Manodopera: tra carenza di personale e bilinguismo

Quasi tutti i settori dell’economia sono alla ricerca di dipendenti. L’impiego di cittadini stranieri è all’ordine del giorno, ma pochissimi parlano l’italiano

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Manodopera: tra carenza di personale e bilinguismo

Non c’è giorno che non si parli di manodopera, cioè della carenza di personale per decine d’attività economiche diverse. Un problema difficilmente risolvibile, anche perché Umago è una Città bilingue, dove l’italiano e il croato sono lingue paritetiche e nelle istituzioni pubbliche ci dovrebbero essere dei dipendenti che parlano l’italiano. Tuttavia nei nuovi supermercati, al Commissariato di Polizia e in tantissime altre parti, compresa la sanità pubblica, l’italiano lo parlano oramai in pochi.

 

Un problema, quello della manodopera, che interessa tutta la Croazia e in particolare le località costiere che si basano sul turismo. Oramai mancano maestranze per l’agricoltura, la pesca, l’edilizia, l’imprenditoria, il turismo. Il problema è serio e si pensa sempre di più alla manodopera straniera. Decine e decine di operai stranieri sono stati già ingaggiati da una ditta che si occupa di edilizia. In questo caso il problema è anche la lingua, ma chi ha bisogno di lavoro l’impara presto. I croati e bosniaci, che spesso trovavano un impiego dalle nostre parti, oggi preferiscono altri lidi e se ne vanno in Germania, Italia, Austria, dove guadagnano meglio e dove sono ricercati perché lavorano bene.

Nella stragrande maggioranza dei casi a Umago si cercano stagionali per 5-6 mesi; nell’edilizia a lungo termine, idem per la pesca, mentre l’agricoltura cerca lavoratori stagionali per la raccolta delle patate, della cipolla, del pomodoro e per la vendemmia. Pochi mesi per un guadagno limitato, ma che per chi è senza lavoro può significare il pane.

Piani occupazionali

Non a caso, il 5 novembre, la compagnia turistica “Aminess hotel e campeggi” presenterà i piani occupazioni per il 2022 in campo turistico, evento che si terrà nell’albergo “Maestral” di Cittanova, uno dei tanti appuntamenti il cui fine è quello d’ingaggiare i giovani per l’estate delle vacanze.

E a mano a mano che la stagione della pesca della sogliola entra nel vivo, mancano anche operai per le barche, uno-due per ogni natante. Le associazioni di categoria da anni segnalano la mancanza di manodopera, ma pochi le ascoltano. Mancano, inoltre, le scuole professionali, quelle per l’avviamento al lavoro, le triennali, che danno un diploma da utilizzare subito. E quando ci sono, mancano gli studenti, perché sempre meno giovani desiderano diventare falegnami, muratori, piastrellisti, meccanici, elettricisti, camerieri, cuochi: la lista è davvero lunga.

Ma alla ricerca di personale, oltre ai settori turistico e artigianale, vanno anche le istituzioni pubbliche, dalla sanità alla sicurezza. Medici, infermiere, badanti e tanti altri profili che mancano e che devono essere reclutati altrove. Per questa ragione spesso nelle istituzioni pubbliche non ci sono persone che capiscano e parlino anche l’italiano, a Umago considerato lingua paritetica, in virtù dello statuto bilingue. La Città di Umago ha già predisposto alloggi e agevolazioni per gente qualificata, come medici, personale paramedico, agenti di Polizia, ecc. Persone provenienti da varie parti della Croazia, che raramente conoscono l’italiano. Ma per gli stagionali le cose stanno diversamente, perché gli alloggi costano e spesso la paga non riesce a coprire le spese.

Se continueremo con questo tasso di sviluppo, con conseguente impiego di dipendenti da ogni dove, l’italiano sarà sempre meno presente nella vita quotidiana, dal medico, al mercato, nei centri commerciali, agli sportelli postali e bancari e in qualsiasi altra parte della città.

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