ha preceduto, ma anche aperto a idee nuove, con entusiasmo e determinazione. Sono pronta ad ascoltare, a confrontarmi e a lavorare concretamente per la nostra Comunità.
Il mio programma si basa su cinque punti chiave: la tutela dei diritti della CNI, con particolare attenzione al bilinguismo reale e visivo, anche attraverso la figura di un traduttore ufficiale nell’amministrazione cittadina. Intendo inoltre valorizzare la lingua e l’identità italiana autoctona promuovendo eventi, progetti scolastici e attività culturali che raccontino chi siamo. Il terzo obiettivo è la collaborazione con la Nazione Madre, con gemellaggi, scambi e reti culturali, istituzionali ed economiche con l’Italia. Vorrei inoltre offrire un sostegno concreto alle istituzioni prescolari e scolastiche italiane e alle CI del Buiese, per garantire qualità, continuità educativa e visibilità. Infine, ritengo di fondamentale importanza la presenza attiva, l’ascolto e la rappresentanza reale di tutti i connazionali all’interno dell’amministrazione cittadina con rispetto, passione e concretezza.
In quanto a tutela della CNI, negli ultimi anni sono stati fatti passi avanti, ma ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Il bilinguismo, pur essendo presente, non è ancora attuato in modo omogeneo e costante: dai documenti alle segnaletiche, fino agli organi decisionali. La nostra lingua deve essere trattata come risorsa e non come privilegio. La nostra Comunità ha bisogno di una rappresentanza forte e continua, capace di far valere i diritti sanciti dallo Statuto. È necessario rafforzare il dialogo con le istituzioni e lavorare insieme per ottenere risultati concreti”.
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