
Ha preso il via mercoledì sera, nella suggestiva cornice del Convento francescano, la 22ª edizione dell’Italian Film Festival, intitolata “Melodie di celluloide” e il cui programma è stato realizzato da Sabrina Benussi, Gianfranca Blandini Suran ed Emanuela Finesso.
A salutare il pubblico, tra cui pure il vicesindaco in quota CNI David Modrušan, è stato il vicepresidente della CI locale, Matteo Tromba, dopodiché la curatrice dell’IFF Sabrina Benussi ha presentato gli ospiti della serata introduttiva alla manifestazione.
A coinvolgere il pubblico con un “Reading musicale” è stata Francesca Scorzoni, che per l’occasione ha letto alcuni brani tratti dal libro “Il seminatore” di Mario Cavatore, accompagnata dalla “Lubo ensamble”, di cui fanno parte i musicisti Antonio Rimedio alla fisarmonica e i giovanissimi Carolina Moranzoni al violino e Leonardo Moranzoni al violoncello. Il trio virtuoso si è esibito con alcune musiche della colonna sonora della pellicola “Lubo”, firmate da Marco Biscarini, presente all’evento e già autore di alcune colonne sonore dei film del regista, originario rovignese, Giorgio Diritti, pure lui presente all’evento. Al termine dell’affascinante “Reading musicale”, Sabrina Benussi ha dialogato con il regista e il compositore, il cui sodalizio artistico è iniziato nel 2005 e continua tutt’oggi grazie a un rapporto di libertà creativa e fiducia reciproche.
Marco Biscarini, che nei primi anni ‘90 dello scorso secolo ha avuto la fortuna di apprendere da Ennio Morricone all’Accademia Chigiana, ha spiegato che alla base delle colonne sonore c’è sicuramente una ricerca di un linguaggio musicale preciso, in continua evoluzione. “Le musiche di questo film sono nate leggendo la sceneggiatura, soprattutto per quanto riguarda quelle diegetiche: il protagonista è anche un jazzista e servivano musiche caratterizzanti la scena. E poi ci sono quelle che accompagnano tutta la narrazione più introspettiva, con le quali sono entrato nella psicologia di Lubo”, ha spiegato Marco Biscarini.
Il film drammatico “Lubo” è stato proiettato ieri sera nella Platea estiva “Vlado Benussi” della Comunità degli Italiani locale, alla presenza del regista Diritti e del compositore della colonna sonora Biscarini. Come il romanzo da cui prende forma, “Il seminatore” di Marco Cavatore, il film è una storia di denuncia di quanto avvenuto – e continua ad avvenire – in nome della legge ma a discapito dell’essere umano, dove le scelte del protagonista diventano importanti punti di svolta dell’intera narrazione.
Seguirà, questa sera, la proiezione dell’acclamato film storico-drammatico di Paola Cortellesi “C’è ancora domani”, mentre sabato sarà la volta del film “Il grande passo” alla presenza del regista Antonio Padovan.
Domenica il Festival ospiterà il “Quartetto La Mozartina”, che si esibirà in un concerto di musica da film di autori italiani. In caso di pioggia il concerto si svolgerà nel Convento francescano.
Il programma proseguirà lunedì 5 agosto, con la proiezione del film documentario-biografico “Ennio” del regista Giuseppe Tornatore, un hommage alla vita e all’opera del compositore italiano Ennio Morricone.
A chiudere l’IFF, mercoledì 7 agosto, sempre alle ore 21, sarà la proiezione del docufilm “140 UNDER ICE” diretto da Simone Vrech e Fabio Feriol, che racconta la storia sul record del mondo di nuoto in apnea conseguito dalla giovane e promettente concittadina Valentina Cafolla.
Come da tradizione, la manifestazione è organizzata dalla Comunità degli Italiani “Pino Budicin” in collaborazione con il “Circolo del cinema di Adria Carlo Mazzacurati” e il sostegno dell’Unione Italiana e dell’Ufficio governativo per i diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali della Repubblica di Croazia. L’ingresso all’IFF è gratuito e in caso di pioggia le proiezioni si svolgeranno nella Sala maggiore del sodalizio rovignese. L’intero programma del Festival è disponibile scanerizzando il codice QR presente sulla locandina dell’evento.

Foto: ROBERTA UGRIN
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