Maria Cecco Marinković: un secolo di vita e amore

Nata a Villanova del Quieto, ha festeggiato i 100 anni circondata dai suoi familiari, con la gradita visita del sindaco Fabrizio Vižintin

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Maria Cecco Marinković: un secolo di vita e amore
Maria Cecco Marinković con la famiglia. Foto: Erika Barnaba

Il 25 marzo 1925, in un piccolo angolo di mondo chiamato Villanova del Quieto, nasceva Maria Cecco. Nessuno allora avrebbe potuto immaginare il cammino straordinario che questa donna avrebbe percorso, un cammino fatto di gioie, dolori, sacrifici e, soprattutto, amore. A cento anni esatti da quel giorno, Maria ieri ha celebrato il suo secolo di vita circondata dall’affetto dei suoi cari, nella casa di Buie dove ormai risiede stabilmente da moltissimi anni.

La sua storia è una di quelle che meritano di essere raccontate, perché in essa si riflettono la forza e la determinazione di un’intera generazione. Donna umile, dal cuore grande, che ha attraversato le stagioni della vita con coraggio e dignità, Maria ha conosciuto la durezza della guerra, i disagi e le incertezze che hanno segnato la sua giovinezza. Ma ha conosciuto anche l’amore, quello profondo e sincero, che l’ha legata a suo marito, Marinko Marinković. Uomo di grande dedizione e coraggio, Marinko era un pompiere stimato e rispettato da tutta la comunità. Il suo impegno nel servizio agli altri era pari solo all’amore che nutriva per la sua famiglia, quella famiglia che con Maria ha costruito con tanta fatica e passione.
Dopo diversi trasferimenti, la coppia ha trovato la propria stabilità a Buie, dove Maria ha dedicato ogni giorno della sua vita al benessere della famiglia. È stata una moglie devota, una madre instancabile, una donna che ha sempre anteposto il bene dei suoi cari a tutto il resto. La sua più grande ricchezza non è mai stata materiale, ma affettiva: ha cresciuto con amore i suoi tre figli, Marinko, Zdenko e Milan, offrendo loro un focolare sicuro, fatto di valori solidi, di calore e di incondizionato sostegno.
La gioia della maternità, però, è stata accompagnata anche da dolori indicibili. La vita l’ha messa alla prova in modi che nessun cuore di madre dovrebbe mai affrontare: prima la perdita prematura del marito e poi quella di due figli, Zdenko e Milan, scomparsi troppo presto a causa della malattia. Eppure, nonostante le ferite, Maria non ha mai smesso di guardare avanti, di trovare la forza nella famiglia rimasta, di essere un punto di riferimento per chi le vuole bene.
Nonostante tutto, Maria non ha mai perso la sua dolcezza né la sua forza. Oggi Maria non è mai sola. Condivide la sua quotidianità con Marija Burić Marinković, la nuora del figlio Milan, che con infinito affetto e dedizione si prende cura di lei insieme al suo odierno compagno, Pjero Jelovac. Sono loro i custodi della sua serenità, coloro che la accompagnano nei suoi giorni con rispetto e amore, facendola sentire protetta e amata. Ma la sua famiglia è ancora più grande con il figlio Marinko, che non manca mai di starle vicino, con i nipoti Katarina, Mauro e Martina, insieme ai pronipoti che rappresentano il futuro e il proseguimento della sua straordinaria eredità.
Lei è pure una delle cittadine più longeve di Buie; ha spento 100 candeline circondata dall’affetto della sua famiglia e della comunità. Per l’occasione, il sindaco Fabrizio Vižintin, affiancato da membri del Consiglio per l’assistenza sociale, si è recato nella sua abitazione con un omaggio floreale per porgerle personalmente gli auguri della Città. Durante la visita, il sindaco ha espresso parole di stima per questa donna straordinaria, definendola testimonianza vivente della nostra storia, della nostra identità. Nei suoi occhi, ancora brillanti nonostante il tempo, si legge la memoria di un secolo vissuto intensamente, con tutte le sue gioie e le sue ombre. Oggi, però, è stato un giorno di festa e un omaggio alla vita.

Fabrizio Vižintin porge l’omaggio floreale.
Foto: Erika Barnaba

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